La Garfagnana e la Valle del Serchio, sono terre ricche di foreste, acqua e aria pulita: un habitat ideale per la crescita dei funghi. Qui, da secoli, la raccolta dei funghi non è solo una passione, ma un vero e proprio rito legato alla cultura e alla cucina locale. Un territorio che favorisce la biodiversità: il clima montano e la varietà di ambienti – castagneti, faggete e boschi misti – offrono condizioni perfette per la crescita di specie pregiate.
Tra i funghi più ricercati troviamo: porcini (Boletus edulis e affini), re indiscusso della tavola garfagnina, apprezzato per il profumo intenso e la carne compatta; ovoli buoni (Amanita caesarea), pregiati e dal sapore delicato; galletti o finferli (Cantharellus cibarius), ideali per sughi e contorni; e mazze di tamburo (Macrolepiota procera), ottime alla griglia o impanate.
In Garfagnana e Valle del Serchio i funghi non sono solo raccolti, ma diventano protagonisti di numerosi piatti tipici. Nei periodi giusti nei ristoranti, negli agriturismi e nei rifugi potrai trovare le tagliatelle ai funghi porcini, le zuppe rustiche, la polenta con funghi trifolati, e ancora funghi fritti, arrosto, in insalata: ogni ricetta racconta un legame autentico tra natura e cucina.
Non mancano sagre e feste dedicate, che nei mesi autunnali, in particolare ottobre e novembre, si animano borghi e paesi, offrendo ai visitatori l'occasione di assaporare specialità locali, come la Fiera d'autunno a Castiglione di Garfagnana, Autunno Apuano a Careggine o percorsi degustativi come Sentieri e sapori a Sillico.
Oltre alla raccolta, la valle offre passeggiate, escursioni e itinerari naturalistici che permettono di scoprire i luoghi dove i funghi crescono. Tra i percorsi più conosciuti per la MTB il Sentiero del fungo è dedicato proprio a questo prezioso prodotto del sottobosco.
La raccolta dei funghi è regolamentata da permessi e norme precise, a tutela dell'ambiente e della sicurezza dei raccoglitori. Un comportamento responsabile è fondamentale per preservare l'equilibrio del bosco e garantire che le generazioni future possano continuare a godere di questa ricchezza naturale. Si consiglia la massima prudenza: non raccogliere i funghi che non si conoscono e consumarli esclusivamente dopo il controllo di un micologo dell’ASL. Qui le regole per la raccolta: turismo.garfagnana.eu.
E infine… non chiedere mai ad un garfagnino dove nascono i funghi, vi manderà sempre nel posto sbagliato!