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Gaiole in Chianti
Photo © TOB
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Gaiole in Chianti

Tra vini, cibo e castelli

Gaiole sorge a cavallo tra il Duecento e il Trecento, come mercatale al servizio dei molti castelli che punteggiano i dintorni.
La zona era già frequentata dagli Etruschi e dai Romani, come  testimoniato dai toponimi che traggono origine dalle lingue antiche, così come dai resti della necropoli di Cacchiano (risalenti al I-III secolo d.C.) e dalle colonne della Pieve di San Marcellino, in località Monti, tipiche dell’età imperiale e probabilmente prelevate da un’antica costruzione romana.
Nel XIV secolo Gaiole diventa “capoluogo di terziere” all’interno della Lega del Chianti, un’organizzazione politico-militare controllata da Firenze. Già centro commerciale affermato e baluardo difensivo al confine con Siena, il comune è oggetto di incursioni e saccheggi fino al 1555, anno in cui Siena capitola definitivamente e subisce l’annessione al Granducato di Toscana.

Cosa vedere a Gaiole in Chianti e nei dintorni

Da secoli il cuore di Gaiole è una strada-piazza: via Ricasoli, luogo della mercatura e della vita quotidiana.
La chiesa principale del paese è quella dedicata a San Sigismondo: si tratta di costruzione neogotica rivestita in pietra serena, con la sola eccezione della facciata.

Il borgo è immerso in una zona della Toscana conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza, i paesaggi caratterizzati da vigneti e oliveti, le specialità enogastronomiche: il Chianti.
Nei dintorni di Gaiole si trovano castelli, torri e pievi antiche, laboratori creativi di artigianato locale e aziende agricole, e una moltitudine di borghi e tipici agglomerati rurali, come Lecchi, il villaggio romanico di San Sano, Ama, Montebuoni, Casanova D'Ama, Adine, Poggio San Polo con la sua splendida pieve fortificata, e ancora, Galenda, San Giusto in Salcio, pieve in purissimo stile romanico, e Le Selve, in vetta a una collina.

L’area di Gaiole è attraversata poi da una vera e propria Strada dei Castelli, che si snoda tra le colline e lungo la quale è possibile ammirare importanti testimonianze del processo di incastellamento medievale del chiantigiano

Tra questi ricordiamo il Castello di Cacchiano, edificato nel XIII secolo dalla famiglia Ricasoli, distrutto dagli Aragonesi nel 1478 e ricostruito nel 1530. Della stessa famiglia vi è l’imponente Castello di Brolio, più volte assediato, distrutto e ricostruito, per la sua posizione strategica al confine tra lo stato fiorentino e quello senese.

A pochi chilometri dal borgo, nei pressi del torrente Massellone, si trova il Castello di Monteluco che si compone di due nuclei: un avamposto in basso con un poderoso torrione di pietra e un grosso complesso sulla vetta, cui si accede attraverso un elegante arco.
Sul versante opposto, al di là del fiume, si erge la grossa torre di Tornano, per molti secoli teatro di scontri tra le città di Firenze e di Siena.

Appena due chilometri prima di Gaiole, si erge il Castello di Meleto, della fine del XII secolo, anch’esso più volte luogo di battaglie tra fiorentini e senesi.  L'attuale costruzione è un corpo quasi quadrato con al centro una torre più antica; negli angoli sud ed est vi sono due torrioni cilindrici forse quattrocenteschi; il resto dell'edificio fu trasformato in villa verso la metà del XVIII secolo. Caso unico del Chianti, nel castello si trova un grazioso teatrino dove i Ricasoli ospitavano operette e concerti.

Da secoli il cuore di Gaiole è una strada-piazza: via Ricasoli, luogo della mercatura e della vita quotidiana.
La chiesa principale del paese è quella dedicata a San Sigismondo: si tratta di costruzione neogotica rivestita in pietra serena, con la sola eccezione della facciata.

Il borgo è immerso in una zona della Toscana conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza, i paesaggi caratterizzati da vigneti e oliveti, le specialità enogastronomiche: il Chianti.
Nei dintorni di Gaiole si trovano castelli, torri e pievi antiche, laboratori creativi di artigianato locale e aziende agricole, e una moltitudine di borghi e tipici agglomerati rurali, come Lecchi, il villaggio romanico di San Sano, Ama, Montebuoni, Casanova D'Ama, Adine, Poggio San Polo con la sua splendida pieve fortificata, e ancora, Galenda, San Giusto in Salcio, pieve in purissimo stile romanico, e Le Selve, in vetta a una collina.

L’area di Gaiole è attraversata poi da una vera e propria Strada dei Castelli, che si snoda tra le colline e lungo la quale è possibile ammirare importanti testimonianze del processo di incastellamento medievale del chiantigiano

Tra questi ricordiamo il Castello di Cacchiano, edificato nel XIII secolo dalla famiglia Ricasoli, distrutto dagli Aragonesi nel 1478 e ricostruito nel 1530. Della stessa famiglia vi è l’imponente Castello di Brolio, più volte assediato, distrutto e ricostruito, per la sua posizione strategica al confine tra lo stato fiorentino e quello senese.

A pochi chilometri dal borgo, nei pressi del torrente Massellone, si trova il Castello di Monteluco che si compone di due nuclei: un avamposto in basso con un poderoso torrione di pietra e un grosso complesso sulla vetta, cui si accede attraverso un elegante arco.
Sul versante opposto, al di là del fiume, si erge la grossa torre di Tornano, per molti secoli teatro di scontri tra le città di Firenze e di Siena.

Appena due chilometri prima di Gaiole, si erge il Castello di Meleto, della fine del XII secolo, anch’esso più volte luogo di battaglie tra fiorentini e senesi.  L'attuale costruzione è un corpo quasi quadrato con al centro una torre più antica; negli angoli sud ed est vi sono due torrioni cilindrici forse quattrocenteschi; il resto dell'edificio fu trasformato in villa verso la metà del XVIII secolo. Caso unico del Chianti, nel castello si trova un grazioso teatrino dove i Ricasoli ospitavano operette e concerti.

Eventi

A Gaiole in Chianti si tiene, ogni prima domenica di ottobre, L'Eroica, la gara ciclistica che si snoda sulle “strade bianche” che attraversano i paesaggi del Chianti senese, delle Crete Senesi e della Val d'Orcia, con uno sguardo rivolto al passato: biciclette antiche, ciclisti in abbigliamento vintage, un accompagnamento di auto e moto d’epoca, e poi vino, capocollo e pecorino.

A Gaiole in Chianti si tiene, ogni prima domenica di ottobre, L'Eroica, la gara ciclistica che si snoda sulle “strade bianche” che attraversano i paesaggi del Chianti senese, delle Crete Senesi e della Val d'Orcia, con uno sguardo rivolto al passato: biciclette antiche, ciclisti in abbigliamento vintage, un accompagnamento di auto e moto d’epoca, e poi vino, capocollo e pecorino.

Piatti e prodotti tipici

Terra di boschi e di colline, di vigne e di oliveti, Gaiole in Chianti non poteva che essere anche culla di importanti produzioni artigianali ed enogastronomiche.

Nelle botteghe e nei negozi del centro si possono trovare manufatti di ceramica, tessuti realizzati con antichi telai e oggetti in ferro.

Il prodotto principe è il Vino Chianti Classico DOCG, cui si affiancano l’Olio Extra Vergine di Oliva DOP Chianti Classico e il Vinsanto del Chianti Classico DOC, prodotti da scoprire e degustare lungo la Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico che si estende tra Firenze e Siena.

Gaiole in Chianti è inoltre zona di produzione di una grande varietà di salumi di maiale, di cinta senese e di cinghiale.

Terra di boschi e di colline, di vigne e di oliveti, Gaiole in Chianti non poteva che essere anche culla di importanti produzioni artigianali ed enogastronomiche.

Nelle botteghe e nei negozi del centro si possono trovare manufatti di ceramica, tessuti realizzati con antichi telai e oggetti in ferro.

Il prodotto principe è il Vino Chianti Classico DOCG, cui si affiancano l’Olio Extra Vergine di Oliva DOP Chianti Classico e il Vinsanto del Chianti Classico DOC, prodotti da scoprire e degustare lungo la Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico che si estende tra Firenze e Siena.

Gaiole in Chianti è inoltre zona di produzione di una grande varietà di salumi di maiale, di cinta senese e di cinghiale.

Nei dintorni

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