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Itinerari
Via Francigena Toscana

Seguendo le tracce degli antichi pellegrini, scopriamo le tappe toscane dell'itinerario culturale che da Canterbury porta a Roma

Il cammino della Via Francigena è un importante itinerario culturale che collega Canterbury e Roma e che continua a emozionare chi continua a calcare tracce lasciate nei secoli attraverso paesaggi incontaminati e bellezze storico-artistiche. 

Questa direttrice storica europea che attraversa la Toscana, rappresenta un'opportunità unica di scoprire per quasi 400 km (divisi in 16 tappe) l’antico tragitto percorso da pellegrini, mercanti, viaggiatori, attraverso boschi, colline e borghi medievali, tra storia, arte ed enogastronomia.

La Toscana da nord a sud

Un percorso, quello sulla Francigena, che svela dal nord al sud della Toscana una bellezza fatta di mille volti: dalla boscosa Lunigiana, che racchiude borghi (tesori come Pontremoli), pievi e castelli, fino a Pietrasanta, per poi scendere a valle fino a Lucca, risalire da San Miniato e attraversare le colline fino a vedere le torri di San Gimignano, oltrepassare Monteriggioni, entrare a Siena e proseguire poi per l’Amiata e la Val D’Orcia, risalendo fino a Radicofani.

Dal tracciato ufficiale partono tre varianti. La variante dell'acqua si trova lungo la tappa 29 e ci permette di passare per Ponte Buggianese e il Padule di Fucecchio; la seconda variante porta all'Abbazia di Santa Maria Assunta a Coneo, deviando dalla tappa 32 che unisce San Gimignano a Monteriggioni; l'ultima è quella più nota e tocca il borgo di Abbadia San Salvatore deviando dalla tappa 36 (da San Quirico a Radicofani).

Camminando lungo la Francigena in Toscana
Camminando lungo la Francigena in Toscana

Scopriamo inseme alcuni cenni storici. Nel 990 Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, si recò a Roma per ricevere il pallio - simbolo della missione pastorale - dalle mani del Papa. Sulla via del ritorno, annotò le soste in un diario di viaggio grazie al quale è stato possibile ricostruire il percorso. Ma già i Longobardi, nel secolo VI, valicavano il passo della Cisa, tracciando un percorso sicuro per raggiungere l’antico scalo marittimo di Luni e la Tuscia. Negli anni, monumenti e tesori d’arte arricchirono i principali centri di un percorso che fu capace di mettere in comunicazione l’area mediterranea con quella del Mar del Nord, contribuendo così al rifiorire del grande commercio europeo.

Oggi la Francigena rappresenta il viaggio lento (laico o spirituale) per eccellenza, un percorso che arricchisce l’esperienza personale grazie alla natura, alla cultura e alla tradizione che incontrano un turismo consapevole e rispettoso.

1.
tappa 22
Dal Passo della Cisa a Pontremoli

La ventiduesima tappa della Francigena corrisponde alla prima in Toscana. Segna il superamento del crinale appenninico, non lontano dall'attuale valico della Cisa e la discesa nella valle del fiume Magra, fra riposanti paesaggi con verdi boschi circondati da castelli, pievi romaniche, borghi ancora ben conservati e ricchi di fascino fino a Pontremoli, con i suoi palazzi e chiese di origine medievale, tra cui quella di San Pietro, dove ancora oggi è conservato il "labirinto", simbolo dei pellegrinaggi diretti in Terra Santa. 

19,57 km
Difficoltà: 
Molto Impegnativa
schedule
Durata: 
5 ore
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La ventiduesima tappa della Francigena corrisponde alla prima in Toscana. Segna il superamento del crinale appenninico, non lontano dall'attuale valico della Cisa e la discesa nella valle del fiume Magra, fra riposanti paesaggi con verdi boschi circondati da castelli, pievi romaniche, borghi ancora ben conservati e ricchi di fascino fino a Pontremoli, con i suoi palazzi e chiese di origine medievale, tra cui quella di San Pietro, dove ancora oggi è conservato il "labirinto", simbolo dei pellegrinaggi diretti in Terra Santa. 

  • straighten
    Lunghezza tappa
    19,57 km
  • Difficoltà
    Molto Impegnativa
  • schedule
    Durata
    5 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    1327 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    527 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    1108 m
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2.
tappa 23
Da Pontremoli ad Aulla

Da Pontremoli lungo strade sterrate e sentieri, per lunghi tratti nel bosco, superata l'elegante pieve di Sorano, la Francigena attraversa l'antico borgo di Filattiera. Lungo la valle del torrente Monia, si giunge a Filetto e quindi a Villafranca in Lunigiana, dove possiamo visitare il museo etnografico. Traversato il torrente Bagnone, salendo per Virgoletta, il cammino raggiunge Terrarossa, dominata dal castello Malaspina, fino all’abbazia di San Caprasio ad Aulla, fondata nell’884.

32,12 km
Difficoltà: 
Impegnativa
schedule
Durata: 
7.20 ore
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Da Pontremoli lungo strade sterrate e sentieri, per lunghi tratti nel bosco, superata l'elegante pieve di Sorano, la Francigena attraversa l'antico borgo di Filattiera. Lungo la valle del torrente Monia, si giunge a Filetto e quindi a Villafranca in Lunigiana, dove possiamo visitare il museo etnografico. Traversato il torrente Bagnone, salendo per Virgoletta, il cammino raggiunge Terrarossa, dominata dal castello Malaspina, fino all’abbazia di San Caprasio ad Aulla, fondata nell’884.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    32,12 km
  • Difficoltà
    Impegnativa
  • schedule
    Durata
    7.20 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    565 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    386 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    250 m
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3.
tappa 24
Da Aulla a Sarzana

Attraverso i castelli e le fortezze sui colli della Lunigiana (ad esempio quello di Fosdinovo), la prima parte della tappa si svolge in gran parte su sentiero e regala una bella vista sul mar Tirreno. Interessanti le atmosfere degli antichi villaggi lungo il cammino, la visita dei ruderi del Castello della Brina e della cittadina di Sarzana. 

17,44 km
Difficoltà: 
Media
schedule
Durata: 
5 ore
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Attraverso i castelli e le fortezze sui colli della Lunigiana (ad esempio quello di Fosdinovo), la prima parte della tappa si svolge in gran parte su sentiero e regala una bella vista sul mar Tirreno. Interessanti le atmosfere degli antichi villaggi lungo il cammino, la visita dei ruderi del Castello della Brina e della cittadina di Sarzana. 

  • straighten
    Lunghezza tappa
    17,44 km
  • Difficoltà
    Media
  • schedule
    Durata
    5 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    646 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    608 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    539 m
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4.
tappa 25
Da Sarzana a Massa via Avenza

Lasciando Sarzana, lungo una strada tra i vigneti che ricoprono le colline, in un susseguirsi di panorami sulle Alpi Apuane e sul mare, la Francigena attraversa il centro storico di Massa, prima di risalire verso Montignoso, dove sul colle sorge il castello Aghinolfi. A Massa si consiglia una visita alla Cattedrale dei Santi Pietro e Francesco e al museo diocesano.

28,49 km
Difficoltà: 
Impegnativa
schedule
Durata: 
7 ore
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Lasciando Sarzana, lungo una strada tra i vigneti che ricoprono le colline, in un susseguirsi di panorami sulle Alpi Apuane e sul mare, la Francigena attraversa il centro storico di Massa, prima di risalire verso Montignoso, dove sul colle sorge il castello Aghinolfi. A Massa si consiglia una visita alla Cattedrale dei Santi Pietro e Francesco e al museo diocesano.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    28,49 km
  • Difficoltà
    Impegnativa
  • schedule
    Durata
    7 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    544 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    586 m
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5.
tappa 26
Da Massa a Camaiore

Si sale verso Castello Aghinolfi di Montignoso per imboccare una strada panoramica, che va percorsa con cautela a causa del traffico. La tappa prosegue per Pietrasanta, "la piccola Atene d'Italia", patria adottiva di artisti provenienti da tutto il mondo. Subito dopo Pietrasanta e la sua bellissima Piazza Duomo, possiamo visitare l'antica Pieve di S. Giovanni, e proseguire in saliscendi tra le colline lucchesi fino al centro storico di Camaiore e all'antica Badia.

26 km
Difficoltà: 
Media
schedule
Durata: 
6 ore
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Si sale verso Castello Aghinolfi di Montignoso per imboccare una strada panoramica, che va percorsa con cautela a causa del traffico. La tappa prosegue per Pietrasanta, "la piccola Atene d'Italia", patria adottiva di artisti provenienti da tutto il mondo. Subito dopo Pietrasanta e la sua bellissima Piazza Duomo, possiamo visitare l'antica Pieve di S. Giovanni, e proseguire in saliscendi tra le colline lucchesi fino al centro storico di Camaiore e all'antica Badia.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    26 km
  • Difficoltà
    Media
  • schedule
    Durata
    6 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    412 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    410 m
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6.
tappa 27
Da Camaiore a Lucca

Dopo la visita al centro storico di Camaiore e all'antica Badia, si sale verso Monte Magno e attraverso la valle della Freddana, si giunge a Valpromaro. Da qui un percorso in mezzo al bosco porta a Piazzano. Si scende poi nella valle del torrente Contesola e, attraversando il fiume Serchio a Ponte San Pietro, si raggiunge in breve Lucca, entrando dall'antica porta San Donato. Nella Cattedrale di San Martino è custodito il Volto Santo, meta di venerazione del cammino che porta il suo nome. A Lucca si trova anche il complesso Via Francigena Entry Point, che offre una serie di servizi pensati per il turismo lento e religioso.

24,88 km
Difficoltà: 
Media
schedule
Durata: 
6 ore
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Dopo la visita al centro storico di Camaiore e all'antica Badia, si sale verso Monte Magno e attraverso la valle della Freddana, si giunge a Valpromaro. Da qui un percorso in mezzo al bosco porta a Piazzano. Si scende poi nella valle del torrente Contesola e, attraversando il fiume Serchio a Ponte San Pietro, si raggiunge in breve Lucca, entrando dall'antica porta San Donato. Nella Cattedrale di San Martino è custodito il Volto Santo, meta di venerazione del cammino che porta il suo nome. A Lucca si trova anche il complesso Via Francigena Entry Point, che offre una serie di servizi pensati per il turismo lento e religioso.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    24,88 km
  • Difficoltà
    Media
  • schedule
    Durata
    6 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    286 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    238 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    286 m
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7.
tappa 28
Da Lucca ad Altopascio

Dopo Lucca proseguendo in direzione del corso del fiume Arno, la Francigena raggiunge Capannori, con la sua pieve di San Quirico dalla facciata duecentesca, toccando poi Porcari. Da qui, con una deviazione di 500 mt, si raggiunge Badia di Pozzeveri e poi Altopascio, sede del grande ospitale monastico dei Cavalieri del Tau, rifugio sicuro per i pellegrini.

18,6 km
Difficoltà: 
Facile
schedule
Durata: 
4 ore
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Dopo Lucca proseguendo in direzione del corso del fiume Arno, la Francigena raggiunge Capannori, con la sua pieve di San Quirico dalla facciata duecentesca, toccando poi Porcari. Da qui, con una deviazione di 500 mt, si raggiunge Badia di Pozzeveri e poi Altopascio, sede del grande ospitale monastico dei Cavalieri del Tau, rifugio sicuro per i pellegrini.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    18,6 km
  • Difficoltà
    Facile
  • schedule
    Durata
    4 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    30 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    30 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    24 m
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8.
tappa 29
Da Altopascio a San Miniato

Nella parte iniziale del percorso, a Galleno, si cammina sul selciato dell'antica Via Francigena. Si superano poi le colline delle Cerbaie, selvagge e deserte, per dirigersi verso Ponte a Cappiano e il suo ponte mediceo. Da qui lungo l'argine del canale Usciana si attraversa un'antica palude ora bonificata e si risale verso il centro storico di Fucecchio, il cui museo conserva splendide opere d'arte. Superato l'Arno in breve si giunge a San Miniato, il potente e ricco borgo medievale conosciuto nel campo gastronomico per il tartufo.

Da Altopascio diparte uno spettacolare percorso alternativo della Via Francigena chiamato "variante d'acqua". Attraversa i canali e le aree palustri del Padule di Fucecchio, riserva naturale ricca di biodiversità e testimonianze storiche, paradiso per i birdwatcher, per poi ricongiungersi al tracciato principale in località Ponte a Cappiano. Una variante che può essere percorsa lungo gli argini a piedi, in bici, a cavallo oppure a bordo dei barchini (gestiti da associazioni locali), tradizionali imbarcazioni che solcano le acque del padule. Scarica il tracciato della Variante d'acqua (kml).

29,5 km
Difficoltà: 
Impegnativa
schedule
Durata: 
6 ore
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Nella parte iniziale del percorso, a Galleno, si cammina sul selciato dell'antica Via Francigena. Si superano poi le colline delle Cerbaie, selvagge e deserte, per dirigersi verso Ponte a Cappiano e il suo ponte mediceo. Da qui lungo l'argine del canale Usciana si attraversa un'antica palude ora bonificata e si risale verso il centro storico di Fucecchio, il cui museo conserva splendide opere d'arte. Superato l'Arno in breve si giunge a San Miniato, il potente e ricco borgo medievale conosciuto nel campo gastronomico per il tartufo.

Da Altopascio diparte uno spettacolare percorso alternativo della Via Francigena chiamato "variante d'acqua". Attraversa i canali e le aree palustri del Padule di Fucecchio, riserva naturale ricca di biodiversità e testimonianze storiche, paradiso per i birdwatcher, per poi ricongiungersi al tracciato principale in località Ponte a Cappiano. Una variante che può essere percorsa lungo gli argini a piedi, in bici, a cavallo oppure a bordo dei barchini (gestiti da associazioni locali), tradizionali imbarcazioni che solcano le acque del padule. Scarica il tracciato della Variante d'acqua (kml).

  • straighten
    Lunghezza tappa
    29,5 km
  • Difficoltà
    Impegnativa
  • schedule
    Durata
    6 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    173 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    283 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    130 m
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9.
tappa 30
Da San Miniato a Gambassi Terme

Da San Miniato lungo un percorso di straordinaria bellezza lungo i crinali collinari della Val d'Elsa, disseminata di castelli, rocche, ospitali, complessi abbaziali, si raggiunge la pieve di Coiano, con la ripida scalinata in pietra, e la pieve di Santa Maria a Chianni, riedificata nel XII secolo. In breve si giunge a Gambassi Terme che prende il nome dalle sue acque benefiche.

23,7 km
Difficoltà: 
Media
schedule
Durata: 
6 ore
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Da San Miniato lungo un percorso di straordinaria bellezza lungo i crinali collinari della Val d'Elsa, disseminata di castelli, rocche, ospitali, complessi abbaziali, si raggiunge la pieve di Coiano, con la ripida scalinata in pietra, e la pieve di Santa Maria a Chianni, riedificata nel XII secolo. In breve si giunge a Gambassi Terme che prende il nome dalle sue acque benefiche.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    23,7 km
  • Difficoltà
    Media
  • schedule
    Durata
    6 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    231 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    406 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    305 m
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10.
tappa 31
Da Gambassi Terme a San Gimignano

Da Gambassi Terme, lungo un breve percorso, interessante per la bellezza dei crinali della Val d'Elsa, disseminati di castelli, antiche pievi e abbazie, si arriva al santuario di Pancole, prima di risalire verso il borgo di Collemuccioli, con un tratto di selciato medievale, e da qui alla pieve di Cellole, salendo poi verso la collina dove svettanole torri di San Gimignano. Da vedere: gli affreschi del palazzo comunale.

13,3 km
Difficoltà: 
Facile
schedule
Durata: 
3 ore
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Da Gambassi Terme, lungo un breve percorso, interessante per la bellezza dei crinali della Val d'Elsa, disseminati di castelli, antiche pievi e abbazie, si arriva al santuario di Pancole, prima di risalire verso il borgo di Collemuccioli, con un tratto di selciato medievale, e da qui alla pieve di Cellole, salendo poi verso la collina dove svettanole torri di San Gimignano. Da vedere: gli affreschi del palazzo comunale.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    13,3 km
  • Difficoltà
    Facile
  • schedule
    Durata
    3 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    329 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    344 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    388 m
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11.
tappa 32
Da San Gimignano a Monteriggioni

Da San Gimignano, attraverso strade sterrate e sentieri in saliscendi, si entra nella valle del torrente Foci, trovando un guado nei pressi del Molino d'Aiano, uno dei luoghi di Sigerico individuati con esattezza. Proseguendo si intercetta lo splendido borgo fortificato di Colle Val d'Elsa, lambito dalle acque turchesi del fiume Elsa. Infine si raggiunge il complesso di Abbadia a Isola, prima di vedere Monteriggioni, con le sue mura e l'inconfondibile corona di torri che dominano la collina.

È possibile compiere un itinerario alternativo lasciando quello principale nelle vicinanze di Molino d’Aiano. Si prosegue poi intercettando la suggestiva Badia a Coneo, attraversando i centri abitati di Gracciano e Quartaia, per poi ricongiungersi al tracciato principale in prossimità de Le Caldane, dove sgorgano sorgenti termali conosciute fin dall'epoca romano-etrusca. Scarica la traccia del percorso alternativo (kml).

30,5 km
Difficoltà: 
Impegnativa
schedule
Durata: 
8 ore
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Da San Gimignano, attraverso strade sterrate e sentieri in saliscendi, si entra nella valle del torrente Foci, trovando un guado nei pressi del Molino d'Aiano, uno dei luoghi di Sigerico individuati con esattezza. Proseguendo si intercetta lo splendido borgo fortificato di Colle Val d'Elsa, lambito dalle acque turchesi del fiume Elsa. Infine si raggiunge il complesso di Abbadia a Isola, prima di vedere Monteriggioni, con le sue mura e l'inconfondibile corona di torri che dominano la collina.

È possibile compiere un itinerario alternativo lasciando quello principale nelle vicinanze di Molino d’Aiano. Si prosegue poi intercettando la suggestiva Badia a Coneo, attraversando i centri abitati di Gracciano e Quartaia, per poi ricongiungersi al tracciato principale in prossimità de Le Caldane, dove sgorgano sorgenti termali conosciute fin dall'epoca romano-etrusca. Scarica la traccia del percorso alternativo (kml).

  • straighten
    Lunghezza tappa
    30,5 km
  • Difficoltà
    Impegnativa
  • schedule
    Durata
    8 ore
  • trending_up
    Dislivello in salita
    645 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    320 m
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12.
tappa 33
Da Monteriggioni a Siena

Da Monteriggioni percorriamo le strade bianche della montagnola senese verso l'antico borgo medievale di Cerbaia. Passati i castelli della Chiocciola e di Villa, seguendo il saliscendi, si raggiunge Siena da Porta Camollia. La città ci sorprenderà con la bellezza della sua piazza del Campo, il Duomo e l'ospedale di Santa Maria della Scala, oggi uno dei poli museali più importanti di Siena.

20,6 km
Difficoltà: 
Media
schedule
Durata: 
4.30 ore
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Da Monteriggioni percorriamo le strade bianche della montagnola senese verso l'antico borgo medievale di Cerbaia. Passati i castelli della Chiocciola e di Villa, seguendo il saliscendi, si raggiunge Siena da Porta Camollia. La città ci sorprenderà con la bellezza della sua piazza del Campo, il Duomo e l'ospedale di Santa Maria della Scala, oggi uno dei poli museali più importanti di Siena.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    20,6 km
  • Difficoltà
    Media
  • schedule
    Durata
    4.30 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    282 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    330 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    354 m
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13.
tappa 34
Da Siena a Ponte d'Arbia

Da Siena lungo un percorso impegnativo lungo le strade bianche della Val d'Arbia si raggiunge la Grancia di Cuna, antica fattoria fortificata di proprietà dell'ospitale di Santa Maria della Scala. Proseguendo lungo le propaggini delle Crete Senesi, sfiorato Monteroni, si raggiunge il borgo fortificato di Lucignano d'Arbia fino a Ponte d'Arbia.

25,79 km
Difficoltà: 
Media
schedule
Durata: 
6.20 ore
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Da Siena lungo un percorso impegnativo lungo le strade bianche della Val d'Arbia si raggiunge la Grancia di Cuna, antica fattoria fortificata di proprietà dell'ospitale di Santa Maria della Scala. Proseguendo lungo le propaggini delle Crete Senesi, sfiorato Monteroni, si raggiunge il borgo fortificato di Lucignano d'Arbia fino a Ponte d'Arbia.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    25,79 km
  • Difficoltà
    Media
  • schedule
    Durata
    6.20 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    408 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    234 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    318 m
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14.
tappa 35
Da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia

Da Ponte d'Arbia si raggiunge Buonconvento, col borgo perfettamente conservato. Risalendo poi la valle dell'Ombrone, si percorre un tratto della Cassia per Montalcino. Lungo strade bianche si giunge a Torrenieri e, accompagnati dai panorami della Val d'Orcia, arriviamo San Quirico d'Orcia.

26,25 km
Difficoltà: 
Impegnativa
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Da Ponte d'Arbia si raggiunge Buonconvento, col borgo perfettamente conservato. Risalendo poi la valle dell'Ombrone, si percorre un tratto della Cassia per Montalcino. Lungo strade bianche si giunge a Torrenieri e, accompagnati dai panorami della Val d'Orcia, arriviamo San Quirico d'Orcia.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    26,25 km
  • Difficoltà
    Impegnativa
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    258 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    513 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    399 m
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15.
tappa 36
Da San Quirico d'Orcia a Radicofani

Da San Quirico d'Orcia, attraverso colline brulle, si raggiunge il piccolo borgo fortificato di Vignoni, col suo panorama della Val d'Orcia e si scende a Bagno Vignoni, famoso per la vasca termale monumentale. Vale una deviazione la visita al centro storico di Castiglione d'Orcia, con la torre della Rocca di Tentennano. Un lungo tratto in saliscendi nelle valli dei fiumi Orcia e Paglia ci porta all'antico ospitale Le Briccole, per raggiungere poi Radicofani.

È possibile percorrere anche una bella variante che incontra il borgo di Abbadia San Salvatore. Scarica il tracciato della variante di Abbadia San Salvatore (kml).

33,02 km
Difficoltà: 
Molto Impegnativa
schedule
Durata: 
7.15 ore
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Da San Quirico d'Orcia, attraverso colline brulle, si raggiunge il piccolo borgo fortificato di Vignoni, col suo panorama della Val d'Orcia e si scende a Bagno Vignoni, famoso per la vasca termale monumentale. Vale una deviazione la visita al centro storico di Castiglione d'Orcia, con la torre della Rocca di Tentennano. Un lungo tratto in saliscendi nelle valli dei fiumi Orcia e Paglia ci porta all'antico ospitale Le Briccole, per raggiungere poi Radicofani.

È possibile percorrere anche una bella variante che incontra il borgo di Abbadia San Salvatore. Scarica il tracciato della variante di Abbadia San Salvatore (kml).

  • straighten
    Lunghezza tappa
    33,02 km
  • Difficoltà
    Molto Impegnativa
  • schedule
    Durata
    7.15 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    532 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    908 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    790 m
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16.
tappa 37
Da Radicofani ad Acquapendente

Da Radicofani - di cui si ammira la Fortezza - percorrendo in discesa il crinale, con la vista verso le colline a perdita d'occhio della Val d’Orcia e del Monte Amiata la Via Francigena, toccando Ponte a Rigo, entra nel Lazio, e poi lungo una strada sterrata con panorami sulla valle del fiume Paglia raggiunge Proceno fino ad Acquapendente.

 

Consulta il sito ufficiale: ViaFrancigenaToscana.it

24 km
Difficoltà: 
Impegnativa
schedule
Durata: 
7 ore
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Da Radicofani - di cui si ammira la Fortezza - percorrendo in discesa il crinale, con la vista verso le colline a perdita d'occhio della Val d’Orcia e del Monte Amiata la Via Francigena, toccando Ponte a Rigo, entra nel Lazio, e poi lungo una strada sterrata con panorami sulla valle del fiume Paglia raggiunge Proceno fino ad Acquapendente.

 

Consulta il sito ufficiale: ViaFrancigenaToscana.it

  • straighten
    Lunghezza tappa
    24 km
  • Difficoltà
    Impegnativa
  • schedule
    Durata
    7 ore
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    400 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    220 m
  • vertical_align_top
    Quota massima
    780 m
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