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Viaggio in Lunigiana sulle tracce dei Malaspina

Viaggio in Lunigiana sulle tracce dei Malaspina

Un viaggio ideale fra i borghi della Lunigiana seguendo le vicende della nobile famiglia Malaspina, fra delitti, vendette e amori proibiti

Lunigiana
di  Lunigiana

La Lunigiana ha una storia millenaria segnata, a partire dal medioevo, dalla presenza dei marchesi Malaspina. Il destino di questa piccola regione si intreccia con quello di una famiglia di antichissima stirpe nobiliare, discendenti del marchese Oberto. Per secoli, i Malaspina hanno governato la Lunigiana lasciando importanti tracce della loro presenza: sono centinaia i castelli, le torri di avvistamento e i palazzi che punteggiano le colline e che dominano le valli ai piedi dell’Appennino e delle Alpi Apuane. Lo stemma familiare, uno spino secco o fiorito, campeggia in ogni piccolo borgo di questa terra.

Indice
  • 1.
    La storia dello stemma: Spino Secco o Spino Fiorito
  • 2.
    I feudi della Lunigiana: fra atroci delitti e amori impossibili
  • 3.
    Corrado Malaspina e Dante Alighieri
  • 4.
    Dalla Lunigiana a Londra...

La storia dello stemma: Spino Secco o Spino Fiorito

Il Castello Malaspina di Fosdinovo
Il Castello Malaspina di Fosdinovo - Credit: Coop. ALTER ECO

La storia di questa famiglia, e di tutta la Lunigiana, è segnata da una data: 1221. Come d’uso in alcune famiglie nobiliari di stirpe germanica, i Malaspina utilizzano un sistema di ereditarietà derivante dalla Legge Salica, che prevede la divisione delle proprietà tra tutti gli eredi maschi. Per questo, nel 1221 i territori governati dalla famiglia vengono divisi in due parti, con il fiume Magra - spina dorsale della Lunigiana - come linea di confine: tutto ciò che si trova a sinistra del fiume è attribuito a Obizzino, marchese di Filattiera, fatta eccezione per Villafranca che verrà assegnata, insieme a tutti i territori alla destra del fiume, a Corrado, marchese di Mulazzo. Questi mantiene per stemma lo Spino Secco, Obizzino invece sceglie lo stemma dello Spino Fiorito

I feudi della Lunigiana: fra atroci delitti e amori impossibili

Rievocazione storica nel borgo della Verrucola
Rievocazione storica nel borgo della Verrucola - Credit: Lunigiana Marketing & Web

Le curiose vicende dei numerosi marchesi dei tanti piccoli feudi ci permettono di viaggiare in tutta la Lunigiana: da Treschietto (Bagnone), dove “il Mostro”, il dissoluto Giovan Gasparo Malaspina, usava gettare i suoi oppositori dalla rupe su cui sorge l’alta torre circolare, a Tresana, dove al marchese Guglielmo toccò la scomunica papale con l’accusa di aver battuto falsa moneta; da Bastia (Licciana Nardi), casa della marchesa Annetta, dama di corte a Parma e a Parigi e “rivale di letto” di Madame de Pompadour, a Fosdinovo, con la romantica storia della principessa Bianca Maria Aloisia, condannata a morire per la sua favola d’amore impossibile. Ai Malaspina sono legati episodi sanguinolenti, come la strage del Castello della Verrucola di Fivizzano: nel 1418, alcuni congiurati inviati dai marchesi del Castello dell’Aquila assaltano la Verrucola e uccidono l’anziano Marchese Niccolò e la sua famiglia, i soli a sopravvivere sono i piccoli Spinetta e Giovanna

Corrado Malaspina e Dante Alighieri

La famiglia è legata anche a personaggi illustri, primo fra tutti il sommo poeta Dante Alighieri che soggiornò in Lunigiana nel 1306. Per conto dei marchesi di Mulazzo e Giovagallo, Dante stipula la Pace di Castelnuovo con i Vescovi Conti di Luni, il 6 ottobre di quell’anno. Lo stesso Dante ci narra del suo incontro con i Malaspina, spendendo meravigliose parole su questa famiglia: 

La fama che la vostra casa onora, 
grida i segnori e grida la contrada, 
sì che ne sa chi non vi fu ancora; 

e io vi giuro, s’io di sopra vada, 
che vostra gente onrata non si sfregia 
del pregio de la borsa e de la spada.”
(Purgatorio, VIII - 124-129) 

Dante si rivolge a Corrado Il Giovane, incontrato tra i “principi negligenti” che si trovano nell’Antipurgatorio, che gli chiede notizie sulla situazione della Val di Magra. 

Dalla Lunigiana a Londra...

Monumento funebre di Spinetta Malaspina a Londra
Monumento funebre di Spinetta Malaspina a Londra - Credit: Wikimedia

Il viaggio sulle tracce dei Malaspina può portarci fino al Victoria and Albert Museum di Londra, dove si trova il monumento sepolcrale di Spinetta detto “Il Grande”: fu certamente uno dei membri di spicco della stirpe. Malaspina dello Spino Fiorito, la sua carriera politica e militare lo portò in molte città del centro e del nord Italia: Reggio nell’Emilia, Verona, Parma, Pisa (una vita in viaggio, se consideriamo la difficoltà di spostamento in epoca medievale). Nel suo testamento, lasciò importanti disposizioni per la sepoltura, che voleva “onorabili arca marmorea”: non si tratta del monumento equestre in foto, certamente posteriore e voluto dai suoi successori a scopo celebrativo. L’opera, conservata al Victoria and Albert Museum di Londra, proviene da Verona ed è attribuita a Piero di Niccolò Lamberti, Antonio da Firenze e Giovanni di Martino da Fiesole. Il reale luogo di sepoltura del condottiero è ancora oggi sconosciuto sebbene si pensi sia all'interno del borgo della Verrucola a Fivizzano

I Malaspina, quindi, sono certamente un nome che sentirete ripetere spesso, durante il vostro viaggio in Lunigiana! 

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