Filattiera è situata nell’alta Lunigiana, sulla sponda sinistra del fiume Magra, in una zona collinare sovrastata dalle montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Il territorio è caratterizzato dal classico panorama campestre: nel fondovalle si stagliano gli antichi terrazzi fluviali, tuttora coltivati a foraggio e mais. In collina invece si possono ammirare, tra le coltivazioni di grano, orzo, vigne e ulivi, una serie di splendide ville e antichi edifici rurali.
Il nome di Filattiera deriva dal termine Fulacterion, con cui i bizantini indicavano le fortificazioni poste a sbarramento dei punti strategici. Nel borgo medievale, che conserva ancor oggi intatto il primo insediamento del XIII secolo, è possibile visitare la chiesa di San Giorgio, del XII secolo, al cui interno è conservata la Lapide di Leodegar, un’epigrafe in marmo, risalente all’anno 752, che commemora la morte di un alto personaggio (molto probabilmente un vescovo) al quale era stato affidato il compito di distruggere gli idoli pagani presenti in Lunigiana.
La Via Francigena attraversa il borgo di Filattiera e alcune delle sue frazioni, tra cui il piccolo borgo di Ponticello: uno dei centri medievali meglio conservati del territorio. Il paese si mostra interamente in pietra, pieno di piazzette, cortili e vicoli. Ad attirare l’attenzione è il grandissimo numero di passaggi coperti e le case-torre tipiche anche del vicino borgo di Caprio, situato sulla parte destra dell’omonimo torrente.
Di notevole rilievo storico è la Pieve di Santo Stefano (detta anche Pieve di Sorano), situata lungo il tracciato della Via Francigena e costruita con ciottoli di fiume. La prima documentazione di questo edificio risale a una bolla papale del 1148. La pieve è situata nel fondovalle, in un punto in cui sono state ritrovate statue stele risalenti all’età del bronzo e dove, molto presumibilmente, esisteva un importante insediamento preistorico. Recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce i resti di un antico villaggio romano a testimonianza dell’insediamento.
Ogni 16 gennaio, a partire dall’imbrunire, si celebra Sant’Antonio abate con una cerimonia religiosa seguita dalla processione e dall’accensione di tre falò da parte delle tre contrade del Comune che gareggiano per realizzare il fuoco più alto e più bello.
A giugno, il borgo si anima con una tipica sagra paesana all’insegna della goliardia e delle specialità gastronomiche lunigianesi: La Festa della Fame e della Sete.
A Filattiera si possono degustare i piatti della Lunigiana come la torta d'erbi, la torta di patate, i testaroli e la famosa spalla cotta filattierese, un affettato di colore rosa dal profumo speziato, da accompagnare con sformati, contorni di verdure e da insaporire con salsa verde.