
In Toscana è possibile visitare alcuni musei di arte sacra unici al mondo. La regione, infatti, è piena di importantissime collezioni di questo tipo – e con la presente breve rassegna ci limitiamo a segnalarne alcune tra le più belle.
Partiamo naturalmente dal Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, che con le sue oltre 750 opere capaci di raccontare 720 anni di storia, offre la maggiore concentrazione di scultura monumentale fiorentina, ospitando statue e rilievi medievali e rinascimentali in marmo, bronzo e argento, opera dei maggiori artisti dell'epoca. Capolavori che, nella maggior parte dei casi, furono realizzati per esterni e interni delle strutture ecclesiastiche che ancora oggi sorgono davanti al museo: il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Campanile di Giotto. Lo scopo del nuovo Museo è infatti quello di presentare in modo adeguato le opere pensate per questi edifici, che nell’insieme costituiscono ciò che oggi è chiamato il “Grande Museo del Duomo”.
Un altro Museo dell’Opera di rilievo internazionale è quello del Duomo di Siena, il cui percorso si trova all’interno di quella che sarebbe dovuta essere la navata destra del Duomo Nuovo. Nelle sale al pian terreno si trova l’importante raccolta di statuaria senese trecentesca, proveniente dalla facciata della Cattedrale, tra cui spiccano le straordinarie statue in marmo raffiguranti Sibille, Profeti e Filosofi - scolpite da Nicola Pisano durante la sua carica di capomastro (1285-1297). La sala inoltre accoglie un bassorilievo raffigurante la Madonna in trono col Bambino di Jacopo della Quercia (1437-1438), e il celebre tondo di Donatello con la Madonna detta ‘del Perdono’ (1458). In fondo, dal 2004, trova posto la grandiosa Vetrata realizzata da Duccio di Buoninsegna per l’occhio absidale del Duomo di Siena. Al primo piano c’è la magnifica pala d’altare con la Maestà realizzata dallo stesso Duccio - vero gioiello di tutta la collezione.
Passiamo a Lucca dove è doveroso segnalare almeno la Sacrestia del Duomo in cui è ospitato il Monumento di Ilaria del Carretto, dal 1995 infatti la sala accoglie la famosa opera sepolcrale commissionata nel 1405 dal marito Paolo Guinigi a Jacopo della Quercia, che eseguì uno dei capolavori assoluti della scultura quattrocentesca italiana. Nello stesso ambiente sono conservati anche alcuni dipinti, tra cui una tavola raffigurante Madonna col Bambino e Santi, di Domenico Ghirlandaio.
Un’altra collezione d’arte sacra è quella custodita dal Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, articolato in ben 25 sale. Le opere provengono dagli edifici monumentali della piazza e coprono un arco temporale dal XII al XIX secolo. Nella sala quadrangolare sono esposte 27 statue e 9 busti in marmo provenienti dall’esterno del Battistero. La sala 7 è interamente dedicata a Giovanni Pisano: qui si trovano sette opere in marmo, del periodo fra 1306 e 1312, tutte provenienti dall’esterno del Duomo, fra cui ricordiamo la Madonna del colloquio. Nella sala 11 è esposto il tesoro della cattedrale - con i 14 pezzi più antichi della tradizione religiosa della repubblica pisana: fra gli altri un crocefisso e una Madonna in avorio di Giovanni Pisano, e i resti della “cintola del duomo”, una fascia d’argento smaltato e gemme su damasco rosso, che cingeva tutta la cattedrale durante le feste più solenni.
Concludiamo il nostro itinerario essenziale tornando a Firenze, in particolare al Museo del Complesso Monumentale di Santa Croce. Il cui percorso parte dalla basilica - la più grande chiesa francescana al mondo - e si snoda attraverso i due chiostri quattrocenteschi, per arrivare alla cappella dei Pazzi, decorata dalle terrecotte invetriate di Andrea della Robbia. Il museo vero e proprio è ospitato nel refettorio, nel quale sono conservati affreschi, tele e sculture dal XIV al XVIII secolo: dal gigantesco Crocefisso del Cimabue, agli affreschi staccati di Taddeo Gaddi, di Andrea Orcagna e di Domenico Veneziano. Tra le sculture spicca la statua in bronzo dorato di San Ludovico di Tolosa, realizzata da Donatello.