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Casa Galleria
Photo © Comune di Firenze
Photo © Comune di Firenze

La stagione del Liberty a Firenze

Tracce di uno stile in città e nei dintorni

Se si pensa alla diffusione del raffinato stile Liberty in Toscana il pensiero vola subito - correttamente - a cittadine come Viareggio o Montecatini Terme; tuttavia anche Firenze e i suoi dintorni hanno qualcosa da raccontare sul tema. 
Su questo argomento proponiamo è un percorso di scoperta per semplici curiosi o appassionati, fra villini, ville, musei e camposanti, da farsi a Firenze e nei comuni limitrofi.
Moderno, innovatore, decorativo e soprattutto declinato a 360 gradi fra arte, architettura, decorazione e oggettistica: il Liberty è stato guidato nei primi anni del Novecento da alcuni personaggi eclettici e prolifici, con punte di eccellenza come la famiglia Chini, in particolare Galileo che ha lavorato in tutto il mondo ma risiedeva a Firenze: il suo studio si scorge ancora in via del Ghirlandaio.

Indice
  • 1.
    Episodi nel centro di Firenze
  • 2.
    Oltre la cerchia dei viali
  • 3.
    Figure eteree, arte religiosa, bellezza
  • 4.
    In attesa di riapertura

Episodi nel centro di Firenze

Magazzini Pola e Todescan
Magazzini Pola e Todescan - Credit: Città Metropolitana di Firenze

Lo stile eclettico fece un po' fatica a imporsi nel centro storico, tuttavia furono i cantieri per Firenze Capitale a dare una spinta al cambiamento: nel centro “a nuova vita restituito” della città, cioè la zona di piazza della Repubblica troviamo nel Palazzo Pola e Todescan (via dei Brunelleschi), un primo episodio risalente all'anno 1903. Oltre alle ceramiche sono interessanti le eleganti protome (teste) maschili e femminili che ornano la facciata del palazzo, opera dell’architetto Giovanni Paciarelli con la collaborazione di Michelazzi.

In borgo Ognissanti, quasi sulla omonima piazza, si trova la sorprendente casa galleria Vichi che spicca fra edifici molto meno originali. L’architetto Giovanni Michelazzi la progettò nel 1911. Sin dalle origini la casa prevedeva attività commerciali a piano terra e primo piano, mentre nei piani superiori trovavano posto delle abitazioni. Oltre alla forma e al decoro assolutamente originale, la casa galleria è interessante per l’uso di travertino artificiale, del tutto simile a quello naturale utilizzato per esempio nella vicina chiesa di Ognissanti.

Oltre la cerchia dei viali

Galleria Rinaldo Carnielo
Galleria Rinaldo Carnielo - Credit: Comune di Firenze

Bisogna poi allontanarsi dal centro storico per trovare altri esercizi di questo stile, nati laddove si costruivano nuove case: un esempio è la Galleria Carnielo in piazza Savonarola, museo civico in ristrutturazione da molti anni e studio dello scultore di origine trevigiana Rinaldo Carnielo. 
Nella stessa zona, al limite dei viali di circonvallazione fatti dove si trovavano le antiche mura ci sono i due edifici adiacenti di via Scipione Ammirato: il villino Broggi Caraceni e il villino Ravazzini. Sono abitazioni private, opera dell’architetto Michelazzi: visitarli è impossibile ma anche dall’esterno è facile cogliere l'elegante gusto della decorazione in alcuni casi realizzata da Galileo Chini, il fascino delle linee morbide e sinuose.

Altra zona limitrofa ai viali, altri villini per famiglie borghesi: in via Giano della Bella ce ne sono ben due, entrambi dell’architetto Michelazzi per la stessa famiglia Lampredi. Osservando attentamente si scorgerà la mano di Galileo Chini, nelle maioliche della facciata.

Figure eteree, arte religiosa, bellezza

Galileo Chini, Cimitero Monumentale della Misericordia dell’Antella
Galileo Chini, Cimitero Monumentale della Misericordia dell’Antella - Credit: Comune di Firenze

Spostandosi da Firenze abbiamo la testimonianza della grande prolificità di Galileo Chini al Cimitero Monumentale della Misericordia dell’Antella, nel comune di Bagno a Ripoli.

Stiamo parlando di una piccola località, il cui maestoso cimitero, inaugurato nel 1856, è ricchissimo di opere d'arte grazie all'azione di Ubaldino Peruzzi, che era Sindaco di Firenze nel periodo in cui questa fu Capitale d’Italia e che risiedeva all'Antella.

Leto e Galileo Chini iniziarono a lavorarci fin dai primi anni del Novecento decorando le volte e le cappelle con affreschi, fregi, vetrate, ceramiche. La maggior parte delle opere a tema religioso di Galileo si trova all'Antella; inoltre  lui stesso è sepolto nella cappella di San Silvestro insieme alla figlia, alla moglie e altri membri della famiglia. 

In attesa di riapertura

Sarebbe bello poter visitare, nel castello di Calenzano, un luogo particolare come Villa Peragallo realizzata dall’architetto Fantappiè.
Purtroppo in stato di semi abbandono, costituisce una testimonianza del gusto per l’arredo e il decoro, è infatti soprattutto l'interno a essere improntato al gusto floreale e liberty: artisti diversi si confrontarono con stucchi, decorazioni pittoriche, arredi fissi, mobili, tutto in armonia e con l’intento di realizzare ambienti tutti diversi uno dall’altro.

Si resta invece in attesa della riapertura del Museo della Richard Ginori a Sesto Fiorentino, dove sono raccolte le collezioni della più celebre fabbrica di porcellana italiana. Qui, al volgere del fine secolo e inizi del Novecento, sotto la guida di Augusto Richard si realizzarono prodotti fortemente influenzati dalle tendenze secessioniste provenienti dai paesi di lingua tedesca.

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