
Il vino dei colli di Firenze
La città e i suoi dintorni hanno un legame stretto con le vigne, un legame antico e indissolubile
Firenze è considerata la culla europea della cultura, ma anche del vino. La città e i suoi dintorni hanno un legame stretto con le vigne, un legame antico e indissolubile.
In passato la produzione e il commercio del vino hanno segnato profondamente l’economia cittadina e ancora oggi molte delle più antiche famiglie nobili fiorentine, vedi gli Antinori, i Frescobaldi, i Ricasoli tanto per fare alcuni esempi, sono impegnate in questa attività.
La Provincia di Firenze conta due DOCG (denominazione di origine controllata e garantita), cinque DOC (denominazione di origine controllata) e tre IGT (indicazione geografica tipica).
DOCG

La denominazione di origine controllata e garantita (docg) è la massima qualificazione prevista dalla legge italiana per i vini, attribuibile solo a quelli che hanno già ottenuto la doc da almeno cinque anni. Vini prodotti in una zona determinata. I vini DOCG della Provincia di Firenze sono il Chianti e sottozone, e il Chianti Classico.
DOC

La denominazione di origine controllata (DOC) è stata istituita nel 1963 per tutelare i consumatori sulla provenienza e sulla qualità dei vini. Produzione sempre legata a un particolare territorio. I vini DOC della Provincia di Firenze sono il Bianco dell’Empolese, il Colli dell’Etruria Centrale, il Pomino, il Vinsanto del Chianti e il Vinsanto del Chianti Classico.
IGT

L’indicazione geografica tipica (IGT) risale al 1992 con la legge 164 sulle denominazioni di origine. I disciplinari sono meno rigidi di quelli a denominazione di origine, ma si basano sui medesimi presupposti. I controlli vengono effettuati sulle quantità di produzione di uve per ettaro di vigna, sulle quantità di vino per ogni quintale di uva, sulla gradazione minima naturale e su quella di immissione al commercio. I vini IGT della provincia di Firenze sono: Alta Valle della Greve, Toscana Centrale, Toscano o Toscana.
