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Villa Medicea La Ferdinanda, Artimino
Photo © Marta Mancini
Photo © Marta Mancini

Gita ad Artimino: vino, Etruschi e cento camini

Idee e consigli per visitare il borgo storico, il museo archeologico e Villa La Ferdinanda

Quando si arriva ad Artimino in una bella giornata di sole, tutti i problemi svaniscono. La vista si perde tra le colline che, da questa altezza, sembrano un vero e proprio "mare verde". A destra e a sinistra si vedono solo ulivi e vigne: l’oro di questa terra che, da sempre, ha influito sull’economia locale.
Artimino è la destinazione perfetta per una gita fuori porta, a metà strada tra le città di Prato e Firenze.

Indice
  • 1.
    Villa La Ferdinanda, patrimonio Unesco
  • 2.
    Testimonianze etrusche al Museo Archeologico
  • 3.
    La Pieve di San Leonardo
  • 4.
    Vino, olio e altri sapori

Villa La Ferdinanda, patrimonio Unesco

Location ideale per festeggiare un matrimonio o una celebrazione importante, la Villa La Ferdinanda di Artimino spicca come un diamante sulla sommità di una collina, al termine di un caratteristico viale alberato. La tenuta, costruita per desiderio del Granduca Ferdinando I de’ Medici, è stata una delle residenze estive preferite dalla famiglia medicea. Sul Montalbano venne anche realizzato il Barco Reale: un’area delimitata che serviva a salvaguardare la selvaggina per le battute di caccia.

I tetti della villa sono punteggiati di camini più o meno grandi che la rendono ben riconoscibile anche da lontano; per questo motivo è nota anche come Villa dei cento camini.
Nelle sale adibite alla cucina, oltre alla cantina, si può ancora vedere uno dei primi prototipi di girarrosto, realizzato secondo il disegno di Leonardo da Vinci.

Oggi, la villa è un bene protetto dall’Unesco, insieme ad altre ville e giardini medicei della Toscana.

Testimonianze etrusche al Museo Archeologico

Reperti del Museo Archeologico di Artimino
Reperti del Museo Archeologico di Artimino - Credit: Marta Mancini

Alle porte del borgo di Artimino, troviamo subito il ricco Museo Archeologico. Il simbolo che lo contraddistingue è la riproduzione di un pezzo esemplare della collezione museale: un elegante incensiere di bucchero proveniente dalla Necropoli di Prato Rosello. I territori di Artimino e Carmignano, infatti, sono stati abitati fin dai tempi degli Etruschi e sempre qui sono state ritrovate antiche città. Il museo raccoglie molti reperti etruschi degli scavi di Artimino, come contenitori per unguenti, spade e lance di ferro, corredi per cerimonie ecc.

La Pieve di San Leonardo

La campagna di Artimino e la Pieve San Leonardo
La campagna di Artimino e la Pieve San Leonardo - Credit: Marta Mancini

Guardando all’orizzonte dal borgo di Artimino, si intravede la Pieve di San Leonardo in tutta la sua bellezza. Si pensa che questa struttura, documentata dal 998, sia stata definitivamente dedicata a San Leonardo per volere della Duchessa di Toscana Matilde di Canossa.

La pieve, dallo stile romanico, custodisce la Visitazione, realizzata secondo insegnamenti robbiani e due statue lignee (un Sant'Antonio abate e un San Leonardo).

Vino, olio e altri sapori

Antipasto con crostini e salumi toscani
Antipasto con crostini e salumi toscani - Credit: Marta Mancini

Il territorio di Artimino è ben conosciuto anche per i suoi prodotti enogastronomici d’eccellenza. Qui si snoda anche la Strada del vino, dell’olio e dei sapori del Montalbano che unisce le aziende e le botteghe che realizzano queste specialità.

In questa area si possono gustare, oltre ai vini Chianti DOC e Carmignano DOCG, olio extravergine di oliva, gli amaretti di Carmignano, liquori, miele, confetture e i leggendari fichi secchi nei tradizionali abbinamenti con vin santo e con noci.

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