A Vinci, nelle sale della Palazzina Uzielli e del Castello dei Conti Guidi, il Museo Leonardiano custodisce la più importante collezione di modelli e macchine ispirate ai progetti di Leonardo.
Oltre 300 opere e oggetti, tra documenti e disegni, mostrano la sorprendente modernità delle sue idee: dalle celebri macchine volanti fino agli ingegnosi dispositivi militari - come il cannone a vapore, straordinariamente innovativo per l’epoca.
A pochi chilometri si trova Anchiano, dove è possibile visitare la casa natale di Leonardo.
Immersa nel verde, questa tipica dimora rurale del Quattrocento sorge tra le dolci colline del Montalbano, al confine tra le aree di Firenze e Pistoia. Questo paesaggio è lo stesso che si ritrova sullo sfondo di alcuni dei suoi dipinti più celebri.
Tra Anchiano e Vinci corre l’antico sentiero detto strada verde: un percorso di 3 km fra oliveti e vegetazione, percorribile a piedi in circa mezz’ora.
Questo cammino semplice e suggestivo è ideale per immergersi nell’atmosfera che ha nutrito il genio leonardiano.
Per chi desidera ammirare i capolavori originali di Leonardo, Firenze è la meta ideale. Alla Galleria degli Uffizi si conservano infatti due delle sue opere più celebri: l’Annunciazione - in cui l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele viene rappresentato in maniera del tutto innovativa - e l’Adorazione dei Magi, dipinto a olio incompiuto commissionato nel 1481 dai monaci di San Donato a Scopeto.
A Pontorme, frazione di Empoli sulla via per Firenze, nacque nel 1494 Jacopo Carucci detto il Pontormo.
Nel centro del borgo si trova la casa natale dell’artista, una casa-museo che reca di quella presenza poche ma significative evocazioni.
Al piano terreno è esposta l’edizione in facsimile del Diario del Pontormo, che restituisce l’aspetto più umano di Jacopo. La sua dimensione di artista emerge invece nei fogli preparatori della pala realizzata per la chiesa di San Michele.
In questi disegni si colgono gli stilemi peculiari che fanno di lui uno degli interpreti più alti della maniera moderna: vi traspare la fascinazione per le antichità ellenistiche, l’apertura all’ascolto delle lingue straniere e l’attrazione per la cultura figurativa tedesca, con Dürer in primo piano.
Al primo piano si trova una raffinata replica antica della Madonna del libro, opera del Pontormo, la cui versione autografa è rimasta finora sconosciuta.
Al centro dell’abitato del borgo di Pontorme, nella chiesa di San Michele, è conservata la pala raffigurante San Giovanni Evangelista e San Michele Arcangelo, opera eseguita dal Jacopo nel 1519.
Una delle opere più importanti di Pontormo è la Visitazione che fino al 31 dicembre 2026 è visibile nella Sala del Fregio della Villa Medicea di Poggio a Caiano.
Il dipinto, un olio su tavola realizzato tra il 1528 e il 1530, fu commissionato dalla famiglia Pinadori ed è considerato uno degli esempi più ammirevoli del primo Manierismo fiorentino.
Raffigura la Vergine Maria, che aspetta Gesù, nell’incontro con la cugina Elisabetta, in attesa di Giovanni Battista (riconoscibili dall’aureola).
I colori cangianti delle vesti e l’atmosfera misteriosa che avvolge le due donne rendono questo dipinto davvero unico.