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Rocca aldobrandesca di Piancastagnaio
Photo © Beatrice Mancini
Photo © Beatrice Mancini

Le 5 rocche medievali più belle dell’Amiata

Un viaggio nel tempo tra i borghi alla scoperta delle antiche rocche aldobrandesche, della loro storia e degli incantevoli panorami dell’Amiata

Amiata
di  Amiata

Rulli di tamburi, vestiti di velluto morbido di dame e cavalieri: la fantasia prende i contorni della realtà quando si passeggia indietro nel tempo nei territori dell’Amiata. Se si è fortunati, si può partecipare a manifestazioni medievali nei caratteristici borghi di Abbadia San Salvatore, con l’Offerta dei Censi, o a Santa Fiora, con il Palio delle Sante Flora e Lucilla, ma se si vuole intraprendere un’avventura in luoghi dal sapore medievale, tra natura incontaminata da una parte e pietre dei borghi dall’altra, allora ecco l’itinerario perfetto alla scoperta delle 5 rocche più belle dell’Amiata.

Indice
  • 1.
    Le torri della rocca aldobrandesca di Piancastagnaio
  • 2.
    La rocca aldobrandesca di Arcidosso
  • 3.
    Rocca Selvena di Castell’Azzara
  • 4.
    Rocca di Roccalbegna e il castello di Triana
  • 5.
    Rocca aldobrandesca di Semproniano
1.

Le torri della rocca aldobrandesca di Piancastagnaio

Rocca aldobrandesca di Piancastagnaio
Rocca aldobrandesca di Piancastagnaio - Credit: Beatrice Mancini

Un maestoso quadrilatero di pietra si innalza imponente dall’ingresso del centro storico di Piancastagnaio, dominando l’intera zona alle pendici dell’Amiata. Da queste alte mura si stagliano due torri: una, la più grande e la più alta, aveva funzione di cassero; l’altra era stata costruita come arma di difesa della città. Ammirare questa rocca dal basso fa percepire il suo prestigio e la sua magnificenza a dominare l’intero borgo.

1.

La rocca aldobrandesca di Arcidosso

La rocca aldobrandesca di Arcidosso
La rocca aldobrandesca di Arcidosso - Credit: Shutterstock

La rocca di Arcidosso fa parte di uno dei castelli medievali più antichi e meglio conservati della zona dell’Amiata. Attraverso un percorso archeologico-artistico, il visitatore all’interno della rocca si sposterà nel meraviglioso panorama medievale dell’Amiata, conoscendo il marchese Ugo di Toscana, i conti Aldobrandeschi, che iniziarono i lavori della rocca intorno all’860 d.C. su fondamenta preesistenti di origine longobarda e Guido Riccio da Fogliano, che conquisterà Arcidosso per conto della Repubblica di Siena.

1.

Rocca Selvena di Castell’Azzara

Rocca Selvena di Castell’Azzara
Rocca Selvena di Castell’Azzara - Credit: Marco

Suggestiva e immersa in una fitta vegetazione, la Rocca Silvana di Castell'Azzara, chiamata anche Rocca Selvena o Roccaccia Selvena, è oggi ridotta ad affascinante rudere, ma in epoca medievale faceva parte di una grande fortezza appartenuta agli Aldobrandeschi.
La rocca, a causa della sua posizione a strapiombo sulla valle del fiume Fiora e nelle vicinanze di giacimenti di cinabro e mercurio, è stata oggetto di assedi da più parti, a partire dall’XI secolo.
Anche se non è possibile entrare nella rocca, raggiungibile a piedi con una breve passeggiata, la strada che si snoda tra la natura e il fascino che si respira una volta giunti al suo cospetto sono imperdibili.

1.

Rocca di Roccalbegna e il castello di Triana

Rocca di Roccalbegna
Rocca di Roccalbegna - Credit: Shutterstock

Chiamata comunemente “il Sasso”, la rocca aldobrandesca di Roccalbegna è una fortificazione posta sulla vetta di una rupe che domina il borgo sottostante e veglia da secoli sui suoi abitanti. Costruita in epoca medievale, fu poi utilizzata dalla famiglia Aldobrandeschi come fortificazione per avvistamenti e funzioni difensive, rendendo l’intero castello inespugnabile. A pochi chilometri, nella frazione di Triana sorge l’omonimo castello risalente al XIV secolo e acquisito dalla famiglia senese Piccolomini, che lo trasformò in una residenza signorile rurale.

1.

Rocca aldobrandesca di Semproniano

Rocca aldobrandesca di Semproniano
Rocca aldobrandesca di Semproniano - Credit: LigaDue

Di proprietà della famiglia Aldobrandeschi, iniziò a essere edificata a metà del IX secolo, con il ruolo di difesa del borgo Semproniano. Oggi sono rimasti alcuni ruderi e parte delle mura della rocca che sorgeva appena fuori il borgo, ma il fascino rimane invariato, circondati da un’atmosfera unica fatta di cipressi e vegetazione.

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