La chiesa di S. Stefano, già detta "alle Trane", costituisce attualmente il più notevole esempio di architettura romanica religiosa dell'Isola d'Elba, come attestano i ritrovamenti archeologici di epoca romana avvenuti nei dintorni. L'edificio risale alla seconda metà del XII secolo, si presenta con un accurato paramento murario a regolari filaretti di alberese color bianco avorio. Ha una icnografia semplicissima, essendo formato da un' unica navatella absidata, un tempo coperta con capriate lignee.
La chiesa di Santo Stefano alle Trane si trova a Portoferraio in località Magazzini ed è l'unica pieve romanica ancor oggi utilizzata come luogo di culto.
La pieve di Capoliveri, riferibile alla prima metà del XII secolo, costituisce la più antica testimonianza dell’architettura romanica nell’isola. I pochi resti che possediamo testimoniano come questa chiesa costituisse l’esempio artisticamente più compiuto del romanico elbano; dai residui dei muri perimetrali, dalla facciata e dalla parte absidale è ancora possibile ricostruire abbastanza attendibilmente la struttura dell’edificio, che doveva ripetere il semplice schema ad una navata absidata tipico delle altre chiese dell’isola. Notevole è la perfezione del rivestimento murario, per il quale fu usato un calcare locale dalle sfumature rosa. La pieve si trova in località S. Rocco, a Capoliveri
L’edificio ripete la consueta struttura delle chiese romaniche dell’Elba, essendo costituito da un’unica navata rettangolare con al termine l’abside semicircolare. Notevoli sono le affinità stilistiche e strutturali con la pieve di San Giovanni in Campo. Il rivestimento murario, sia all’esterno che internamente, è realizzato mediante filaretti di bozze di granito di grandezza decrescente verso l’alto. Al culmine della facciata la chiesa conserva i resti (due pilastri) di un poderoso campanile a vela che la sormontava. La pieve di San Lorenzo è situata lungo la strada che collega Marciana Marina a Marciana.
La Pieve di San Giovanni in Campo, situata a mezza costa del Monte Perone in posizione sovrastante i borghi di San Piero e Sant’Ilario, costituisce il più vasto edificio religioso d’epoca romanica che rimanga all’isola d’Elba. La costruzione, riferibile per i suoi caratteri architettonici alla seconda metà del XII sec., ha le pareti rivestite da filaretti di granito (cave, tuttora operanti sorgono non lungi dalla chiesa) con bozze ben scalpellate di dimensioni decrescenti verso l’alto. Interessante è la facciata, inquadrata da due lesene angolari, che presenta al culmine un campanile a vela per buona parte ancora integro.
A San Piero la chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Campo costituisce uno dei più significativi edifici religiosi d’epoca romanica dell’Isola d’Elba. Le affinità stilistiche che presenta con la pieve di Mensano ci inducono a riferirla agli ultimi anni del XII secolo o, forse, all’inizio del XIII. Particolarmente interessante è il singolare schema icnografico dell’edificio che si presenta diviso in due navate absidate.