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Campane della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a San Piero

Alla scoperta delle chiese romaniche dell’Isola d’Elba

Un itinerario inedito tra le pievi romaniche dell’Arcipelago Toscano

Una vacanza all’Isola d’Elba è sempre un’ottima idea: d’estate l’itinerario perfetto si snoda tra calette che si affacciano sul mare ed eventi caratteristici nei borghi più suggestivi; nel periodo autunnale ed invernale, invece, è piacevole fare escursioni sulle colline e le vigne dell’Aleatico.
Per chi cerca un’idea alternativa per scoprire l’isola, esiste però anche un altro tipo di viaggio, percorrendo i sentieri che portano alle pievi romaniche, semplici e sobri esempi di architettura storica.
Queste antiche chiese sono caratterizzate tutte da una struttura simile: una sola navata, l’abside semicircolare rivolta ad oriente, poche monofore e piccoli campanili a vela.
Molte di queste, abbandonate da tempo, conservano evocative mura senza copertura, piccoli scrigni preziosi, dai quali si può ammirare uno straordinario pezzetto di cielo azzurro.

Indice
  • 1.
    Pieve di San Giovanni in Campo
  • 2.
    Pieve di Santo Stefano
  • 3.
    Pieve di San Michele
  • 4.
    Pieve di San Lorenzo
  • 5.
    Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Campo
1.

Pieve di San Giovanni in Campo

Veduta della pieve
Chiesa San Giovanni in Campo - Credit: Etiene

La Pieve di San Giovanni in Campo è la più ampia chiesa romanica fra quelle presenti sull’isola.
Costruita, come da prassi, fuori dal centro abitato, la chiesa si trova lungo la strada che porta al Monte Perone, nel comune di Campo nell’Elba.
In questo edificio, risalente alla seconda metà del XII secolo, si riscontrano tutte le forme tipiche delle chiese romaniche: un’unica navata rettangolare, abside semicircolare, portale di accesso  sormontato da una piccola finestra a croce greca e un campanile a vela. 
La copertura oggi non è più visibile, mentre addossati al fianco meridionale della pieve si trovano le rovine di quello che doveva essere un piccolo romitorio.

1.

Pieve di Santo Stefano

Veduta della chiesa di Santo Stefano alle Trane
Chiesa di Santo Stefano alle Trane - Credit: Etiene

La chiesa di Santo Stefano alle Trane costituisce attualmente il più notevole esempio di architettura romanica religiosa dell'Isola d'Elba, come attestano i ritrovamenti archeologici di epoca romana avvenuti nei dintorni.
L'edificio risale alla seconda metà del XII secolo e si presenta con un accurato paramento murario a filaretti di alberese color avorio. Ha un' unica navata absidata, un tempo coperta con capriate lignee.
La chiesa si trova a Portoferraio - in località Magazzini - ed è l'unica pieve romanica ancor oggi utilizzata come luogo di culto.

1.

Pieve di San Michele

La struttura riprende quella delle altre chiese romaniche: notevoli sono le affinità stilistiche e strutturali con la pieve di San Giovanni in Campo.
Il rivestimento murario, sia all’esterno che all’interno, è realizzato con filaretti di bozze di granito di grandezza decrescente verso l’alto.
Al culmine della facciata la chiesa conserva i resti - due pilastri - di un poderoso campanile a vela

1.

Pieve di San Lorenzo

L'antica Pieve di San Lorenzo risale al XII secolo e presenta tutte le caratteristiche dell'architettura romanica, oltre a molte affinità stilistiche e strutturali con la pieve di San Giovanni a Campo.
Ormai priva di copertura, conserva le mura perimetrali: la particolarità di questa costruzione è proprio la lunghezza di queste pareti laterali che formano una pianta irregolare.
Anche il campanile a vela ha perso il suo originario coronamento ad arco.
La pieve di San Lorenzo è situata lungo la strada che collega Marciana Marina a Marciana.

1.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Campo

Campane della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a San Piero
Campane della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a San Piero - Credit: Carlo Pelagalli

A San Piero la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Campo costituisce un significativo esempio di edificio religioso d’epoca romanica dell’Elba. Le caratteristiche della chiesa inducono a datarla agli ultimi anni del XII secolo o, forse, all’inizio del XIII.
Particolarmente interessante è il singolare schema icnografico dell’edificio che si presenta diviso in due navate absidate.

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