A Pistoia l’arte di modellare le piante assume forme spettacolari. Non si tratta di piccoli cespugli di rosmarino a forma di cuore, come quelli che si trovano nelle fioriere, ma di sculture verdi di grande impatto. Romiti e Giusti danno vita a sagome sorprendenti: automobili a grandezza naturale (e anche oltre), orsetti, tazze da tè e perfino dinosauri.
Il processo ha inizio con la realizzazione di una struttura metallica che riproduce la forma desiderata. Questa fase è già di per sé un’opera d’arte, ma rappresenta soltanto l’inizio del percorso creativo.
Completata la struttura, al suo interno viene intrecciata con cura la pianta scelta — solitamente Ligustrum delavayanum.
Seguono settimane di attenzioni: nutrimento, acqua, pazienza e potature costanti, finché la pianta non raggiunge la piena maturità, in un percorso che richiede almeno sei mesi.
Il lavoro del potatore, armato di tagliasiepi, assicura ordine e armonia, accompagnando la crescita verso la forma definitiva.
Questa particolare arte affonda le radici nell’epoca romana ed è oggi diffusa in tutto il mondo.
A Pistoia, però, la topiaria di Romiti e Giusti racchiude un fascino unico: forse è il contesto, forse la grazia delle creazioni o forse la passione che sembra scorrere in ogni ramo.
Qualunque sia il segreto, il risultato è un incontro sorprendente tra natura e creatività, capace di trasformare le piante in sculture vive che raccontano storie di una bellezza senza tempo.