Le Crete Senesi note per le soavi colline che delineano l’orizzonte, non sono uniche nel mondo solo per i suoi paesaggi: la roccia che qui viene estratta fin dai tempi degli Etruschi, il travertino, presenta delle caratteristiche cromatiche che non si trovano altrove, rendendola una pietra pregiata e impiegata in molte opere edilizie e arredamenti, sia classici che moderni.
Conosciuta anche come Travertino di Siena o Travertino di Rapolano, precisamente è nel bacino della località termale di Rapolano che viene estratta. Presenta delle tonalità che vanno dal bianco al marrone scuro con venature evidenti, che la rendono inconfondibile e le conferiscono un aspetto elegante.
Già impiegata dagli Etruschi e dagli Antichi Romani, la Pietra di Rapolano fu ampiamente utilizzata nel Medioevo e Rinascimento per la realizzazione di molti palazzi e chiese della città di Siena, come per esempio il coronamento della Torre del Mangia, la chiesa di Santa Maria di Provenzano e la sede del Monte dei Paschi. Sempre in Travertino di Rapolano, furono realizzati il Duomo di Pienza e la Tempio di San Biagio a Montepulciano.
Celebri diventarono anche gli scalpellini di questa zona che grazie alle loro abilità furono richiesti in tutta Italia. Molti apprendisti arrivarono e arrivano tutt’oggi a Rapolano Terme per imparare l’arte della pietra nella scuola per scultori e scalpellini. Inoltre è stato istituito uno spazio espositivo all’aperto nei pressi di un’antica cava, il Parco dell’Acqua, un’area verde che ospita molte opere scultoree in travertino, realizzate sia da studenti, sia da affermati artisti italiani.
Questa è un’arte fatta di tradizione e creatività che prende vita da una materia prima d’eccezione, la Pietra di Rapolano, e trae ispirazione dai panorami più belli della Toscana.