Nel territorio compreso tra Castiglioncello e Piombino sono tante le occasioni per testare la cucina di qualità, grazie anche alla freschezza dei prodotti della filiera corta, che porta le bontà in tavola praticamente a km 0. Il suggerimento è quello di mescolare gustosi ingredienti e paesaggi unici per creare un menu perfetto per assaporare la Costa degli Etruschi.
È sicuramente la locale attività di pesca a garantire le numerose ricette marinare: tanti sono i piatti della tradizione, tramandati rigorosamente, ma altrettante sono le rivisitazioni e le personali interpretazioni degli chef contemporanei. Per iniziare, in molti locali, un aperitivo tra amici può essere accompagnato da stuzzichini a base di pesce, con delicati carpacci e conviviale finger food. La protagonista nei piatti principali è senza dubbio la Palamita, che nei nostri mari è diventata un presidio Slow Food: il consiglio è quella di assaggiarla (e festeggiarla) a San Vincenzo, durante l’iniziativa Mare di Gusto. Speciali anche il polpo e lo stoccafisso alla piombinese, realizzati con ingredienti semplici ma genuini, e il tonno briao, che a Bolgheri regna indiscusso.
La gastronomia della Costa degli Etruschi, però, non si esaurisce nei piatti vista mare: sono tante anche le preparazioni prelibate che si possono assaggiare sulle colline. I prodotti di terra sono frequentemente il perfetto companatico del pesce di qualità (come accade con le seppie con le bietole), ma sorprendentemente si possono gustare anche ricette che sono emblema di un ricco interno. Un interno che è fatto dei boschi di Sassetta, che donano per esempio castagne - da mangiare “in verzata” o come brodo, ma anche come dolce marmellata -, della tipica schiacchiata “campigliese”, da assaggiare ovviamente a Campiglia Marittima, ma anche di saporita cacciagione come il cinghiale, funghi e ortaggi squisiti.
È sufficiente avventurarsi per le colline per capire com’è possibile che qui siano prodotti alcuni dei vini più rinomati al mondo. Ovunque si giri lo sguardo, filari di vite si mostrano ai nostri occhi: l’aria di mare e le peculiarità della zona fanno sì che i piatti più semplici siano accompagnati dalle bottiglie più straordinarie. Chi non conosce, per esempio il Bolgheri DOC e la sua sottozona Sassicaia? Per non parlare dei particolari Rosso della Val di Cornia DOC e il Terratico di Bibbona, che, insieme alla DOCG Suvereto e la DOC Montescudaio vanno a completare le proposte vinicole del territorio.
Per concludere in bellezza, la Costa degli Etruschi ci regala anche deliziosi momenti dolci. Nei campi della Val di Cornia, in particolare, nascono cocomeri e meloni che, in estate, inebriano con i loro profumi: sono ideali per rinfrescare il palato a fine pasto o per uno spuntino in riva al mare. Un “chicco” tipico (come si dice in Toscana) è invece la Cassatina DaiDai, un tradizionale dolcetto che viene proposto a Castiglioncello. Di zuccherino (per chi non ne avesse abbastanza) rimane infine un buon goccio di Bolgheri Vin Santo Occhio di Pernice.