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Empoli, Collegiata di Sant'Andrea

Empoli: le cose da non perdere per scoprire la città

Dall'arte alla tavola, ecco le tappe immancabili per una visita perfetta

Empoli, cittadina dalla vivacità contemporanea, è anche una terra di storia e di tradizioni da vivere. Se si sceglie di visitarla, non si possono mancare alcune sue importanti facce, che ne rivelano il rispettabile passato e il dinamico presente. Dalla storia più lontana alla buona tavola, passando per l'arte e l'artigianato: ecco cosa non perdere in una visita alla città.

Indice
  • 1.
    Scoprire il vetro
  • 2.
    Scoprire il passato
  • 3.
    Scoprire l'arte
  • 4.
    Scoprire i sapori

Scoprire il vetro

Il museo del vetro di Empoli
Il museo del vetro di Empoli - Credit: MUVE Empoli

La lavorazione del vetro nell’Empolese ha una tradizione che si perde nei secoli, testimoniata già nel Quattrocento. Questa attività artigiana, che ha a lungo caratterizzato la comunità di Empoli, sia sotto l’aspetto economico che quello sociale, è oggi forse più flebile, ma non per questo meno autentica e di rilievo. Per approfondire la storia di questa occupazione, si può visitare il Museo del Vetro, che racconta proprio il legame della città con il materiale. Non mancano poi diverse vetrerie che ancora oggi realizzano oggetti di uso quotidiano e ornamentale di pregevole fattezza.  

Scoprire il passato

Museo di paleontologia, Empoli
Museo di paleontologia, Empoli - Credit: Toscana nel Cuore

Lo storico Palazzo Ghibellino, così chiamato per il convegno che vi si tenne nel 1260, ospita il Museo Civico di Paleontologia, un percorso che, seppur breve, offre un’ampia panoramica sulla lunghissima storia della Terra. Distribuito su cinque sale a tema, affronta le principali ere che hanno lasciato il segno sul Pianeta, tra fossili, grandi dinosauri e percorsi tattico-sensoriali. Il museo dedica una speciale attenzione ai cambiamenti avvenuti in particolare in Toscana e nel Valdarno, raccontandone l’evoluzione paleo-ambientale.

Scoprire l'arte

Opera del Pontormo nella chiesa di San Michele
Chiesa di San Michele, Empoli

Il piccolo borgo di Pontorme dette i natali a un pittore che, insieme ai suoi contemporanei, ha fatto la storia dell’arte: Jacopo Pontormo, nato qui nel 1494. Dell’artista, pioniere del Manierismo, si può visitare la casa dove ha trascorso la sua giovinezza: attraverso un’installazione multimediale vengono narrati la vita e il percorso artistico del personaggio. Nella vicina chiesa di San Michele, invece, sono custodite due sue opere, due tavole cinquecentesche raffiguranti i Santi Michele Arcangelo e Giovanni Evangelista.

Scoprire i sapori

Il carciofo empolese
Il carciofo empolese - Credit: Sagra del Carciofo

La cucina di Empoli serve piatti che rispecchiano la tradizione toscana, come la ribollita e la saporita cacciagione, ma ci sono due prodotti che vedono in questo territorio il loro essere unici: il carciofo empolese e il vino Bianco dell’Empolese DOC. L’ortaggio, festeggiato con una gustosa sagra, giunge sulle tavole tardivamente rispetto agli altri carciofi, ma l’attesa è ripagata dall’assenza di spine e, soprattutto, dal suo sapore intenso. Il vino, prodotto nelle campagne di Empoli e del circondario, fino a Cerreto Guidi, Fucecchio, Vinci, Capraia e Limite e Montelupo Fiorentino, prevede nella DOC anche il dolce Vin Santo.

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