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Isola del Giglio

PARADISO INCONTAMINATO IMMERSO IN UN MARE CRISTALLINO DELL’ARCIPELAGO TOSCANO

L’Isola del Giglio, la seconda isola più grande dell’Arcipelago toscano, si alza in limpide acque color smeraldo di fronte all’Argentario. Riconosciuto paradiso naturalistico, il Giglio deve il nome al greco aegilion, “isola delle capre”, molto probabilmente per via del territorio montuoso - quasi interamente costituito di granito. La bella costa dell’isola è frastagliata e caratterizzata da rocce scoscese ma lisce, perfette per sdraiarsi al sole o passare una piacevole giornata in riva al mar. Il clima mite del Giglio rende possibile visitare l’isola non solo in estate, ma quasi lungo tutto l’anno.

Cosa vedere all'Isola del Giglio

Le principali spiagge dell’Isola del Giglio sono: la spiaggia dell’Arenella, delle Cannelle e delle Caldane lungo la costa est, mentre a nord-ovest si trova Campese, la spiaggia più ampia.

Le acque dell’isola, particolarmente limpide, e i fondali ricchi e pescosi permettono ai turisti e agli appassionati di diving di vivere un mare incontaminato in una cornice incantevole e non troppo battuta. Lungo i fondali dell’isola, ricchi di praterie di Posidonia fino a profondità inusuali, è possibile vedere il raro cavalluccio marino, mentre a profondità maggiori si possono osservare pareti verticali ricoperte di spugne azzurre e gorgonie rosse e gialle, intorno alle quali le acque brulicano di vita.

La popolazione del Giglio è concentrata nei tre centri di Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Giglio Porto è un pittoresco porticciolo adagiato su un insenatura racchiusa da due moli e dal retrostante anfiteatro collinare terrazzato a vigneti. Da qui una strada stretta e tortuosa sale a Giglio Castello, sede del comune da cui dipende anche l’Isola di Giannutri. L’antico paese ha conservato il suo aspetto di borgo fortificato, cinto da alte mura medievali munite di torri, ed è costituito da un dedalo di vicoli sormontati da archi, sottopassaggi, ripide scalinate scavate nella roccia e vecchie case addossate le une alle altre, dominate dalla Rocca. Sulla costa occidentale dell’isola c’è Campese, località principalmente vacanziera posta al centro di una baia orlata da un’ampia spiaggia dorata, impreziosita dalla presenza di un’imponente Torre eretta ai tempi di Ferdinando I.

Le principali spiagge dell’Isola del Giglio sono: la spiaggia dell’Arenella, delle Cannelle e delle Caldane lungo la costa est, mentre a nord-ovest si trova Campese, la spiaggia più ampia.

Le acque dell’isola, particolarmente limpide, e i fondali ricchi e pescosi permettono ai turisti e agli appassionati di diving di vivere un mare incontaminato in una cornice incantevole e non troppo battuta. Lungo i fondali dell’isola, ricchi di praterie di Posidonia fino a profondità inusuali, è possibile vedere il raro cavalluccio marino, mentre a profondità maggiori si possono osservare pareti verticali ricoperte di spugne azzurre e gorgonie rosse e gialle, intorno alle quali le acque brulicano di vita.

La popolazione del Giglio è concentrata nei tre centri di Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Giglio Porto è un pittoresco porticciolo adagiato su un insenatura racchiusa da due moli e dal retrostante anfiteatro collinare terrazzato a vigneti. Da qui una strada stretta e tortuosa sale a Giglio Castello, sede del comune da cui dipende anche l’Isola di Giannutri. L’antico paese ha conservato il suo aspetto di borgo fortificato, cinto da alte mura medievali munite di torri, ed è costituito da un dedalo di vicoli sormontati da archi, sottopassaggi, ripide scalinate scavate nella roccia e vecchie case addossate le une alle altre, dominate dalla Rocca. Sulla costa occidentale dell’isola c’è Campese, località principalmente vacanziera posta al centro di una baia orlata da un’ampia spiaggia dorata, impreziosita dalla presenza di un’imponente Torre eretta ai tempi di Ferdinando I.

Nei dintorni

L'isola del Giglio si raggiunge facilmente grazie ai collegamenti giornalieri tra Porto Santo Stefano e Giglio Porto. Da Porto Santo Stefano è possibile raggiungere anche Giannutri, l’isola più piccola dell Arcipelago Toscano. Un vero paradiso per gli amanti dello snorkelling e delle immersioni ma anche un luogo di importanza archeologica: in prossimità di Cala Maestra si trovano gli imponenti resti di una villa romana del II secolo d.C costruita dalla famiglia imperiale dei Domizi Enobarbi che possedeva Giannutri. 

L'isola del Giglio si raggiunge facilmente grazie ai collegamenti giornalieri tra Porto Santo Stefano e Giglio Porto. Da Porto Santo Stefano è possibile raggiungere anche Giannutri, l’isola più piccola dell Arcipelago Toscano. Un vero paradiso per gli amanti dello snorkelling e delle immersioni ma anche un luogo di importanza archeologica: in prossimità di Cala Maestra si trovano gli imponenti resti di una villa romana del II secolo d.C costruita dalla famiglia imperiale dei Domizi Enobarbi che possedeva Giannutri. 

Eventi

Gli appuntamenti più importanti sono i festeggiamenti legati ai santi patroni che includono sfilate, palii, sagre e fuochi d’artificio. Il 10 agosto a Giglio Castello si celebra San Lorenzo. Il 16 agosto è la festa di San Rocco a Giglio Porto, mentre il 15 settembre si celebra il giorno di San Mamiliano a Campese.

Gli appuntamenti più importanti sono i festeggiamenti legati ai santi patroni che includono sfilate, palii, sagre e fuochi d’artificio. Il 10 agosto a Giglio Castello si celebra San Lorenzo. Il 16 agosto è la festa di San Rocco a Giglio Porto, mentre il 15 settembre si celebra il giorno di San Mamiliano a Campese.

Piatti e prodotti tipici

Sull’isola del Giglio la macchia mediterranea è alternata agli antichi terrazzamenti costruiti per rendere possibile la coltivazioni di oliveti e vigneti, da cui si ricava il pregiato vino bianco Ansonica. Da assaggiare il coniglio alla cacciatora, cucinato con pomodoro, spezie, peperoncino e le olive sotto pesto, condite con con olio d’oliva, aglio, sale, semi di finocchietto, peperoncino e buccia d’arancia.Il Giglio è famoso per la produzione del suo principale piatto tipico: il Panficato, un dolce realizzato con fichi e noci.

Sull’isola del Giglio la macchia mediterranea è alternata agli antichi terrazzamenti costruiti per rendere possibile la coltivazioni di oliveti e vigneti, da cui si ricava il pregiato vino bianco Ansonica. Da assaggiare il coniglio alla cacciatora, cucinato con pomodoro, spezie, peperoncino e le olive sotto pesto, condite con con olio d’oliva, aglio, sale, semi di finocchietto, peperoncino e buccia d’arancia.Il Giglio è famoso per la produzione del suo principale piatto tipico: il Panficato, un dolce realizzato con fichi e noci.

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