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Giglio Castello
Photo © Lokis / Shutterstock
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Giglio Castello

Un borgo fortificato in mezzo al mare, ricco di fascino e carattere

Da Giglio Porto, il pittoresco porticciolo dell'Isola del Giglio, dove attraccano i traghetti provenienti da Porto Santo Stefano, una strada stretta e tortuosa conduce alla parte centrale e più alta dell’isola, dove, a circa 400 metri sul livello del mare, si erge Giglio Castello: sede amministrativa, memoria storica e cuore palpitante della seconda isola più grande dell’Arcipelago toscano

Il paese ha conservato l’aspetto di borgo fortificato medievale, cinto da alte mura munite di torri che racchiudono un dedalo di vicoli sormontati da archi, sottopassaggi, ripide scalinate scavate nella roccia e vecchie case addossate le une alle altre, dominate dalla Rocca Aldobrandesca.

Giglio Castello, grazie alla sua posizione di borgo arroccato sulla cima di una delle isole goiello del Mediterraneo, regala scorci incantevoli che sullo sfondo fanno intrevedere il Monte Argentario, l’isola d’Elba, l’isola di Montecristo o la Corsica, circondati dal blu brillante del mare. Non a caso è anche uno dei 27 borghi toscani facenti parte della lista ufficiale de "I borghi più belli d’Italia".

Cosa vedere a Giglio Castello

La Rocca, conosciuta anche come Rocca Pisana, è un’imponente struttura difensiva medievale affacciata su Piazza XVII Novembre e dalla quale si domina tutta l’isola e il mare circostante, una posizione strategica di fondamentale importanza nell’antichità, per l’avvistamento tempestivo di navi nemiche e per la possibilità di comunicare con la terraferma tramite fumi o fuochi.
La struttura venne notevolmente ampliata dapprima dagli Aldobrandeschi, nel corso del XII secolo, e successivamente dai Pisani; nei secoli successivi vennero portati avanti, a più riprese, lavori di riqualificazione e ristrutturazione. All’interno si trovano stanze ad uso abitativo, una grande cisterna, un orto, spazi per gli animali e magazzini: tutto ciò che poteva servire in caso di assedi prolungati.

L’antica Chiesa San Pietro Apostolo, nella parte alta del borgo, risale al 1100-1200; il suo aspetto barocco si deve ad una ristrutturazione del 1755. All’interno conserva il tesoro di Papa Innocenzo XII, un Crocefisso in avorio attribuito al Giambologna e il reliquario con il braccio di San Mamiliano, patrono dell’isola, oltre ad alcune armi abbandonate dai pirati nel 1799.

La Rocca, conosciuta anche come Rocca Pisana, è un’imponente struttura difensiva medievale affacciata su Piazza XVII Novembre e dalla quale si domina tutta l’isola e il mare circostante, una posizione strategica di fondamentale importanza nell’antichità, per l’avvistamento tempestivo di navi nemiche e per la possibilità di comunicare con la terraferma tramite fumi o fuochi.
La struttura venne notevolmente ampliata dapprima dagli Aldobrandeschi, nel corso del XII secolo, e successivamente dai Pisani; nei secoli successivi vennero portati avanti, a più riprese, lavori di riqualificazione e ristrutturazione. All’interno si trovano stanze ad uso abitativo, una grande cisterna, un orto, spazi per gli animali e magazzini: tutto ciò che poteva servire in caso di assedi prolungati.

L’antica Chiesa San Pietro Apostolo, nella parte alta del borgo, risale al 1100-1200; il suo aspetto barocco si deve ad una ristrutturazione del 1755. All’interno conserva il tesoro di Papa Innocenzo XII, un Crocefisso in avorio attribuito al Giambologna e il reliquario con il braccio di San Mamiliano, patrono dell’isola, oltre ad alcune armi abbandonate dai pirati nel 1799.

Eventi

Il patrono dell’isola e del Castello, San Mamiliano, viene celebrato il 15 settembre, in quella che è la festa più importante dell’anno.

Nell’ultimo finesettimana di settembre la Festa dell’Uva e delle Cantine Aperte è l’occasione per assaggiare l'Ansonica, il caratteristico vino bianco locale, mentre nelle cantine si mettono in tavola i piatti più tipici e il borgo risuona di musica e allegria.

Il patrono dell’isola e del Castello, San Mamiliano, viene celebrato il 15 settembre, in quella che è la festa più importante dell’anno.

Nell’ultimo finesettimana di settembre la Festa dell’Uva e delle Cantine Aperte è l’occasione per assaggiare l'Ansonica, il caratteristico vino bianco locale, mentre nelle cantine si mettono in tavola i piatti più tipici e il borgo risuona di musica e allegria.

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