La Toscana vanta un territorio dai mille volti e dal grande patrimonio naturalistico: non a caso, dalle spiagge alla montagna, è anche la culla del WWF in Italia.
Sono numerose le oasi protette dove è possibile ammirare gli animali nel loro habitat naturale e i paesaggi che rendono speciale questo territorio. Proprio qui il WWF istituisce nel 1967 la sua prima oasi, quella del Lago di Burano, una ex tenuta di caccia. Nasce poi anche l'altra storica, quella di Orbetello, e così via, fino ad arrivare alle 17 attuali, in cui sostano migrazioni di volatili particolari e vivono specie protette.
Per rendere unica la visita di questi ambienti, basta seguire i consigli delle guide ambientali escursionistiche del WWF; attraverso gli itinerari si può far visita a osservatori faunistici, capanni, camminamenti e passerelle. Un'esperienza imperdibile alla portata di ogni persona: sono molte le attrezzature e i servizi per rendere i parchi accessibili anche alle persone disabili fra cui l'accoglienza qualificata, la presenza di mezzi di trasporto, sentieri specifici e l'accessibilità al centro visita.
La scoperta di queste oasi è un'occasione adatta a tutta la famiglia, per grandi e piccini, soprattutto per gli amanti del birdwatching e wildwatching.
Nel cuore verde della Montagna Pistoiese, nel comune di San Marcello Piteglio, circa 1000 ettari di boschi, prati e ambienti montani dall'infinita bellezza sono custoditi dall'Oasi Dynamo, area naturale affiliata WWF chiamata in passato il Cesto del Lupo. Da riserva di caccia fu convertita in un esempio virtuoso di gestione ambientale. Oggi ospita in libertà specie faunistiche quali il lupo, il cervo, rapaci diurni e notturni e molti altri.
In Mugello puoi trascorrere una piacevole giornata di svago al Lago di Bilancino, dove si possono ammirare anche specie rare come il fenicottero rosa e il falco di palude che talvolta popolano l'oasi naturalistica di Gabbianello, habitat umido ospitato nella parte orientale del lago.
Nella parte occidentale dell'ex alveo del Lago di Bientina, tra la Valdera e la Piana di Lucca, più precisamente a Capannori, puoi trovare una zona palustre costituita da un mosaico di habitat naturali: l'Oasi WWF Bosco del Bottaccio. Aree boschive si alternano a prati umidi e canneti, un piccolo ma importante bosco planiziale dalla ricchissima biodiversità, da ammirare lungo il percorso natura.
Le riviere versiliese, apuana e pisana non sono solo ambite mete balneari fra relax, lusso e nightlife, accolgono anche delle placide aree naturali che si compongono di preziosi habitat dunali, le Dune di Forte dei Marmi (Lu) e le Dune di Tirrenia (Pi), boschivi retrodunali, il Parco didattico Ronchi (Ms) e il Bosco di Cornacchiaia nel Parco Regionale di Migliarino San Rossore (Pi). Oltre a conservare l'amenità di paesaggi ormai rari nella zona costiera, custodiscono specie vegetali endemiche e tipiche della vegetazione mediterranea, ambienti animati da rare specie di uccelli marini e non e numerose specie di mammiferi.
Lo splendido litorale livornese bagnato da acque cristalline, è ritmato da due zone palustri salmastrose il Padule di Bolgheri, nel comune di Castagneto Carducci, e il Padule Orti-Bottagone, a Piombino. Ambienti dalla ricchissima biodiversità, mammiferi, anfibi, uccelli, rettili, trovano qui il loro habitat ideale, tra questi è da segnalare la presenza della tartaruga marina Caretta caretta nelle acque marine di fronte al Padule di Bolgheri.
L'area sud del Lago di Chiusi è uno scrigno di biodiversità tutelata dall'omonima oasi WWF. Accoglie una delle popolazioni di aironi più grandi dell'Italia centrale e numerose specie avifaunistiche che trovano rifugio durante le migrazioni come il tarabusino e il cavaliere d’Italia.
Alle pendici del vulcano ormai spento del Monte Amiata, nei pressi del borgo di Roccalbegna, si fanno spazio due aree di particolare pregio naturalistico, l'oasi affiliata WWF Capra Matilda e la riserva regionale proprietà del WWF Bosco Rocconi, che si divide tra Roccalbegna e Semproniano. Pascoli che si alternano a boschetti per la prima, boschi più estesi e maturi ritmati da alte pareti rocciose per la seconda, entrambe sono custodi di habitat selvaggi e agricoli di particolare importanza e bellezza.
Nel sud della Toscana le oasi WWF trovano il loro nucleo originario a livello italiano, il Lago di Burano, a Capalbio. Un'area paludosa costiera, inserita in una Zona Speciale di Conservazione che è anche una Zona di Protezione Speciale e Sito RAMSAR. Insieme con la vicina Oasi WWF della Laguna di Orbetello e più a nord l’Oasi San Felice a Marina di Grosseto, il lago rappresenta un affascinante quanto fragile ambiente da tutelare, dove è possibile avvistare numerosissime specie avifaunistiche e passare lunghe giornate col binocolo in mano nel rispetto della natura.
Per ulteriori informazioni: wwf.it