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Il liberty in Toscana

Un viaggio fra architettura e storia alla scoperta dei gioielli liberty

Tra i vari movimenti artistici che hanno caratterizzato il XIX secolo e l'inizio del XX secolo, il Liberty arriva anche in Italia, dopo essere comparso nello scenario europeo,  seppur con nomi diversi - dall'Art Nouveau al Modern Style.
Questa corrente spazia dall'architettura all'arte, dall'arredamento fino alla grafica e all'illustrazione. 
La Toscana, terra da sempre feconda per le sperimentazioni e le innovazioni artistiche, non rimane estranea ai fermenti culturali del periodo e aderisce al nuovo stile Liberty dando vita a veri e propri gioielli artistici ancora oggi di grande interesse. 
Dal 1880 al 1930, ma con intensità particolare nei primi due decenni del XX secolo, a Firenze e Lucca, questo stile si trova soprattutto nelle case private, mentre Viareggio e Montecatini Terme ospitano nelle vie principali numerosi esempi di liberty, dalle terme agli hotel. 
Scopriamo insieme un itinerario diverso dal solito per ammirare questi capolavori del Novecento.

Indice
  • 1.
    Firenze
  • 2.
    Lucca
  • 3.
    Versilia
  • 4.
    Montecatini Terme

Firenze

Il tepidarium - Giardino dell'Orticoltura
Il tepidarium - Giardino dell'Orticoltura - Credit: Stefano Cannas

A Firenze si possono trovare numerosi esempi di architettura Liberty, concentrati principalmente nelle aree sviluppate nell’Ottocento: grazie all’espansione urbana avviata durante il breve periodo in cui la città fu capitale, architetti come Giovanni Michelazzi hanno proposto lo stile Liberty nelle residenze della borghesia del tempo.
Nel cuore del centro storico il nuovo stile faticò ad imporsi, tuttavia un primo esempio autentico di Liberty è sicuramente il Palazzo Pola e Todescan in Via Brunelleschi, datato 1903. Oltre alle ceramiche sono interessanti le eleganti teste maschili e femminili che ornano la facciata del palazzo, opera dell’architetto Giovanni Paciarelli con la collaborazione di Michelazzi.

In Borgo Ognissanti, quasi affacciata sull’omonima piazza, si trova la famosa Casa Galleria Vichi, una sorprendente costruzione che spicca fra gli altri edifici. L’architetto Giovanni Michelazzi la progettò nel 1911: oltre alla forma e al decoro assolutamente originale, la casa galleria è interessante per l’uso del travertino artificiale, del tutto simile a quello naturale utilizzato nella vicina Chiesa di Ognissanti.

Partendo dalla Stazione di Santa Maria Novella verso Viale Milton, troviamo la particolarissima Chiesa Russa Ortodossa, costruita dal 1899 al 1903 su progetto dell'architetto russo Michele Preobrangensky e realizzata dai fiorentini Boccini e Paciarelli.
Proseguendo verso Piazza della Libertà,  si giunge al Giardino dell'Orticoltura dove ancora oggi è possibile ammirare il tepidarium - una serra in vetro - realizzato in occasione della prima Esposizione nazionale dell'Orticoltura del 1880 su progetto di Giacomo Roster.

In Piazza d’Azeglio il Villino Uzielli si distingue per la sua facciata decorata con motivi raffinati. 
In Piazza Beccaria e nelle sue vicinanze, si trovano numerosi edifici in stile Liberty, come il Villino Brogi Caraceni e il Villino Ravazzini in Via Scipione Ammirato, entrambi opera di Michelazzi.

In Via Orcagna, la Casa Antonini regala decorazioni originali nel balcone, nella facciata e nel cancello e nella vicina Via del Ghirlandaio si trova la casa studio di Galileo Chini, uno dei principali esponenti del Liberty a livello nazionale, con una facciata decorata in stile klimtiano, altorilievi e altri ornamenti interessanti.

Lucca

L'insegna di una gioielleria a Lucca
L'insegna di una gioielleria a Lucca - Credit: Gianna Elena

Lucca, una delle città più amate della Toscana, offre splendide creazioni liberty che riflettono l'orgogliosa aristocrazia della piccola Repubblica di Lucca.

Fuori dalle mura cittadine, ampie strade circondano il centro storico: verso la stazione ferroviaria -  su Viale Giosuè Carducci - ci sono quattro villini a schiera semplici  ma decorati con placche policrome raffiguranti cicogne
Proseguendo si trova Villa Sarti, l'edificio più interessante della zona che presenta numerose decorazioni in maiolica realizzate nella manifattura di Galileo Chini.
Sempre sul viale, da segnalare anche il Palazzo Giurlani, progettato nel 1925 da Alfredo Belluomini, architetto ed ingegnere noto soprattutto per i suoi lavori nella città di Viareggio.

Su Borgo Giannotti si erge il Palazzo Bertolli Ponzi - costruito nel 1925 su progetto dell'architetto Gaetano Orzali - una costruzione che domina il piazzale di Porta Santa Maria con la sua maestosità.

Versilia

Negozio in stile liberty a Viareggio
Negozio in stile liberty a Viareggio - Credit: Sailko

Con le sue lunghe spiagge di sabbia dorata e le fresche pinete che si affacciano sul  litorale la Versilia è stata, fin dai primi anni del Novecento, la meta di vacanza preferita dell'aristocrazia.
Lungo la passeggiata a mare di Viareggio si possono ammirare vari esempi architettonici del tempo, da quelli di Belluomini - che ha realizzato il Supercinema, i Magazzini Duilio e l'ingresso del Bagno Balena), ai progetti realizzati insieme a Galileo Chini, come il Gran Caffè Margherita e il Grand Hotel Excelsior.
Chini, che aveva vissuto a Bangkok, dette un importante contributo aggiungendo un tocco orientale anche alle stanze e alle pareti dei già lussuosi palazzi della città. Oggi molti di questi edifici ospitano hotel di lusso ma mantengono ancora intatti dettagli vintage.

A Lido Di Camaiore troviamo la casa vacanze di Galileo Chini in perfetto stile liberty, con i dipinti e gli affreschi originali conservati in una pinacoteca dedicata al pittore.

Montecatini Terme

Veduta delle Terme Tettuccio
Terme Tettuccio - Credit: Valdinievole Turismo

Nella cittadina termale di Montecatini Terme le infrastrutture balneari e non solo si adeguano al movimento che aveva fatto dei luoghi termali un vero e proprio laboratorio di architettura e di ornamento.
Tra i nomi di spicco, quelli di Giulio Bernardin - che realizza il Padiglione Tamerici nel 1903 con decori di Galileo Chini e Domenico Trentacoste, ma anche la Locanda Maggiore, i portici del Gambrinus e le Terme Excelsior.
Luigi Righetti realizza invece il Municipio,  nel 1920, con interni di Galileo Chini e Luigi Arcangeli.
E ancora, Ugo Giovannozzi è il progettista delle Terme Regina e si occupa della ristrutturazione del Tettuccio che, in virtù del ricco apparato ornamentale - affreschi, ceramiche e decori - è considerato un vero e proprio tempio  termale.

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