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Rafting sul fiume Lima
Photo © David Bonaventuri
Photo © David Bonaventuri

Il brivido corre lungo il fiume

Gole con altissime pareti rocciose e fiumi dalle rapide impetuose

Ciclica
di  Ciclica

Lasciati trasportare dalla corrente e immergiti in una natura impervia, stupefacente, da esplorare a pelo d’acqua o per parte sommersi, lungo i fiumi che hanno reso la Toscana una lussureggiante terra e il regno degli sport acquatici.

Il profilo toscano è ritmato da alti rilievi montuosi dai quali sgorga la principale fonte di vita, l’acqua. Dalla sorgente a valle, fresche acque scorrono solcando tutto il territorio e regalando paesaggi idilliaci quanto selvaggi. Difficile resistere alla tentazione di esplorarli, più facile abbandonare l’elemento naturale a cui l’uomo è abituato e immergersi in avventure dal fondo bagnato. 

Orrido di Botri
Orrido di Botri - Credit: Rik & Ste
Stretto di Giaredo, Pontremoli
Stretto di Giaredo, Pontremoli - Credit: We Live we explore

Fare canyoning è un’esperienza permeante in tutti i sensi, è risalire fiumi sfidando la corrente, alla scoperta di spettacolari e profonde gole scavate dagli stessi fiumi nello scorrere delle ere geologiche, dal fondo delle quali si intravede appena il cielo. Come la forra che ispirò Dante e i suoi paesaggi infernali che ritroviamo ai piedi dell’Appennino sul versante lucchese: l’Orrido di Botri, un canyon in alcuni punti strettissimo circondato da ambienti rupestri dove l’uomo non ha messo mano e permeato da un’atmosfera incantata. Il canyon più profondo di tutta la Toscana, le cui pareti di roccia a picco possono toccare anche i 200 metri di altezza, è ricoperto da una ricca vegetazione e sui pendii sono presenti faggi dalle insolite forme ascendenti in cerca di luce; le pareti molto ravvicinate in alcuni punti, fanno poco filtrare i raggi solari creando un clima particolarmente fresco e umido tanto da permettere al faggio di vegetare nella fascia climatica inferiore alla sua naturale. 

Un paesaggio inconsueto, ma assolutamente non l’unico nel territorio toscano con queste caratteristiche. Anche la Lunigiana nasconde un luogo assai selvaggio quanto spettacolare, da esplorare con l’acqua a mezza gamba, anche alla vita, e il naso verso il cielo: gli Stretti di Giaredo e le sue pareti dalle tonalità rosso fegato. Tra salti e scivoli, il Rio Selvano e il Serra in Garfagnana conducono a esperienza di canyoning in fresche e dolci acque tra le più belle di tutta la regione. Alcuni corsi fluviali hanno creato valli più aperte e sono idonei ad essere percorsi con un gommone inaffondabile, perfetto per cavalcare le rapide e divertirsi come non mai praticando rafting.

Rafting sul torrente Lima
Rafting sul torrente Lima - Credit: David Bonaventuri

Sempre in Garfagnana sono tante e di ogni livello le avventure a suon di pagaie, da esperienze soft sul fiume Serchio, perfetto per il battesimo a questa disciplina, a discese lungo fiume movimentate e spumeggianti sul fiume Lima, dove non dimenticherete i suoi canyon.

La portata delle acque che scendono dall’Appennino arriva fino al centro della Toscana: il fiume Elsa nel senese e il maremmano Ombrone riservano inaspettati trekking fluviali e esperienze di soft canoeing e kayaking.

Se alla corrente si preferiscono acque ferme, il lago di Bilancino fa proprio al caso; con canoa e kayak qui si può dare sfogo alla voglia di sport e outdoor. Specchio d’acqua artificiale tra i più grandi in Italia, è inserito nel contesto del bel Mugello. Sulla sponda nord-est del lago vi è invece un’area che più naturale non si può: prezioso scrigno di biodiversità, l’Oasi WWF di Gabbianello è una zona umida che ospita rare specie avifaunistiche come la cicogna bianca, il fenicottero rosa, la gru e il falco pescatore. Un paradiso per il birdwatching, un paradiso per gli amanti degli sport acquatici, con qualche spiaggetta inclusa dove prendere il sole.

Con una pagaia in mano e seguendo il flusso della natura, si attraversano aree incontaminate ma si sfiorano anche borghi storici o si passa proprio in mezzo alla città: in kayak, in canoa, con il gommone, lungo il fiume Arno, con punti di vista sorprendenti e panorami inediti sulla Città del Fiore. Un modo completamente nuovo di conoscere Firenze, “controcorrente”, outdoor, un'esperienza che è possibile vivere remando da un SUP ed accessibile anche ai portatori di alcune tipologie di disabilità.

Le vie blu che percorrono la Toscana, infatti, da nord a sud, sono pienamente godibili ed esplorabili grazie al SUP, il mezzo perfetto per praticare l’escursionismo fluviale e scoprire ogni fresco anfratto.

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