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Itinerari
Via delle Rocche

In cammino tra Medioevo e natura nei dintorni di Prato

La Via delle Rocche si snoda tra Montemurlo e la Val di Bisenzio e unisce in un unico percorso castelli e torri immersi nella natura dell'Area Pratese, seguendo le antiche vie di mezza costa medievali.

In un paesaggio di grande fascino, bellissimi sentieri conducono a gloriose testimonianze di un passato medievale, emblemi di celebri famiglie, come i conti Guidi e Alberti ricordati nella Divina Commedia, che si contesero il possesso del territorio con gli agguerriti comuni di Firenze e Pistoia.

Un percorso da vivere anche in famiglia, per giovani esploratori curiosi. 

1.
Tappa 1
Dalla Rocca di Montemurlo alla Torre di Melagrana

La Via delle Rocche inizia dal colle di Montemurlo e dal suo borgo fortificato, il nucleo più antico della zona, frequentato da etruschi e romani. La villa conserva, dai tempi della dominazione della famiglia Guidi, il volto della fortezza con la mole dell'antica torre merlata. Percorrendo la via Baronese, ci immergiamo in dolci terrazzamenti che conducono fino alle pendici del Monteferrato, dove si aprono gli anfiteatri delle ex cave di Serpentino o marmo verde di Prato.

Il percorso raggiunge il passo della Collina di Prato e prosegue in direzione dei borghi di Popigliano e Grisciavola fino al guado di Vaiano dove sorge ancora l’imponente complesso della Badia di San Salvatore.

Attraversiamo il Bisenzio nei pressi dei resti del ponte medievale e ci spostiamo sul versante della Calvana. Tutta l’area è punteggiata da case coloniche e case torri, tra le quali si erge la Torre di Melagrana. L’edificio, posto al confine meridionale della zona di influenza degli Alberti, aveva una funzione prettamente militare, a controllo della viabilità che conduceva da un lato verso Montepiano e dall’altro verso il Mugello.

 

La Via delle Rocche inizia dal colle di Montemurlo e dal suo borgo fortificato, il nucleo più antico della zona, frequentato da etruschi e romani. La villa conserva, dai tempi della dominazione della famiglia Guidi, il volto della fortezza con la mole dell'antica torre merlata. Percorrendo la via Baronese, ci immergiamo in dolci terrazzamenti che conducono fino alle pendici del Monteferrato, dove si aprono gli anfiteatri delle ex cave di Serpentino o marmo verde di Prato.

Il percorso raggiunge il passo della Collina di Prato e prosegue in direzione dei borghi di Popigliano e Grisciavola fino al guado di Vaiano dove sorge ancora l’imponente complesso della Badia di San Salvatore.

Attraversiamo il Bisenzio nei pressi dei resti del ponte medievale e ci spostiamo sul versante della Calvana. Tutta l’area è punteggiata da case coloniche e case torri, tra le quali si erge la Torre di Melagrana. L’edificio, posto al confine meridionale della zona di influenza degli Alberti, aveva una funzione prettamente militare, a controllo della viabilità che conduceva da un lato verso Montepiano e dall’altro verso il Mugello.

 

Si parte da: 
Piazza Castello, 6, 59013 Castello PO
Vedi su Google Maps
  • straighten
    Lunghezza tappa
    21.2 km
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    659 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    893 m
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2.
Tappa 2
Dalla Torre di Melagrana alla Rocca di Vernio

Dalla Torre di Melagrana si raggiunge l’antica pieve di Sofignano, porta di accesso agli spettacolari paesaggi offerti dal massiccio della Calvana. Il percorso attraversa borghi senza tempo come Montauto, Mezzana e Montecuccoli. Da Montecuccoli un sentiero scende fino a Rocca Cerbaia, luogo di tesori, faide e violenze. Secondo un'antica leggenda Dante Alighieri, fuggiasco da Firenze, giunse alla rocca in una notte del 1285 in cerca di rifugio, ma fu respinto.

La Via delle Rocche riprende parallela al corso del fiume Bisenzio, entrando nei confini di quello che fu il feudo di Vernio. Il percorso si conclude con la salita alla Rocca, oggi residenza privata, cuore dei possedimenti feudali degli Alberti e dei banchieri fiorentini Bardi.

Dalla Torre di Melagrana si raggiunge l’antica pieve di Sofignano, porta di accesso agli spettacolari paesaggi offerti dal massiccio della Calvana. Il percorso attraversa borghi senza tempo come Montauto, Mezzana e Montecuccoli. Da Montecuccoli un sentiero scende fino a Rocca Cerbaia, luogo di tesori, faide e violenze. Secondo un'antica leggenda Dante Alighieri, fuggiasco da Firenze, giunse alla rocca in una notte del 1285 in cerca di rifugio, ma fu respinto.

La Via delle Rocche riprende parallela al corso del fiume Bisenzio, entrando nei confini di quello che fu il feudo di Vernio. Il percorso si conclude con la salita alla Rocca, oggi residenza privata, cuore dei possedimenti feudali degli Alberti e dei banchieri fiorentini Bardi.

Si parte da: 
59021 Vaiano PO
Vedi su Google Maps
  • straighten
    Lunghezza tappa
    23.3 km
  • trending_down
    Dislivello in discesa
    1115 m
  • trending_up
    Dislivello in salita
    1136 m
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