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Reperti dell'epoca etrusca dei musei della Toscana
Photo © Enrico Caracciolo
Photo © Enrico Caracciolo

4 musei archeologici da visitare nella Valdichiana senese

Tra arte e storia sulle orme del passato, da Sarteano a Chiusi

Dal mare alla campagna, sono tantissime le anime che la Toscana ha da mostrare. Chi ama l'arte e la storia, avrà l'imbarazzo della scelta e potrà optare per un viaggio alla scoperta del passato e delle radici della regione.

Per questo motivo, vi consigliamo quattro musei imperdibili nei borghi più belli della Valdichiana senese, per un percorso affascinante dalla Preistoria agli Etruschi.

Indice
  • 1.
    Museo Civico per la Preistoria a Cetona
  • 2.
    Museo Civico Archeologico di Sarteano
  • 3.
    Museo Civico di Montepulciano
  • 4.
    Museo nazionale Etrusco di Chiusi
1.

Museo Civico per la Preistoria a Cetona

La prima tappa del nostro viaggio è il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, ospitato all'interno del Palazzo Comunale di Cetona, dove alle pendici della montagna esistono caverne e cunicoli utilizzati sin dai tempi dagli uomini di Neanderthal. Questo museo rappresenta un vero e proprio appuntamento irrinunciabile per chi è curioso di conoscere le varie fasi del popolamento umano in quest’area. Espone reperti archeologici e ricostruzioni dell’ambiente antico, con particolare attenzione al villaggio preistorico di Belverde. Strumenti di pietra scheggiata, resti di animali cacciati, un grande numero di materiali archeologici che dimostrano la continuità degli insediamenti umani in tutto il territorio: la visita a questo piccolo ma ricchissimo museo rappresenta una sorta di affascinante viaggio sulla macchina del tempo.

Il museo è collegato al Parco Archeologico Naturalistico di Belverde, dove si possono visitare grotte che si sono formate nel travertino, abitate fin dall’antichità e utilizzate per riti religiosi e sepolture. Tra queste c’è la Grotta di San Francesco, la più grande, legata alla tradizione del santo. Completa l’esperienza l’Archeodromo di Belverde, un percorso didattico con ricostruzioni di villaggi preistorici e attività educative, come laboratori e simulazioni di scavi, pensato per coinvolgere i visitatori di tutte le età. Sempre all’interno del parco troviamo la Grotta Lattaia, una vasta cavità carsica che deve il suo nome a un’antica tradizione popolare, secondo la quale l’acqua che stilla dalle sue stalattiti avrebbe avuto la capacità di stimolare la produzione di latte nelle madri che la bevevano durante il periodo dell’allattamento.

Il Parco archeologico naturalistico di Belverde, Cetona
Il Parco archeologico naturalistico di Belverde, Cetona - Credit: preistoriacetona.it
1.

Museo Civico Archeologico di Sarteano

Da non perdere il Museo Civico Archeologico di Sarteano, ospitato nel cinquecentesco Palazzo Gabrielli, che raccoglie ed espone reperti compresi tra l’età del bronzo e l’epoca tardo romana, provenienti da scavi locali, riportando interi corredi funebri con bronzi e canopi. 
Il percorso museale si sviluppa in un ordine topografico e cronologico, offrendo una panoramica sull'evoluzione delle pratiche funerarie e sull'arte della civiltà etrusca. Il piano inferiore del museo, ampliato e rinnovato nel 2009, è dedicato ai sensazionali risultati degli scavi della Necropoli delle Pianacce, che si trova a poca distanza dal museo, questi hanno condotto alla scoperta di venti tombe tra cui la Tomba della Quadriga Infernale, una sepoltura dipinta del IV secolo a.C scoperta nel 2003, visitabile una volta a settimana su prenotazione per motivi di conservazione. 
Per offrire un'alternativa accessibile al pubblico il museo ha allestito una riproduzione fedele della tomba all’interno di una sala sotterranea, realizzata con una tecnica innovativa usata per la prima volta in Italia, che permettere ai visitatori di vivere un’esperienza ancora più immersiva tra gli affreschi che decorano la Tomba, raffiguranti scene legate all'immaginario del mondo ultraterreno.
Tra gli altri reperti esposti, si trovano sculture come la statua cineraria maschile e i cippi-ossuario con raffinate decorazioni a rilievo, insieme alle ceramiche attiche e agli oggetti di lusso, questi oggetti confermano la ricchezza delle famiglie aristocratiche della zona vissute tra il VI e il II secolo a.C.

Tomba Quadriga a Sarteano
Tomba Quadriga a Sarteano
1.

Museo Civico di Montepulciano

Ci spostiamo a Montepulciano, un museo a cielo aperto ricco d’opere d’arte. In città troviamo il Museo Civico e la Pinacoteca Crociani, ospitato all'interno del quattrocentesco Palazzo Neri Orselli, uno dei pochi esempi rimasti di architettura civile senese del XIV secolo. Al suo interno sono esposti reperti etruschi e romani, opere di pittori di scuola senese, della scuola di Duccio, di Margaritone d’Arezzo, Filippo Lippi, del Sodoma, passando per terracotte robbiane, bassorilievi, arredi del secolo XVI e materiali in ceramica.

La Sezione Archeologica, al piano terra, apre il percorso del museo e raccoglie corredi tombali etruschi e manufatti romani provenienti da scavi del territorio nelle vicinanze di Acquaviva di Montepulciano, tra gli oggetti di rilievo, spiccano un foculo (una sorta di braciere) e un candelabro in bronzo, elementi di prestigio che testimoniano il benessere e l’importanza della Val di Chiana come nodo viario dell’antichità.

Urna cineraria al Museo Civico di Montepulciano
Urna cineraria al Museo Civico di Montepulciano - Credit: Sailko
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Museo nazionale Etrusco di Chiusi

Concludiamo il viaggio a Chiusi, con il Museo Nazionale Etrusco e il Museo della Cattedrale e Labirinto di Porsenna, miniera inesauribile di scoperte di importanza internazionale. Il Museo Nazionale Etrusco, infatti, fondato nel 1871 e situato nel cuore della città, da oltre un secolo espone un numero incredibile di reperti, alcuni facenti parte di interi corredi dall’età del bronzo all’epoca longobarda, passando ovviamente per l’età d’oro di questa città, quella dominata dagli etruschi.

La visita al museo è organizzata secondo un percorso cronologico e tematico, pensato per accompagnare il visitatore attraverso secoli di storia. Tra i pezzi più affascinanti spiccano i canopi antropomorfi, tipici dell’area di Chiusi, accanto a questi, è possibile ammirare sculture in pietra, come le enigmatiche sfingi, simboli di protezione e potere.
Molto affascinanti da vedere sono le opere di oreficeria etrusca e le splendide urne in marmo e alabastro, che riportano sul coperchio il ritratto del defunto.

Il Museo della Cattedrale si articola in un percorso distribuito su tre piani, dove è possibile ammirare opere come i calchi di epigrafi, lucerne e frammenti provenienti dalle Catacombe di Santa Mustiola e Santa Caterina
Il labirinto di Porsenna è invece un insieme di tunnel che costituiscono la struttura dell’antico acquedotto costruito dagli etruschi sotto la città di Chiusi. Ancora oggi è possibile percorrere questi cunicoli partendo dal Museo della Cattedrale in Piazza Duomo per giungere fino alla grande cisterna etrusco-romana risalente al I secolo a.C.

La città sotterranea di Chiusi
La città sotterranea di Chiusi

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