Skip to content

Palazzo Vescovile a Fiesole

castle
Edifici storici

Costruito al tempo di Jacopo il Bavaro ospita la Cappella di San Jacopo

Costruito al tempo di Jacopo il Bavaro, coevo alla Cattedrale, il Palazzo Vescovile di Fiesole deve il suo aspetto attuale, che serba tracce di elementi più antichi, al secolo XVII. La scalinata con balaustra fu rimossa dal pulpito della Cattedrale in occasione dei restauri del secolo XIX.
Al suo interno si trova la Cappella di San Jacopo, l'antico oratorio del Palazzo Vescovile di Fiesole, nel quale è inglobato con accesso da Via San Francesco per un portale sormontato dalla stemma cinquecentesco del Vescovo Folchi (1500) e, all’interno, direttamente dalle stanze vescovili.

Costruito probabilmente da Jacopo il Bavaro (1027-1039) nell’ambito di un edificio più volte ampliato, trasformato ed adattato, l’Oratorio già esisteva più o meno in questa forma nel '300.
La Cappella ospita oggi una ricca collezione di oreficerie liturgiche che testimoniano la ricchezza e la vitalità storico-artistica del territorio compreso nella vasta Diocesi di Fiesole. Da tempo le preziose quanto indefinibili oreficerie sacre sparse nel territorio diocesano, che copre un'estensione assai vasta, ben oltre i confini del Comune, dalla Val di Sieve al Chianti, erano state necessariamente allontanate dalle loro sedi di origine, diventate insicure, spesso isolate, sguarnite se non del tutto abbandonate, e raccolte presso un deposito della Curia Vescovile per garantirne una più sicura conservazione.
 
La scelta dei pezzi e del percorso espositivo segue un criterio storico cronologico abbinato a quello tipologico: dal Medio Evo ad oggi si ha l'occasione di avere uno sguardo d'insieme sull'oreficeria liturgica, seguendone l'evoluzione storica e stilistica in rapporto alle trasformazioni del gusto. Dalla sobrietà degli oggetti tardo-gotici si passa alla monumentalità rinascimentale, alla linearità contro-riformistica all'esuberanza barocca e rococò, al neoclassicismo ottocentesco, all'eclettismo del Novecento. In poco spazio sono così documentate le fasi più rappresentative dell'arte orafa sacra a Firenze e dintorni.