La storia di Subbiano è strettamente legata a quella dell’Arno, la cittadina non a caso è la prima che si incontra sulla riva sinistra del fiume risalendo la valle del Casentino. A testimonianza del forte legame che lega il paese al fiume restano ancor oggi i diversi mulini ad acqua costruiti lungo le sponde del corso d’acqua.
Arrivando a Subbiano da sud è un piacere osservare la Torre Longobarda che accompagnata da tutto il Castello si affaccia sulle riva dell’Arno e vi si specchia insieme alla parte più antica del borgo, di cui vale la pena scoprire il vecchio mulino e le piazzette storiche.
Un modo per entrare in contatto con quelle che furono tradizioni e cultura di questo angolo di Casentino è certamente una visita al Museo della Casa Contadina, un itinerario che ricostruisce quelli che erano gli ambienti della vita domestica dei contadini di quest’angolo di Toscana. Interessante anche il Centro di documentazione della cultura archeologica, dato che nel territorio del comune si sono rinvenuti resti di insediamenti anche di 3000 anni fa. La zona più frequentata era allora l’Alpe di Catenaia, lungo i versanti della quale le antiche tribù vivevano di allevamento e agricoltura. La montagna – che vede nella notevole presenza d’acqua la sua caratteristica principale, elemento che ne rende particolarmente suggestiva la flora, spiccano da queste parti boschi di quercia, di castagno e faggete – è un luogo adatto sia per i turisti domenicali che per gliescursionisti più esperti, che trovano dai 1100 metri in poi sentieri più adatti alle loro capacità. Sono poi da non perdere gli antichi mulini ad acqua di Falciano, posti giusto sulle pendici del monte, o il non lontano Castello di Valenzano.
Un buon momento per visitare Subbiano è il mese di settembre, quando si celebra la tipica festa dell’uva: non una semplice sagra ma un’occasione per degustare il meglio dei prodotti locali entrando in contatto con le tradizioni più autentiche del borgo.

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