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Le olive appena raccolta, sul telo apposito

Olio Extra Vergine di Oliva: L’Oro Verde della Toscana

Come riconoscere, apprezzare e conservare un olio EVO di qualità

In Toscana l’olio extravergine di oliva non è solo un ingrediente: è cultura, tradizione, identità. Il profumo intenso e il gusto fruttato sono il risultato di una lunga storia che affonda le radici nel mondo etrusco, romano e medievale, fino a diventare, oggi, uno dei simboli più amati della cucina italiana. 

Ma come si fa a riconoscere un olio davvero buono? Quali sono i segnali da cogliere nella degustazione? Ecco qualche consiglio su come sceglierlo, conservarlo al meglio e apprezzarlo come si deve, per valorizzare ogni piatto con un tocco in più.

Indice
  • 1.
    Purezza e autenticità
  • 2.
    Come riconoscere un olio EVO di qualità
  • 3.
    Come degustare l’olio EVO
  • 4.
    Come scegliere e conservare l’olio EVO

Purezza e autenticità

Olive durante la raccolta con una persona che le prende in mano
Olive - Credit: Consorzio Olio extravergine di oliva del Chianti Classico DOP

L’olio extravergine di oliva (EVO) è il risultato della spremitura meccanica delle olive - senza l’ausilio di processi chimici - per garantire la purezza del prodotto. Per essere classificato come extravergine, l’olio deve soddisfare criteri rigorosi, tra cui l’assenza di difetti organolettici. 
In particolare, l’Olio Extravergine di Oliva si distingue per la qualità superiore e l’autenticità: questo olio è prodotto esclusivamente con olive coltivate e trasformate in Toscana, seguendo un disciplinare rigoroso che assicura il rispetto delle tradizioni locali e delle caratteristiche uniche del territorio. 

Come riconoscere un olio EVO di qualità

Immagine dell'olio appena spremuto, con il suo tipico colore verde
Olio appena spremuto

Un olio extravergine di oliva di qualità si riconosce prima ancora di assaggiarlo: il colore può variare dal verde intenso al giallo dorato, anche se ciò che conta davvero sono il profumo e il sapore. 
L’olio extra vergine di oliva toscano sprigiona all’olfatto note fruttate che ricordano la mandorla, il carciofo, l’erba appena tagliata e la frutta matura. 
In bocca si presenta armonico, con un giusto equilibrio tra amaro e piccante, due caratteristiche che segnalano la presenza di polifenoli, sostanze antiossidanti naturali. 

Come degustare l’olio EVO

La degustazione dell’olio extravergine di oliva è un processo sensoriale che coinvolge vista, olfatto e gusto. 
Si consiglia di versare una piccola quantità di olio in un bicchiere scuro, coprendolo con una mano per riscaldarlo leggermente. Dopo alcuni secondi si procede con l’analisi olfattiva: un olio di qualità presenta profumi freschi e vegetali. L’assaggio avviene prelevando un piccolo sorso e distribuendolo in bocca, facendo passare un filo d’aria tra i denti. 
Un buon olio EVO risulta armonico al palato, un amaro più o meno intenso e un leggero pizzicore in gola, segni distintivi di freschezza.

Come scegliere e conservare l’olio EVO

Per effettuare una scelta consapevole è fondamentale leggere attentamente l’etichetta. È preferibile optare per oli con indicazione di origine certificata, che garantisce tracciabilità, qualità e provenienza. In Toscana si producono quattro denominazioni d'origine protetta: Chianti Classico DOP, Terre di Siena DOP, Lucca DOP e Seggiano DOP, e un'indicazione geografica protetta, il Toscano IGP, che può essere prodotto sull'intero territorio regionale. 

È consigliabile evitare prodotti dal prezzo troppo basso, poiché un extravergine di qualità comporta costi di produzione elevati. 
Si suggerisce inoltre di verificare la data di raccolta, più indicativa della freschezza rispetto alla sola scadenza.

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