I più fortunati sono coloro che si trovano a passare da questa parte di Toscana in autunno, a fine settembre, quando la comunità festeggia il Bacco Artigiano , una grande festa che celebra l'artigianato ma soprattutto il vino e la tradizione vitivinicola del territorio: da Rufina parte, infatti, il Carro Matto , un mezzo agricolo trainato da buoi di razza chianina che raggiunge Firenze carico di ben 1500 fiaschi e sfila per le vie del centro. Il vino viene poi benedetto sul sagrato del Duomo e simbolicamente donato, come un tempo, alla comunità fiorentina.
Il Sabato Santo va in scena lo Scoppio del Carro, tradizionale evento che si tiene in Piazza Umberto I. Lo Scoppio del Carro di Rufina nasce nel 1937, quando alcuni cittadini idearono un rudimentale meccanismo chiamato Berta, capace di provocare forti scoppi con una barra di ferro e capsule di piombo. Dopo l'interruzione dovuta alla guerra, nel 1946 la cerimonia divenne ufficialmente lo Scoppio del Carro, con l’uso di un carro decorato trainato da buoi. L’accensione avveniva tramite una “colombina” che, percorrendo un filo, innescava i fuochi e tornava indietro, augurando un buon raccolto, se il tragitto era completo. Negli anni ’50 il carro assunse una forma più elaborata e piramidale, con decorazioni luminose, e l’orario fu spostato a mezzanotte; dalla metà degli anni ’60 si aggiunsero i fuochi d’artificio, dando forma alla versione moderna dell’evento.
Nella seconda metà di maggio, la comunità di Rufina, insieme a quella di Montebonello, celebra la festa del "Corso della Nave". L'evento prende il nome di un sentiero che arrivava fino ad un guado dove era presente una piccola chiatta che portava persone e mezzi di trasporto dall’altra parte del fiume Sieve, dove sorge l’attuale paese di Montebonello. Un weekend di festa caratterizzato da tradizione, rievocazioni storiche ma anche mercati e intrattenimento musicale.