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Photo © Sailko / WikiCommons
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Piazza della Santissima Annunziata

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Quartieri, strade e piazze

Scrigno di importanti gioielli rinascimentali nel cuore di Firenze

Piazza della Santissima Annunziata si trova nel centro storico di Firenze, a pochi passi dal Duomo, ed è un gioiello del Rinascimento sulla quale si affacciano splendidi edifici dell’epoca, a cominciare dalla Chiesa della Santissima Annunziata, chiamata così perchè conserva un dipinto raffigurante un'Annunciazione, un tempo oggetto di culto per i pellegrini.

Su un lato della piazza sorge lo Spedale degli Innocenti, opera neo-rinascimentale del Brunelleschi (1419) e primo orfanotrofio d'Europa. Le armoniose arcate su colonne slanciate, decorate da formelle in terracotta smaltate con putti modellati dalla bottega dei Della Robbia, creano un elegante portico.

Dalla parte opposta si ha la Confraternita dei Servi di Maria, edificio realizzato nel 1525 da Antonio Sangallo il Vecchio e Baccio d'Agnolo come imitazione del loggiato del Brunelleschi.

Al centro della piazza sono collocate la statua equestre del Granduca Ferdinando I, opera del Giambologna, e due fontane bronzee in stile barocco, realizzate da Pietro Tacca, che sottolineare la perfetta simmetria della piazza. Nella parte posteriore del piedistallo della sua statua Ferdinando fece porre un simbolo della propria "impresa": un'ape regina circondata da una miriade di api tutte rivolte verso di lei, a rappresentare lui al centro del Granducato e il popolo laborioso a costruire intorno a lui. Le api sono poste a circonferenze semicentriche e sfalsate ed è quindi estremamente difficile contarle senza confondersi, tanto che una leggenda cittadina tramanda l'impossibilità di farlo (sono in realtà 91!).

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Piazza_della_santissima_annunziata - Credit: Sailko / WikiCommons

Quella delle api è non è l'unica curiosità nella quale capita di imbattersi passeggiando per la piazza.
Sotto il portico dello Spedale degli Innocenti si trova una finestra inferriata, quello che resta dell’antica “ruota” dove un tempo le madri indigenti o in difficoltà abbandonavano i neonati. Al collo dei piccoli spesso venivano legati nastri colorati, medagliette, pezzi di stoffa o bottoni, che le suore poi custodivano gelosamente come segno di riconoscimento del bambino, nel caso la madre decidesse un giorno di riprenderlo con sé. Molti di questi oggetti sono oggi in mostra nel Museo degli Innocenti, che ripercorre la storia dell'Istituto e ne conserva il patrimonio artistico.

Un'altra stranezza si osserva al secondo piano dell'elegante Palazzo Budini Gattai, all'estremità sud della piazza: una finestra che rimane sempre aperta, perché, secondo la leggenda, da questa si affaccia il fantasma di una giovane sposa ancora in attesa del ritorno del marito dalla guerra.


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