Secondo la leggenda l’eremo di Montecasale risalirebbe al 1192, quando i camaldolesi avrebbero edificato un piccolo convento con tanto di ospedale e ospizio per i pellegrini, lungo il percorso della strada che passava per l’Alpe della Luna e scendeva sul versante marchigiano.
L’eremo, ceduto a San Francesco nel 1213, è un luogo di primaria importanza per la spiritualità e la tradizione francescana. I frati dell’ordine vi rimangono fino al 1268, quando vengono rimpiazzati da un manipolo di eremiti che seguono la regola di sant’Agostino. Tra XIII e XIV secolo nel convento si sviluppa un culto mariano attorno all’immagine della Madonna col Bambino.
Agli inizi del XVI secolo vi si insediano i frati minori cappuccini, che ricevono l’eremo nel 1537 da papa Paolo III e che ancora oggi vi risiedono.
Il complesso conserva il primitivo impianto dei più antichi conventi francescani, caratterizzato dall’accostamento, intorno a un chiostro centrale dai grossi pilastri in pietra architravati, di piccoli edifici legati alle funzioni monastiche. È un notevole esempio di architettura povera, fatta di materiali locali, ispirata alla semplice vita dei religiosi.
Info: ilsentierodifrancesco.it