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Teatro romano di Volterra
Photo © Spiterman
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Teatro Romano e Acropoli Etrusca di Volterra

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Siti archeologici

Un viaggio tra le meraviglie della storia antica di Velathri

Il Teatro Romano di Volterra sorge nell’area archeologica di Vallebuona, nei pressi delle mura medievali. La sua costruzione fu finanziata dalla famiglia dei Caecina, come testimoniato dall’epigrafe conservata presso il Museo Etrusco Guarnacci.

Gli scavi effettuati a partire dal 1950 su iniziativa di Enrico Fiumi hanno permesso di datare la costruzione del teatro intorno alla fine del I secolo a.C., e hanno riportato alla luce una parte delle scalinate originali realizzate sfruttando il pendio naturale, in uno stile simile a quello dei teatri greci. Ad oggi è possibile osservare 19 file di sedili dei settori centrali ed inferiori; per le sue dimensioni, l’intero teatro doveva contenere circa 3500 spettatori.

L’orchestra, di forma semicircolare, era in origine rivestita di marmi; della scena si è invece conservato il Pulpitum e parte della frons scenae, di cui si vede la struttura a due piani colonnati. Alcune tracce testimoniano la presenza originaria di un velarium, un telo sorretto da corde volto a ricoprire il teatro.

Il Teatro Romano di Volterra fu abbandonato sul finire del III secolo d.C., e nell’area della scena fu inserito un impianto termale.

Teatro Romano di Volterra
Teatro Romano di Volterra - Credit: Alessandro Farese

Il perimetro del teatro è compreso all’interno di una più vasta area archeologica che presenta un’articolata sovrapposizione di strutture di età etrusca, romana e medievale. Nel punto più alto si trova l’Acropoli Etrusca di Piano di Castello, dove sono stati rinvenuti i resti di un complesso di templi, probabilmente frequentato in maniera continuativa dal VII secolo a.C. al III secolo d.C.; oggi sono visibili solamente due strutture risalenti all’età ellenistica, di cui una a pianta rettangolare e l’altra che comprendeva il podio e il colonnato.

Accanto all’acropoli, l’area archeologica conserva un sistema di cisterne realizzate intorno al I secolo d.C., utilizzate per il deposito dell’acqua. La maggiore di queste è la Cisterna Romana, chiamata “piscina”, che fungeva da deposito per l’acqua piovana e per il rifornimento idrico dei quartieri cittadini.

Oggi l’area archeologica ospita eventi e manifestazioni, come il Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra.