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Cappella della Croce di Giorno a Volterra

church
Luoghi della fede

Decorata con colori brillanti, la Cappella della Croce di Giorno è una delle gemme di Volterra, un tempo sede della Deposizione del Rosso Fiorentino

La Cappella della Croce di Giorno è un piccolo luogo di culto di origini medievali. La sua posizione ai margini del centro storico di Volterra testimonia il suo legame originario con l’ordine mendicante dei francescani: la cappella sorge infatti adiacente alla Chiesa di San Francesco, a cui è collegata da una porta interna, sebbene disponga di un proprio ingresso sulla piazza antistante. La sua costruzione si lega al culto della Compagnia della Croce.

La cappella si presenta interamente affrescata, decorata con colori vividi e brillanti. L’impianto della struttura è costituito da due campate quadrangolari divise da altrettanti pilastri su cui è possibile osservare San Giovanni Battista e San Francesco stigmatizzato. La sezione della campata di fondo, dove è posto l’altare, termina in una geometria poligonale, che interrompe la linearità della sala. Il soffitto è scandito da volte a sesto acuto costolonate, anch’esse affrescate: nella volta della prima campata si possono riconoscere gli Evangelisti.

Dettaglio degli affreschi, la Natività
Dettaglio degli affreschi, la Natività - Credit: Sailko

Ad eccezione di questi ultimi, le decorazioni degli interni sono opera di Cenni di Francesco di ser Cenni, realizzate a partire dai primi anni del Quattrocento su commissione dei conti Guidi, i cui discendenti acquisirono la proprietà dell’intera cappella nel Settecento. 
Il ciclo di affreschi di Cenni di Francesco racconta la Leggenda della Santa Croce e storie tratte dalla vita di Cristo: alla base dell’ispirazione si identificano la Legenda Aurea (un’importante raccolta medievale di biografie agiografiche in latino) e il ciclo di affreschi di Agnolo Gaddi che abbellisce parte della Basilica di Santa Croce a Firenze.
I due cicli di pitture, quello di Gaddi e quello di Cenni di Francesco, saranno alla base dell’iconografia realizzata da Piero della Francesca nella sua opera Storie della Vera Croce, ammirabile nella Basilica di San Francesco ad Arezzo.

La parete sovrastante l’altare oggi espone una Crocifissione di Vincenzo Tamagni, ma fino alla fine del Settecento ha ospitato la Deposizione della croce del Rosso Fiorentino, un’opera cinquecentesca di grande rilievo artistico, oggi esposta presso la Pinacoteca di Volterra.