La Chiesa di Orsanmichele si trova proprio nel centro di Firenze, tra Piazza della Signoria e il Duomo e ha una storia molto particolare: nacque nel Duecento come loggia per il mercato del grano, costruita proprio sopra l'antico piccolo oratorio di San Michele in Orto, e in seguito tornò a essere un luogo di culto, grazie alla generosità delle Arti, le corporazioni fiorentine, che tra il XIV e il XVI secolo adornarono la chiesa di sculture e pitture di altissimo livello. Oggi ospita anche un museo dove si possono ammirare le opere scultoree che sono state trasferite dalle facciate esterne all'interno per motivi di conservazione.
All’interno del suggestivo ambiente gotico al piano terra si trovaun altare con il gruppo marmoreo di "Sant'Anna, la Madonna e il Bambino" di Francesco da Sangallo (1526 circa). Accanto si trova il tabernacolo costruito da Andrea Orcagna tra il 1349 e il 1359 per ospitare la Vergine col Bambino e gli Angeli, dipinto di Bernardo Daddi del 1347, opera che sostituiva un'immagine miracolosa, la Madonna di Orsanmichele (di Ugolino di Nerio) probabilmente andata perduta nell'incendio del 1304.
Molti affreschi della fine del XIV secolo adornano le colonne e le volte sono completamente affrescate con personaggi dell’Antico e Nuovo Testamento.
Salendo al primo piano - passando per il palazzo dell'arte della lana - si trovano le grandi statue un tempo conservate nelle nicchie esterne e tutte restaurate, tra cui alcuni capolavori del Rinascimento, commissionati dalle diverse Arti fiorentine, come il San Marco di Donatello, l’Incredulità di San Tommaso del Verrocchio, assieme al San Giovanni Battista del Ghiberti, al Sant’Eligio e al San Filippo di Nanni di Banco.
Senza dimenticare il San Jacopo, il San Pietro e la Madonna della rosa rispettivamente attribuite a Niccolò di Pietro Lamberti, Bernardo Ciuffagni e Pietro di Giovanni Tedesco.
Al secondo e ultimo piano si accede con una scala a chiocciola. Qui il museo mette in mostra anche le quaranta piccole sculture in pietra raffiguranti santi e profeti che in origine erano collocate sulla sommità delle colonnine che, sempre all’esterno, scandiscono le trifore e i due portali.
Attraverso le ampie vetrate si può osservare un incredibile panorama di Firenze.