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Itinerari
I borghi del gusto del territorio pistoiese

Tre giorni tra sapori autentici e piccoli borghi

Dalla pianura fino ai boschi dell’Appennino, il territorio pistoiese custodisce una tradizione gastronomica ricca e genuina. 
Funghi, mirtilli, formaggi d’alpeggio, pasta fatta a mano e dolci tradizionali raccontano una cucina legata ai ritmi della natura e alle stagioni. 
Nei borghi di montagna, come nei piccoli centri di campagna, ogni ricetta nasce da saperi antichi e da prodotti locali, spesso raccolti o lavorati a pochi passi da casa. 
Questo itinerario è un invito a scoprire il gusto autentico di questo territorio, tra tavole imbandite, cucine profumate e tradizioni che resistono nel tempo.

1.

Adagiata tra le dolci colline del Montalbano, Quarrata è una terra che intreccia natura, storia, artigianato e sapori. Qui i Medici nel 1583 acquistarono Villa La Magia - oggi patrimonio Unesco - la cui ristrutturazione venne affidata all’architetto di corte Bernardo Buontalenti, che vi inserì un lago artificiale destinato alla pesca e alla caccia di anatre selvatiche, oggi sparito. La Magia fu utilizzata anche come punto di appoggio per le battute di caccia nel vicino Barco Reale Mediceo.
Ma Quarrata è anche sinonimo di gusto, con una cucina che guarda alla tradizione contadina e valorizza ingredienti semplici e genuini. Olio, vino, cioccolato e piatti tipici come la pappa col pomodoro e la farinata di cavolo nero raccontano un sapere gastronomico fatto di stagioni e territorialità.

Adagiata tra le dolci colline del Montalbano, Quarrata è una terra che intreccia natura, storia, artigianato e sapori. Qui i Medici nel 1583 acquistarono Villa La Magia - oggi patrimonio Unesco - la cui ristrutturazione venne affidata all’architetto di corte Bernardo Buontalenti, che vi inserì un lago artificiale destinato alla pesca e alla caccia di anatre selvatiche, oggi sparito. La Magia fu utilizzata anche come punto di appoggio per le battute di caccia nel vicino Barco Reale Mediceo.
Ma Quarrata è anche sinonimo di gusto, con una cucina che guarda alla tradizione contadina e valorizza ingredienti semplici e genuini. Olio, vino, cioccolato e piatti tipici come la pappa col pomodoro e la farinata di cavolo nero raccontano un sapere gastronomico fatto di stagioni e territorialità.

2.

Serravalle Pistoiese, borgo medievale arroccato tra due torri che dominano la pianura sottostante, offre un’atmosfera molto suggestiva. 
Nei pressi del borgo, il massiccio collinare del Montalbano si stacca dall’Appennino Tosco-emiliano, segnando il confine tra la pianura pistoiese-fiorentina e quella della Valdinievole: è qui che si snoda la Strada del Vino e dell’Olio, tra vigne, oliveti e sapori tradizionali.

Serravalle Pistoiese, borgo medievale arroccato tra due torri che dominano la pianura sottostante, offre un’atmosfera molto suggestiva. 
Nei pressi del borgo, il massiccio collinare del Montalbano si stacca dall’Appennino Tosco-emiliano, segnando il confine tra la pianura pistoiese-fiorentina e quella della Valdinievole: è qui che si snoda la Strada del Vino e dell’Olio, tra vigne, oliveti e sapori tradizionali.

3.

Marliana è immersa in un paesaggio di colline dolci e boschi fitti, dove i castagneti si alternano a vigneti e oliveti soleggiati. È una terra generosa, che affonda le sue radici in una cultura contadina capace di valorizzare ciò che il bosco offre come castagne e funghi. Marliana invita a scoprire una cucina semplice ma raffinata, fatta di ricette tramandate nel tempo e di sapori autentici, in perfetta sintonia con il ritmo lento e silenzioso della montagna.

Marliana è immersa in un paesaggio di colline dolci e boschi fitti, dove i castagneti si alternano a vigneti e oliveti soleggiati. È una terra generosa, che affonda le sue radici in una cultura contadina capace di valorizzare ciò che il bosco offre come castagne e funghi. Marliana invita a scoprire una cucina semplice ma raffinata, fatta di ricette tramandate nel tempo e di sapori autentici, in perfetta sintonia con il ritmo lento e silenzioso della montagna.

4.

Proseguendo nel borgo di San Marcello Piteglio, il gusto si intreccia con le stagioni e con la semplicità della montagna. 
La cucina locale riflette l’anima del territorio, con piatti a base di funghi e castagne, veri protagonisti dell’autunno. I dolci preparati con la farina di castagne raccontano una tradizione antica, fatta di raccolta nei castagneti e ricette tramandate. Non mancano salumi e formaggi tipici come il pecorino a latte crudo, espressione della cultura contadina e del legame con la natura circostante.

Proseguendo nel borgo di San Marcello Piteglio, il gusto si intreccia con le stagioni e con la semplicità della montagna. 
La cucina locale riflette l’anima del territorio, con piatti a base di funghi e castagne, veri protagonisti dell’autunno. I dolci preparati con la farina di castagne raccontano una tradizione antica, fatta di raccolta nei castagneti e ricette tramandate. Non mancano salumi e formaggi tipici come il pecorino a latte crudo, espressione della cultura contadina e del legame con la natura circostante.

5.

Circondato da fitte foreste di conifere, Abetone Cutigliano è il cuore verde della Montagna Pistoiese, meta ideale per chi cerca aria pura, escursioni e sapori autentici. D’inverno è il regno dello sci, ma durante tutto l’anno offre sentieri segnati, boschi da esplorare e piccoli borghi immersi nella quiete. 
Qui la natura entra anche in cucina: i frutti spontanei del sottobosco-  mirtilli, more, lamponi e fragole - diventano confetture e poi dolci casalinghi, mentre il latte degli ovini allevati in zona dà vita a un pecorino a latte crudo dal gusto intenso. Da non perdere il tortello di Melo, pasta ripiena con ricotta, formaggio e bietole, e i piatti a base di farina di castagne come i necci con la ricotta o le zuppe calde a base di funghi.

Circondato da fitte foreste di conifere, Abetone Cutigliano è il cuore verde della Montagna Pistoiese, meta ideale per chi cerca aria pura, escursioni e sapori autentici. D’inverno è il regno dello sci, ma durante tutto l’anno offre sentieri segnati, boschi da esplorare e piccoli borghi immersi nella quiete. 
Qui la natura entra anche in cucina: i frutti spontanei del sottobosco-  mirtilli, more, lamponi e fragole - diventano confetture e poi dolci casalinghi, mentre il latte degli ovini allevati in zona dà vita a un pecorino a latte crudo dal gusto intenso. Da non perdere il tortello di Melo, pasta ripiena con ricotta, formaggio e bietole, e i piatti a base di farina di castagne come i necci con la ricotta o le zuppe calde a base di funghi.

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