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Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

nature
Elementi naturalistici

Sette splendide isole, perle della biodiversità, circondate da un mare cristallino

Secondo una leggenda, le sette isole che compongono l’Arcipelago Toscano erano le gemme della collana di Venere cadute nel Tirreno: oggi sono un autentico paradiso naturale, tutelato grazie all'istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che abbraccia un tratto di mare di oltre 600 chilometri quadrati compreso tra Livorno e il promontorio dell’Argentario.

L'Arcipelago è bagnato da quattro mari: il Mar Ligure, il Canale di Piombino, il Mar Tirreno e il Canale di Corsica. 

Oltre alle isole principali vi sono isole minori, secche, scogli e isolotti.

La spiaggia del Felciaio all'Isola d'Elba
La spiaggia del Felciaio all'Isola d'Elba

L’isola più estesa è l'Elba, un autentico paradiso mineralogico: 150 varietà di cristalli presenti sul suo territorio sono custoditi nei musei di scienze naturali di mezzo mondo. Essenzialmente a forma di triangolo, dominata dagli oltre 1000 metri del Monte Capanne, l’isola è ricca di golfi, insenature e di sentieri da esplorare a piedi.
Si consiglia di visitare il Santuario delle farfalle sul Monte Perone, sulla strada tra Sant’Ilario e San Piero in Campo. Qui si possono ammirare cinquanta specie di farfalle tra cui alcune rarissime, tra cui la farfalla di San Piero (Zerynthia cassandra linnea Bryk, 1932), endemica solo di quest'area.

La seconda per grandezza è l'Isola del Giglio, celebre per le sue acque limpide dove tra rigogliose praterie di posidonia e pareti verticali coperte di spugne azzurre e gorgonie rosse si può avvistare anche il cavalluccio marino. Per questo motivo il mare del Giglio è un paradiso per i sub.

Pianosa dall’Unità d’Italia fino al 1998 è stata la sede di un carcere di massima sicurezza, motivo per cui è rimasta sostanzialmente incontaminata: oggi è aperta alle visite guidate a numero chiuso, con escursioni di trekking e snorkeling per scoprire i tesori dell’isola.

Torre del Porto sull'Isola di Capraia
Torre del Porto sull'Isola di Capraia - Credit: Michela Simoncini

Capraia è la terza isola più grande e l’unica di di origine vulcanica dell'Arcipelago, nata nove milioni di anni fa da un vulcano sottomarino. Floristicamente l’isola è un vero e proprio laboratorio naturale, con oltre 650 specie vegetali tra cui la centaurea di Capraia, un tipo di fiordaliso, mentre i fondali sono molto amati dagli appassionati di snorkeling e diving: tra praterie di posidonia, margherite di mare e spugne si possono osservare le grandi cernie e le ricciole. Nel mare di Capraia è stata istituita anche un'area marina protetta a tutela e salvaguardia dell'habitat naturale.

Giannutri emerge dal mare come una mezzaluna di calcare: 11 chilometri di costa rocciosa e fondali ricchissimi di biodiversità, dove nuotano delfini e balenottere. Oltre alle bellezze naturalistiche vi è un importante sito archeologico: la Villa Romana dei Domizi Enobarbi. Sull'isola ci si muove a piedi in quanto non esistono strade asfaltate. 

Gorgona è l’isola più piccola dell’Arciplego e sede di una colonia penale agricola, per questo è gestita totalmente dall'amministrazione penitenziaria, che autorizza le escursioni nel rispetto del limite di pochi visitatori e in determinati giorni, in accordo con l'Ente Parco. Sono possibili solo visite in piccoli gruppi con l’accompagnamento di guide ambientali escursionistiche.

L'isola di Montecristo
L'isola di Montecristo

Montecristo è un vero paradiso naturale, dove, grazie alla normativa di protezione per un miglio intorno all’isola, la vita marina è particolarmente vivace e intatta, tanto che spesso si avvistano balene e altri cetacei, tra cui il raro zifio. Per tutelare questa oasi le visite guidate sono consentite solo al di sotto di un limite numerico. Non è consentita la balneazione nè si possono portare animali da compagnia. Visto l’alto numero delle richieste è possibile attendere a lungo prima di essere ammessi nella più misteriosa isola dell’Arcipelago.