Skip to content

Palio Marinaro dell'Argentario

Folklore

Una tradizione che fa rivivere il forte legame del territorio con il mare

Ogni anno a Ferragosto Porto Santo Stefano rievoca il suo forte legame alla tradizione marinara con il Palio dell’Argentario, una suggestiva gara remiera tra i quattro rioni del paese: Croce, Fortezza, Pilarella e Valle.

All’origine di questa tradizione c’è una leggenda che narra della fuga di un “tartarone”, tipica imbarcazione da pesca di Porto Santo Stefano, dalla mira dei pirati che in epoche lontane si aggiravano lungo le coste tirreniche.

Le prime testimonianze di competizioni tra equipaggi risalgono al Settecento, quando Sebastiano Lambardi, nelle sue “Memorie del Monte Argentario” racconta di “corse di barche” organizzate in occasione della visita del Re spagnolo Filippo V. In epoca più recente, nel 1937 il Comune di Monte Argentario ne prende in carico l’organizzazione, dettando le regole ufficiali del Palio marinaro.

I singoli equipaggi sono composti da un timoniere e quattro vogatori, che devono percorrere dieci volte la distanza di quattrocento metri compresa tra due boe (chiamati gavitelli) per un totale di quattromila metri, effettuando cinque virate al largo e quattro a terra. La gara remiera, che si tiene nell’arena naturale di mare davanti a Piazza dei Rioni, si svolge con quattro battelli (detti “guzzi”, nel vernacolo santostefanese) ognuno dei quali ha il nome di un vento: Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco.

I festeggiamenti iniziano già la settimana precedente il Palio, con le cene delle contrade e il corteo storico. Il 13 agosto è il giorno in cui avviene la misurazione dei remi e dei timoni, vengono riconsegnate le imbarcazioni e presentati gli equipaggi che gareggeranno per la regata.

La vigilia del Palio è animata dalla benedizione degli equipaggi e dalla processione in onore di Santa Maria Assunta. Il 15 agosto, dopo la sfilata dei Rioni, si entra nel clou della manifestazione, con disputa della regata del Palio marinaro dell’Argentario.

Palio Marinaro Argentario
Segui sui social