Gli storici della cucina pratese si spremono le meningi da secoli per trovare le origini di questa indigena pietanza. Anche se i sedani ripieni alla pratese sono buoni anche senza storia.
Il sedano è un ortaggio che richiede molta cura per crescere bene. Dalla terra di semina deve essere trapiantato nella porca dove, a suo tempo, sarà rincalzato fino a metà dei gambi perché le costole crescano tenere e bianche. Richiede anche un'annaffiatura costante che deve arrivare alle barbe dal solco che separa le file delle piante. Cure, appunto, di esperti ortolani che a Prato, fin dal Medioevo, operavano nei numerosi orti della città i quali avevano a disposizione le generose acque del Bisenzio che gli arrivavano a mezzo delle gore.
Quindi disponendo di così preziosa verdura è facile immaginare che i cuochi pratesi abbiano trovato il modo di cucinare nella maniera più gustosa, cioè riempiendo le costole di delicati ripieni.
Questo piatto si abbina perfettamente con il vino rosso di Carmignano.