Passo del Lagastrello: divertimento per scalatori
Scrive Davide Tondani, su Il Corriere Apuano: "Il 1990 la corsa Rosa, il giro d'Italia, transita sul Passo del Lagastrello. È il Giro di Bugno in maglia rosa dall’inizio alla fine e la tappa, da La Spezia a Langhirano, in una giornata fredda e piovosa, verrà vinta per la prima volta da un professionista sovietico, Pulnikov. Ma la vetta appenninica è teatro di un episodio che segnerà gli anni successivi: la maglia rosa viene attaccata in discesa, mentre indossa la mantellina, da un suo rivale nelle categorie giovanili, Claudio Chiappucci, varesino figlio di genitori lunigianesi. La supposta assenza di fair-play e la polemica che ne scaturisce daranno corpo all’ultima grande rivalità del ciclismo italiano."
Ecco che il Passo del Lagastrello è, a ragion veduta, luogo perfetto di sfide per ciclisti amatori e professionisti.
L'itinerario che proponiamo è il più scenografico, quello dal versante della Lunigiana, con passaggio da Licciana Nardi in andata e ritorno passando da Comano.
Si parte e si rientra a Licciana Nardi, il principale centro abitato della Valle del Taverone. La strada su fondo asfaltato di ottima qualità è una lunga e impegnativa salita sino ai 1200 metri di quota del Passo e del suo lago artificiale utilizzato a scopo idroelettrico. Si sale tra boschi di castagni e facci, borghi rurali, ponti, gallerie, tornanti panoramici e i resti dell'antica Abbazia di Linari: un viaggio entusiasmante nella natura e cultura di questa terra di confine.
La discesa avviene dalla convalle di Comano e nuovamente si torna a Licciana Nardi.