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Itinerari bike

Itinerario nelle Crete Senesi, la terra senza dolcezza d’alberi

Calanchi, colline e biancane ci attendono lungo questo itinerario in bici

Il poeta Mario Luzi scriveva: “La terra senza dolcezza d’alberi, la terra arida che rompe sotto Siena il suo mareggiare morto”. Calanchi, colline e biancane ci attendono lungo questo itinerario, che dalla Città del Palio ci condurrà tra le Crete Senesi.

Partiamo da Porta Pispini, iniziando a pedalare verso la località Due Ponti. Qui, all’altezza della grande rotonda, inizia un tratto di ciclabile che percorreremo per circa un chilometro sino alla località Fango Nero. Facendo attenzione all’attraversamento, continuiamo sulla Strada del Ruffolo fino ad Arbia, dove iniziano le Crete.

Il nostro tracciato è assimilabile, sulla mappa, a un grande triangolo e tutta la prima parte (il primo lato) si svolge sulla Strada Lauretana, in direzione di Asciano, su una striscia di asfalto che taglia un territorio mosso e che, dopo un paio di chilometri da Arbia, inizia a salire con decisione sino al primo vertice del triangolo, in località Podere Casanuova.

In questo punto lasciamo la Lauretana e svoltiamo a destra, per iniziare il secondo lato, seguendo le indicazioni per Monteroni d’Arbia. Per chi volesse immergersi ancora più intensamente nel fascino delle Crete, è possibile la deviazione verso il “Sito Transitorio; questo tratto, che si svolge tutto su strade bianche, è consigliato per bici dai rapporti agili. La deviazione inizia nel punto in cui comincia la salita sulla via Lauretana; anziché proseguire sull'asfalto si svolta a sinistra su Strada di Leonina, imboccando un lungo viale di cipressi che marca con evidenza il territorio. Dopo circa 2,4 km si giunge al Sito Transitorio, un’installazione formata da una duplice scultura (una seduta e un’ampia finestra in pietra) realizzata nel 1993 dall’artista francese Jean Paul Philippe, il tutto immerso in un paesaggio che vi rapirà per la sua bellezza.

A chi compie questa deviazione consigliamo poi di proseguire lungo la strada bianca sino a raggiungere il piccolo borgo di Mucigliani e da lì, prendendo a destra, ricongiungersi al nostro tracciato.

Riprendiamo ora la descrizione dal punto precedente, in cui lasciamo la via Lauretana in direzione San Martino in Grania e Monteroni d’Arbia, prendendo uno sterrato che rientra nella classica del ciclismo gravel, “Strade Bianche.

Prestando attenzione nei tratti più ripidi, iniziamo a scendere decisi verso la pianura alluvionale dell’Arbia, non senza qualche strappo in salita da affrontare con impegno, sfiorando sulla sinistra i ruderi dell’antica pieve di San Martino in Grania.

Sul fondovalle ci aspetta Monteroni d’Arbia, dove potremo fare una sosta ristoratrice e visitare il famoso mulino fortificato del XIV secolo. Poco prima del borgo, i nostri occhi noteranno il Castello di San Fabiano. Per chiudere il secondo lato del nostro triangolo prendiamo la Provinciale di Grotti che ci porterà sino al borgo di Radi, lungo una strada asfaltata con alcuni tratti in discreta pendenza.

A Radi svoltiamo a destra per imboccare il nostro terzo ed ultimo lato, lungo una strada sterrata che per alcuni chilometri (circa sette) ci cullerà tra dolci discese e leggere salite, sempre offrendoci bellissime vedute della città di Siena, di fronte a noi.

Le ultime raccomandazioni riguardano l’ultimo tratto di sterrato, più impegnativo, e i chilometri finali, inevitabili, per rientrare in città lungo la trafficata Cassia.

Itinerario a cura di stradedisiena.it

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