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Montieri
Photo © Carlo Cialli
Photo © Carlo Cialli

5 luoghi da scoprire a Montieri

Architettura, archeologia, spiritualità e non solo: ecco cosa fare in un giorno a Montieri

Montieri è un piccolo borgo della Maremma Nord che racchiude storia, bellezze naturali e tradizione.
Situato nel cuore delle colline metallifere, il paese conserva il tipico aspetto medievale grazie agli stretti vicoli lastricati e alle costruzioni in pietra.
L'importanza storica del borgo si riflette nell’architettura dei palazzi storici, nella maestosità della fortezza e nella bellezza dei luoghi di culto, fra i quali spiccano i resti di una chiesa davvero unica!

Indice
  • 1.
    Palazzo Papi Mattii
  • 2.
    Castello di Fosini
  • 3.
    Le Roste
  • 4.
    Chiesa di San Giacomo Apostolo
  • 5.
    Canonica di San Niccolò
1.

Palazzo Papi Mattii

Palazzo Papi Mattii
Palazzo Papi Mattii

Noto anche come Palazzo dei Marchesi, è un maestoso edificiocaratterizzato da un imponente loggiato: ospita le Fonti di Sopra, risalenti al 1233 e alimentate dalle acque del Poggio di Montieri - una cima che arriva oltre i 1000 metri.
Una lapide sulla facciata attesta la costruzione delle fonti, mentre lo stemma marmoreo del leone rampante, rappresenta la conquista del borgo da parte di Siena.
Costruito sopra le fonti nel 1621, quando Vincenzo Salviati ottenne il marchesato da Cosimo II, il palazzo fu restaurato in stile neorinascimentale nei primi del Novecento, con la sostituzione delle pietre originali con mattoni. L’intervento coincise con la costruzione del Palazzo Comunale adiacente, progettato da Lorenzo Porciatti.

1.

Castello di Fosini

Castello di Fosini
Castello di Fosini

Costruito nel X secolo su una rupe a picco sul torrente Pavone, è un'antica fortezza che in origine era di proprietà dei vescovi di Volterra; il castello passò successivamente ai Pannocchieschi, al Comune di Siena e alla contea di Elici.
Infine la dinastia dei Baroni Sergardi di Siena ne fu proprietaria fino agli inizi del XX secolo.

Attualmente il castello comprende diverse parti non originali, a causa di varie manutenzioni nel corso dei secoli; tuttavia le mura settentrionali ed orientali del borgo conservano i caratteri iniziali.
Il castello include anche la chiesa di San Niccolò, restaurata nel XVII secolo.
La rocca è dominata dal suggestivo promontorio delle Cornate di Gerfalco, caratterizzate da rupi calcaree a strapiombo che rendono il posto ancora più scenografico.

1.

Le Roste

Le Roste
Le Roste

Seguendo il primo tratto del fiume Merse si arriva in un affascinante geosito in cui si possono ammirare i calanchi rossi del Merse: le Roste è un sito molto suggestivo soprattutto per le famose montagne di terra rossa, residui del metodo adoperato alla fine dell’Ottocento nella produzione del rame.
Questi calanchi non solo rappresentano un fenomeno geologico affascinante, ma anche una testimonianza storica delle attività minerarie passate e del loro impatto sull'ambiente circostante.

1.

Chiesa di San Giacomo Apostolo

Chiesa di San Giacomo Apostolo
Chiesa di San Giacomo Apostolo

La Chiesa di San Giacomo Apostolo, eretta nel XIII secolo, si distingue per la sua architettura tardo romanica, caratterizzata da un'ampia navata e una parete terminale con piccola abside semicircolare.
Esternamente la struttura è arricchita da tre monofore romaniche e da un portale con arco a tutto sesto.
All'interno, tre arcate trasversali, probabilmente del Seicento, scandiscono lo spazio.
Accanto alla chiesa, un piccolo ambiente connesso tramite un cunicolo, fu la dimora del beato Giacomo Papocchi, risalente al Duecento.
Sull’altare un dipinto del 1618 raffigura Cristo che comunica con il beato nella sua cella penitenziale.

1.

Canonica di San Niccolò

Canonica di San Niccolò
Canonica di San Niccolò

La Canonica di San Niccolò è un sito archeologico in cui è possibile ammirare i resti di una chiesa unica per la singolare pianta a forma di fiore con sei petali.
L’intero complesso era legato alla fervente attività estrattiva e metallurgica che caratterizza tutto il territorio circostante. Montieri, infatti, rappresentava uno dei centri di ricerca mineraria, legata all’estrazione di argento e rame, più importanti della Toscana.
Il sito è tuttora sotto indagine storico-archeologica e vi si può accedere esclusivamente con visite guidate, rivolgendosi all’Ufficio turistico di Montieri.

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