A pochi chilometri da Grosseto meritano una sosta la cittadina di Montieri e la sua più grande frazione Boccheggiano. Degne di nota sono le antiche fonti che si trovano sul territorio, importanti non solo per la risorsa importantissima che donano ma anche per l'importanza storica e artistica che offrono: fontane di pietra, acquedotti e l'occasione di visitare anche altri monumenti importanti come palazzi e castelli. Un percorso interessante per visitare questi luoghi magici.
Le Fonti di Sopra, che ricevevano le acque dal Poggio di Montieri, risalgono alla prima metà del XIII secolo (1233), come attesta una lapide posta sul fronte. Al di sopra della lapide è uno stemma marmoreo rappresentante un leone rampante, quello che Siena dette al Castello dopo averne preso possesso. L'austero edificio presenta nell'ordine superiore il Palazzo dei Marchesi ora Papi Mattii, amministratori dei duchi Salviati, risalente al XVII secolo. Un intervento dell'inizio di questo secolo ha caratterizzato con mattoni la facciata, originariamente in pietre squadrate.
Costituivano con le Fonti di sopra un sistema idrico integrato. Fino alla metà del Novecento era presente un abbeveratoio per animali, poi eliminato, al cui posto sono stati collocati 2 piccoli bacini di pietra. Sono costituite da uno spazio quadrangolare collegato alla via da due archi a sesto acuto. All'esterno, nel XIX secolo, è stata posta una lapide commemorativa dedicata a Giuseppe Garibaldi.
Segnaliamo anche la fonte Verdi di Boccheggiano. La fonte, che si trova a sud del Paese, è raggiungibile seguendo il percorso trekking n. 42 della Comunità Montana ed è tuttora ben conservata. Degno di nota l'antico lavatoio da cui è possibile attingere acqua potabile.
Lungo la strada per raggiungere fonte Verdi, all'altezza dell'agriturismo san Michele, girando a destra arriviamo alla Fonte di Reticaggio caratterizzata dall'acqua che fuoriesce direttamente dalla roccia.
A Nord del paese di Boccheggiano si trova la Fonte Antica che in passato serviva a rifornire di acqua l'intera comunità. Trattasi di una fonte molto antica, oggi nascosta nella vegetazione, che racconta di una storia millenaria.
Merita di essere vista anche l'antica Cisterna del castello di Boccheggiano, oggi adibita ad acquedotto comunale, restaurata nel 1931.