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Veduta di Montevarchi dall'alto
Photo © Brunero Cicogni
Photo © Brunero Cicogni

Alla scoperta di Montevarchi

Dalla Preistoria al giorno d’oggi passando per il Medioevo

Situata nel cuore del Valdarno aretino, tra Firenze, Arezzo e Siena. Montevarchi è una città che racchiude secoli di storia. Dal bacino preistorico che un tempo occupava la valle, ai fasti medievali e rinascimentali, fino alla sua vivace identità culturale odierna, Montevarchi è un luogo dove passato e presente si incontrano in un equilibrio affascinante.

Indice
  • 1.
    Montevarchi nella preistoria: una valle di fossili
  • 2.
    Montevarchi nel Medioevo: castelli, mercati e pellegrini
  • 3.
    Rinascimento e Barocco: arte e devozione
  • 4.
    Montevarchi tra Ottocento e Novecento: cultura e architettura

Montevarchi nella preistoria: una valle di fossili

Museo Paleontologico - Montevarchi
Museo Paleontologico - Montevarchi - Credit: Archivio fotografico Valdarno Aretino
Il territorio di Montevarchi racconta una storia che inizia milioni di anni fa. Il Museo Paleontologico, conserva i resti degli animali che popolavano il Valdarno Superiore tre milioni di anni fa: elefanti, tigri dai denti a sciabola, ippopotami e cervi giganti.

Montevarchi nel Medioevo: castelli, mercati e pellegrini

L’XI secolo segna la nascita del primo nucleo cittadino: i Marchesi Bourbon del Monte Santa Maria costruirono un castello sul colle dei Cappuccini, a protezione di un ospedale per pellegrini. L’area ospitava già dal VII secolo il Monastero di Sant’Angelo, oggi sostituito dalla Chiesa di Santa Croce e dalla Ginestra Fabbrica della Conoscenza, spazio culturale moderno. Nel XII secolo Montevarchi entrò nei domini dei Conti Guidi, che favorirono la nascita di un mercatale. Ma fu nel 1254, con il passaggio sotto Firenze, che la città conobbe una crescita decisiva: diventò avamposto strategico e snodo commerciale del Valdarno, sviluppando traffici di cereali, lino e canapa.

Rinascimento e Barocco: arte e devozione

Palazzo Podestà e Collegiata di San Lorenzo a Montevarchi
Palazzo Podestà e Collegiata di San Lorenzo a Montevarchi - Credit: Archivio Valdarno Aretino

Il cuore cittadino si trova in Piazza Varchi, dove spiccano due simboli: il Palazzo del Podestà, oggi sede del municipio e di mostre, e la Collegiata di San Lorenzo, costruita tra il Duecento e il Trecento e ampliata in epoca barocca. 

All’interno della collegiata venne realizzato tra il 1490 e il 1499 il celebre Tempietto robbiano, opera di Andrea della Robbia, oggi conservato nel Museo d’Arte Sacra insieme a dipinti, sculture e preziosi arredi liturgici. Fuori dal centro, meritano una visita la Chiesa di Santa Maria al Giglio, con la Madonna del Ponte, e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che custodisce una Sacra Famiglia di scuola fiorentina.

 

Montevarchi tra Ottocento e Novecento: cultura e architettura

Villa Masini
Villa Masini - Credit: Archivio fotografico Valdarno Aretino

Dal XIX secolo Montevarchi diventa un centro culturale di riferimento grazie all’Accademia Valdarnese del Poggio, che ancora oggi custodisce una ricchissima biblioteca e le collezioni paleontologiche. Il Novecento regala invece uno dei suoi simboli architettonici: Villa Masini (1927), raffinata fusione di liberty, art déco ed eclettismo. La villa è nota anche per essere stata uno dei set del film premio Oscar La vita è bella di Roberto Benigni.

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Nota bene
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