
Photo ©David Butali
natureElementi naturalistici
Riserva naturale Alta Valle del Tevere - Monte Nero
Itinerari nel verde e nei profumi della Valtiberina
La Riserva naturale Alta Valle del Tevere - Monte Nero, situata pochi chilometri a nord di Pieve S. Stefano, protegge la dorsale montuosa arcuata formata da Poggio Tre Vescovi (1.240 m s.l.m.), Poggio Bastione (1.193 m) e Monte Nero (1.228 m), che segna il confine tosco-emiliano, allungandosi verso sud fino a comprendere la zona del Passo delle Gualanciole.
Il fiume Tevere, che nasce in territorio emiliano, sul vicino Monte Fumaiolo, scorre per i suoi primi chilometri ai piedi della dorsale del Monte Nero, dove riceve le acque del torrente Cananeccia. Il comprensorio dell’area protetta è quasi interamente boscato, con interruzioni del manto arboreo in corrispondenza di prati, di arbusteti e di aree a roccia affiorante. Si tratta quasi esclusivamente di terreni di proprietà del Patrimonio agricolo-forestale regionale, attualmente gestiti dalla Comunità Montana Valtiberina Toscana, che hanno mantenuto un’elevata naturalità.
Gli insediamenti antropici in questo tratto di Appennino si riducono ai piccoli borghi di Valsavignone, di Castellare e di Cerignone, antichi centri fortificati altomedievali, ai quali si aggiungono poche case coloniche sparse, tra le quali Le Gualanciole. Lo scarso disturbo, la presenza di boschi ed aree rocciose quasi inaccessibili fanno della Riserva un ambiente ideale per i grandi predatori, come il lupo e l’aquila reale. La funzione di tutela dell’importante patrimonio faunistico presente nell’area è resa più efficace grazie alla grande Oasi di Protezione Faunistica confinante, gestita dalla stessa Provincia di Arezzo.
Il fiume Tevere, che nasce in territorio emiliano, sul vicino Monte Fumaiolo, scorre per i suoi primi chilometri ai piedi della dorsale del Monte Nero, dove riceve le acque del torrente Cananeccia. Il comprensorio dell’area protetta è quasi interamente boscato, con interruzioni del manto arboreo in corrispondenza di prati, di arbusteti e di aree a roccia affiorante. Si tratta quasi esclusivamente di terreni di proprietà del Patrimonio agricolo-forestale regionale, attualmente gestiti dalla Comunità Montana Valtiberina Toscana, che hanno mantenuto un’elevata naturalità.
Gli insediamenti antropici in questo tratto di Appennino si riducono ai piccoli borghi di Valsavignone, di Castellare e di Cerignone, antichi centri fortificati altomedievali, ai quali si aggiungono poche case coloniche sparse, tra le quali Le Gualanciole. Lo scarso disturbo, la presenza di boschi ed aree rocciose quasi inaccessibili fanno della Riserva un ambiente ideale per i grandi predatori, come il lupo e l’aquila reale. La funzione di tutela dell’importante patrimonio faunistico presente nell’area è resa più efficace grazie alla grande Oasi di Protezione Faunistica confinante, gestita dalla stessa Provincia di Arezzo.
Anghiari
Suggestivo borgo medievale immerso nella quieta della Valle del Tevere
Anghiari è un piccolo borgo immerso nella splendida campagna toscana a pochi chilometri da Arezzo, nella Valtiberina Toscana. Per la sua posizione strategica Anghiari rivestì un ruolo molto importante nel Medioevo. ...
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