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Palazzo Di Monte a Monte San Savino

castle
Edifici storici

Un gioiello di architettura e arte rinascimentale

Palazzo Di Monte, oggi sede del Comune di Monte San Savino, nasce come residenza gentilizia della famiglia Ciocchi Di Monte, casata che annovera fra i suoi discendenti il giurista Fabiano, il cardinale Antonio e soprattutto Papa Giulio III
L'edificio fu commissionato nel 1500 dal cardinale Antonio ad Antonio da Sangallo il Vecchio, che ne realizzò la planimetria generale, la facciata principale sul Corso Sangallo e l'elegante cortile interno; dopo una fase di interruzione, i lavori ripresero alla metà del Cinquecento durante il pontificato di Giulio III, ad opera di Nanni di Baccio Bigio - autore anche delle vicine Logge dei Mercanti - che completò il palazzo con la facciata posteriore e il bellissimo giardino pensile all'italiana.
Estinta la famiglia Di Monte nel 1569, dopo vari passaggi, nel 1822 l'edificio passò definitivamente alla proprietà comunale nel 1822, ospitò anche la pretura locale e le carceri pubbliche, terminate nel 1824 e ancora visitabili.
Il palazzo presenta una facciata principale in pietra serena con decorazione a bugnato.
All’interno si trova l’armonioso cortile rettangolare, formato da un loggiato con volte a crociera retto da quattro pilastri angolari e sei colonne con capitello tuscanico
Superata la lesena centrale, un corridoio conduce lateralmente alle antiche carceri che mantengono intatto il loro aspetto e il loro arredo originario; in fondo al corridoio, un portale, conduce al giardino pensile terrazzato su due livelli che ospita anche un teatro all’aperto. 
La facciata posteriore è semplice e armoniosa:  le due facciate rendono il palazzo unico donandogli sia l’aspetto austero di un palazzo di città sia quello della semplice villa di campagna.
Al piano nobile del palazzo è allestita una galleria di ritratti ufficiali di eminenti savinesi e regnanti della Toscana; è inoltre presente la Sala del Consiglio Comunale, affrescata in epoca ottocentesca con gli stemmi di famiglie savinesi illustri che ospita anche una preziosa porta lignea cinquecentesca realizzata da Giovanni da Verona.