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Photo © Claudia D'Aliasi
Photo © Claudia D'Aliasi

Parco Archeologico di Poggibonsi

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Musei

Il parco archeologico nasce per valorizzare i reperti di Poggio Imperiale

Il Parco Archeologico di Poggibonsi nasce per raccontare il lungo passato della collina di Poggio Imperiale, da sempre luogo dell’insediamento umano dai villaggi di capanne altomedievali fino alla Fortezza Medicea. 

Il percorso prevede la visita alla Fortezza restaurata, compreso un camminamento lungo le mura da cui si ammira un paesaggio unico che comprende le torri di San Gimignano, il Cassero dove si trova il Centro di documentazione che ricostruisce la storia del sito con pannelli esplicativi, reperti e riproduzioni di oggetti e abiti d’epoca. 

La prima sala del Centro è incentrata sullo sviluppo del sito nelle fasi precedenti alle attestazioni documentarie, il secondo ambiente è dedicato alla città di Poggio Bonizio, con il castello e le case a schiera che si affacciavano lungo la Via Francigena e sul cantiere della grande chiesa di Sant’Agnese. 

La terza stanza è incentrata sulle più recenti fasi insediative della collina, successive alla distruzione fiorentina del 1270. Nel 1313 Arrigo VII avviò la rifondazione del sito, che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto diventare un centro imperiale. Per il periodo successivo sono rappresentati i cantieri di costruzione della Fortezza, voluta da Lorenzo dei Medici e del Cassero. Nella quarta sala è esposta una selezione di reperti archeologici, tra cui ceramiche, monete, reperti vitrei e metallici e frammenti di ossa animali.

Il Parco comprende infine l’Archeodromo, che riproduce in scala 1:1 una delle più importanti scoperte sulla collina di Poggio Imperiale: il villaggio del periodo franco che risale al IX-X secolo.

Qui è stata ricostruita una grande capanna di 17 metri, che rappresenta la casa della famiglia padronale, circondata da strutture più piccole destinate alla attività artigianali e al magazzino. Si può ammirare anche una capanna contadina con aia e pollaio, il forno per il pane, la forgia del fabbro, due pagliai e un orto.