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Santa Luce

Santa Luce

Nell’entroterra della Costa degli Etruschi, tra il silenzio dei campi di grano e di lavanda

Siamo nelle Colline Pisane, in un territorio abitato fin dall'epoca etrusca. Da qui sembra quasi di sentire in lontananza il mare che si infrange sulla battigia, mentre davanti a noi campi di grano e distese di ulivi si estendono a perdita d'occhio. Abbracciare con lo sguardo le terre di Santa Luce vuol dire lasciarsi saturare dalla luminosità di questa campagna fatata. Respirare a pieni polmoni vuol dire lasciarsi inebriare dai suoi aromi legati al ritmo delle stagioni, come l'intenso profumo che si diffonde a giugno e luglio dai campi di lavanda in fiore. Tra un poggio e l'altro, l'abitato di Santa Luce ei suoi borghi, con case sparse e pievi antichissime.

Cosa vedere

L'area del Comune di Santa Luce era conosciuta e abitata fin dall'epoca etrusca e numerose sono le testimonianze della sua lunga storia. Il centro principale è chiaramente medievale e sembra avere tutte le caratteristiche per essere il luogo prediletto dai leggendari Cavalieri Templari, che forse si sono nascosti in qualche muro addirittura il Santo Graal. L'abitato ha conservato la planimetria da antico borgo feudale, stretto a cerchio attorno al suo castello, e sono ancora visibili le tracce dell'antico impianto: un torrione e un tratto delle antiche mura difensive. 
La Chiesa di Santa Luce deve la sua struttura odierna a tre navate a un rifacimento ottocentesco, forse successivo a un terremoto. 

La storia e il lavoro dei cavatori di alabastro, che in questi territori lavoravano senza sosta per estrarre questa pietra straordinaria, è ricordata nell' Ecomuseo dell'Alabastro , uno dei tre poli di una rete museale, insieme a quelli di Castellina Marittima e di Volterra , dedica al racconto di questa filiera diffusa e delle operazioni legate a questa pietra speciale.

L'area del Comune di Santa Luce era conosciuta e abitata fin dall'epoca etrusca e numerose sono le testimonianze della sua lunga storia. Il centro principale è chiaramente medievale e sembra avere tutte le caratteristiche per essere il luogo prediletto dai leggendari Cavalieri Templari, che forse si sono nascosti in qualche muro addirittura il Santo Graal. L'abitato ha conservato la planimetria da antico borgo feudale, stretto a cerchio attorno al suo castello, e sono ancora visibili le tracce dell'antico impianto: un torrione e un tratto delle antiche mura difensive. 
La Chiesa di Santa Luce deve la sua struttura odierna a tre navate a un rifacimento ottocentesco, forse successivo a un terremoto. 

La storia e il lavoro dei cavatori di alabastro, che in questi territori lavoravano senza sosta per estrarre questa pietra straordinaria, è ricordata nell' Ecomuseo dell'Alabastro , uno dei tre poli di una rete museale, insieme a quelli di Castellina Marittima e di Volterra , dedica al racconto di questa filiera diffusa e delle operazioni legate a questa pietra speciale.

Nei dintorni

Santa Luce si trova nell’entroterra della Costa degli Etruschi, un paesaggio che ha ispirato i pittori macchiaioli, un paesaggio di cui si percepisce ancora oggi tutta la forza e la vitalità.

L’Oasi di Santa Luce, per esempio, è la dimostrazione che la natura, a volte e per fortuna, batte l’uomo uno a zero. Questo immenso lago è nato artificialmente da una diga, ma poi la vegetazione lo ha reso un luogo ospitale per tutti quegli uccelli migratori che vi si fermano durante il loro lungo viaggio verso l’Africa. Oggi è una riserva naturale e una sosta imperdibile per tutti i visitatori, che possono ammirare la natura e approfittare del centro visite e di laboratori didattici.

Da qualche anno, ai campi coltivati e ai boschi, perfetti per le passeggiate in famiglia, si è aggiunto lo spettacolo dei campi di lavanda, grazie a un progetto di riconversione dei campi di grano che ha acceso di viola questa zona della Toscana. A Santa Luce le aziende agricole accolgono i visitatori raccontando e mostrando le fasi del lavoro, dalla raccolta alla distillazione, fino ad ottenere oli essenziali dalle proprietà benefiche.

Uno scenario che si presta anche alla contemplazione, al silenzio. Non a caso, nel paese di Pomaia, è sorto ormai da molti anni l'Istituto Lama Tzong Khapa, il più importante centro buddhista in Italia e uno dei maggiori in Europa, dove ci si riunisce per ritiri di meditazione, seminari o, più semplicemente, per una tazza di tè. 

Tra i monumenti da non perdere, la Pieve di Santa Luce, di origine romanica, è una delle più antiche della zona e conserva all’interno una terracotta dei Della Robbia. 

Per completare questo viaggio un po' mistico, si aggiunge il villaggio disabitato di Monteforti , con la sua leggenda della Madonna, che, miracolosamente, venne vista trasportare acqua in una cesta di vimini bucata. 
Santa Luce è insomma un territorio in cui viene spontaneo sussurrare, anziché parlare.

Santa Luce si trova nell’entroterra della Costa degli Etruschi, un paesaggio che ha ispirato i pittori macchiaioli, un paesaggio di cui si percepisce ancora oggi tutta la forza e la vitalità.

L’Oasi di Santa Luce, per esempio, è la dimostrazione che la natura, a volte e per fortuna, batte l’uomo uno a zero. Questo immenso lago è nato artificialmente da una diga, ma poi la vegetazione lo ha reso un luogo ospitale per tutti quegli uccelli migratori che vi si fermano durante il loro lungo viaggio verso l’Africa. Oggi è una riserva naturale e una sosta imperdibile per tutti i visitatori, che possono ammirare la natura e approfittare del centro visite e di laboratori didattici.

Da qualche anno, ai campi coltivati e ai boschi, perfetti per le passeggiate in famiglia, si è aggiunto lo spettacolo dei campi di lavanda, grazie a un progetto di riconversione dei campi di grano che ha acceso di viola questa zona della Toscana. A Santa Luce le aziende agricole accolgono i visitatori raccontando e mostrando le fasi del lavoro, dalla raccolta alla distillazione, fino ad ottenere oli essenziali dalle proprietà benefiche.

Uno scenario che si presta anche alla contemplazione, al silenzio. Non a caso, nel paese di Pomaia, è sorto ormai da molti anni l'Istituto Lama Tzong Khapa, il più importante centro buddhista in Italia e uno dei maggiori in Europa, dove ci si riunisce per ritiri di meditazione, seminari o, più semplicemente, per una tazza di tè. 

Tra i monumenti da non perdere, la Pieve di Santa Luce, di origine romanica, è una delle più antiche della zona e conserva all’interno una terracotta dei Della Robbia. 

Per completare questo viaggio un po' mistico, si aggiunge il villaggio disabitato di Monteforti , con la sua leggenda della Madonna, che, miracolosamente, venne vista trasportare acqua in una cesta di vimini bucata. 
Santa Luce è insomma un territorio in cui viene spontaneo sussurrare, anziché parlare.

Prodotti tipici

L'economia della zona è ancora legata per lo più all'agricoltura, con produzioni di qualità di olio, vino, miele, formaggi, cereali. Sopravvivono alcune attività tradizionali, come quella degli artigiani dell'alabastro.

L'economia della zona è ancora legata per lo più all'agricoltura, con produzioni di qualità di olio, vino, miele, formaggi, cereali. Sopravvivono alcune attività tradizionali, come quella degli artigiani dell'alabastro.

Costa degli Etruschi