
Sul Monte Falterona alla sorgente dell'Arno
Tra natura e castelli un percorso per arrivare là dove nasce il fiume d’argento
Questo itinerario in auto parte dal paese di Stia in Casentino, attraversando castelli, pievi e piccoli borghi, in un'area frequentata in tempi molto antichi dagli antenati Etruschi, che attraversando l'Appennino avevano l'usanza di gettare statuette votive nel cosiddetto Lago degli Idoli per propiziarsi il viaggio.
Il castello di Porciano

Partendo da Stia si imbocca la statale n°556 Stia-Londa e si devia sulla destra prendendo il bivio per il castello di Porciano; la strada si inerpica sulle pendici del monte e arrivati al castello il panorama si allarga fino a comprendere tutto il Casentino con la mole del castello di Romena in primo piano; poi Poppi e più lontano Bibbiena.
Il Santuario della Madonna delle Grazie

Da Porciano si torna sulla statale da percorrere in direzione di Londa finché, sulla destra, un bivio conduce al Santuario della Madonna delle Grazie. Dopo la visita al Santuario mariano, si procede per altri tre chilometri e si arriva al Molin di Bucchio, caratteristico nucleo abitato sulle sponde dell’Arno, un tempo mulino e oggi base di partenza per escursioni verso Castel Castagnaio e il Falterona; dal Molin di Bucchio la statale sale poi verso il passo della Croce ai Mori dove valica e scende a Londa e da lì in Mugello.
Verso il Lago degli Idoli e il Monte Falterona

Poco oltre il Molin di Bucchio, sulla destra, si dirama una strada sterrata che, attraversando una serie di piccoli centri come Serelli e Vallucciole, si inoltra nella foresta arrivando alla Pantenna; qui la strada finisce e, lasciata la macchina, è possibile fare escursioni a piedi verso il Lago degli Idoli, Capo d’Arno, il Falterona e Monte Acuto. Questi luoghi furono celebrati fin dai tempi più remoti: gli Etruschi, che valicavano in questa zona l’Appennino, per propiziarsi il viaggio usavano gettare nel ‘Lago degli Idoli’ delle statuette di bronzo come offerta votiva. Capo d'Arno, che è stato cantato da Dante, è il luogo dove, tra faggete e boschi ombrosi, sgorga da un sasso la sorgente che da vita all’Arno.
Il Falterona passando dal Passo della Calla

Il Falterona può essere raggiunto da Stia anche dalla strada statale n°310 del Bidente, percorrendola in direzione del passo della Calla e prendendo sulla sinistra il bivio per Papiano. Dopo Papiano si trova l’oratorio della Maestà di Montalto, dal quale si gode di una splendida vista.
Ritornando sulla statale n°310 del Bidente e proseguendo verso il passo della Calla si trova dopo pochi chilometri, sulla sinistra, poco più in alto della strada, la piccola chiesa settecentesca dedicata a Sant’Andrea Corsini a Gaviserri. Superato Gaviserri si arriva finalmente al passo della Calla, punto di partenza di splendide passeggiate per il rifugio della Burraia, il passo dei Fangacci, il monte Falco e, ancora, il Falterona.
