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Itinerari
La Vita Fuori dalle Mura di Lucca

Alla scoperta di Villa Reale, Villa Grabau e Villa Torrigiani

La vita all’interno della città fortificata di Lucca è rinomata per essere la quintessenza della calma e della raffinata vita toscana, quella che i visitatori di tutto il mondo sognano. La gente sorseggia gli aperitivi nelle piazze pedonali, sotto i numerosi campanili, in quell’atteggiamento vivace e al contempo compassato tipico degli italiani. Le mura rinascimentali ancora intatte di Lucca sono state a lungo una caratteristica distintiva della città, che, come molte altre città toscane, ha dovuto cercare di difendersi dalle invasioni delle città limitrofe.

I tempi sono cambiati e oggi le mura sono il luogo ideale per corse mattutine, giri in bicicletta pomeridiani o semplici passeggiate serali per ammirare la città e le stupende colline e montagne che la circondano. Immerse fra queste colline, a pochi chilometri dalle iconiche mura della città, si trovano alcuni dei più grandi tesori di Lucca.

Le storiche e grandiose Ville di Lucca sono tutte a meno di 10 km dal centro città e offrono non solo uno sguardo al passato ma un'opportunità di farne pienamente parte.

Abbiamo visitato tre delle più famose Ville della Piana di Lucca aperte al pubblico. Tutte e tre sono in funzione: i padroni vi abitano, i contadini lavorano la terra e frequenti sono gli eventi che vi si tengono durante tutto l’anno.  A differenza dei musei, dove la regola è “guardare ma non toccare”, in queste tre ville i visitatori sono incoraggiati a sentirsi a casa, a interagire con l’ambiente e a muoversi liberamente nei grandi giardini. Sono luoghi in cui la storia non è un concetto remoto, lontano, qui la storia è ben presente e i visitatori vi si trovano piacevolmente immersi.

1.
Tappa 1
Villa Reale

Nella maggior parte dei musei, i visitatori sussurrano e si muovono cauti, attenti a non disturbare gli altri visitatori e a non danneggiare le opere d’arte. Nei giardini di Villa Reale, al contrario, ci si ritrova a far parte dell’opera d’arte stessa e durante i numerosi eventi, aperitivi, feste in costumi storici e mostre, si diventa parte integrante degli spettacoli, incoraggiati a godere degli spazi in modo aperto e rilassato, proprio come fecero i reali, i nobili e gli ospiti famosi nei secoli passati.

L’appellativo Reale, infatti, deriva dal fatto che i giardini e la Villa furono acquistati nel 1806 da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e principessa di Piombino e Lucca. 

Oltrepassando i cancelli, si è subito pervasi da un senso di calma, una pausa rigenerante lontana dalla natura caotica delle strade italiane; tale serenità permette agli ospiti di immergersi totalmente nell’esperienza offerta dalla visita della Villa. Attraversando il parco che circonda la Villa, risalente al quindicesimo secolo, si può godere di una bellissima passeggiata, in solitaria o con la famiglia, camminando fra sentieri boscosi, fontane e fiori ben curati. Qui il passato non si scruta attraverso una vetrata o delle lenti, è tutto intorno a noi e ci chiede di celebrarlo partecipando alle numerose feste che qui si tengono.

Questa villa storica, infatti, organizza eventi per il pubblico, aperitivi a tema, rievocazioni storiche e mostre, con acrobati e competizioni di arte per bambini. Poter mangiare, bere e rilassarsi nei giardini della villa mentre si ascolta musica dal vivo, all’ombra di questo maestoso edificio storico, è un’esperienza unica. L’ospitalità è così coinvolgente che i visitatori sono scusati se per un attimo si abbandonano e dimenticano di trovarsi in un palpitante e vivace museo a cielo aperto.

In tutto il parco si trovano tesori di inestimabile valore come la piscina degli anni '20 in cui la famiglia reale britannica e Salvador Dalì trovarono ristoro al sole della Toscana durante le loro vacanze. Anche se non è permesso nuotare, si può facilmente immaginare la scena di Sua Maestà che veglia sui suoi figli mentre si crogiolano e giocano sotto il caldo sole estivo. 

Intorno alla villa principale, c'è una rete di giardini decorati, fontane e grotte, tra cui il Teatro Verzura, il più grande teatro naturale d'Europa, dove il palcoscenico, i muri e le alcove sono formati da siepi e da un ampio giardino di limoni con un'enorme fontana raffigurante l'unione dei due fiumi principali della zona: il Serchio e l'Arno. Dietro la Villa. Accanto alla seicentesca Palazzina dell'Orologio, si trova il Teatro d'Acqua, le cui acque correnti e le alcove da esplorare, si affacciano sul retro della Villa. Dall'interno della Villa, in cima al balcone del secondo piano esposto a nord, gli ospiti possono fantasticare e immaginare la sensazione di svegliarsi ogni mattina e poter godere della vista di questa fontana del XVII secolo, incorniciata dalla Torre dell'Orologio e dalle colline lucchesi che dominano la proprietà. A Villa Reale, si è così incoraggiati a immergersi nel passato, che pare non essersene mai andato, e anche se per un breve momento, partecipare a questa vita lussuosa non sembra così inverosimile.

Nella maggior parte dei musei, i visitatori sussurrano e si muovono cauti, attenti a non disturbare gli altri visitatori e a non danneggiare le opere d’arte. Nei giardini di Villa Reale, al contrario, ci si ritrova a far parte dell’opera d’arte stessa e durante i numerosi eventi, aperitivi, feste in costumi storici e mostre, si diventa parte integrante degli spettacoli, incoraggiati a godere degli spazi in modo aperto e rilassato, proprio come fecero i reali, i nobili e gli ospiti famosi nei secoli passati.

L’appellativo Reale, infatti, deriva dal fatto che i giardini e la Villa furono acquistati nel 1806 da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e principessa di Piombino e Lucca. 

Oltrepassando i cancelli, si è subito pervasi da un senso di calma, una pausa rigenerante lontana dalla natura caotica delle strade italiane; tale serenità permette agli ospiti di immergersi totalmente nell’esperienza offerta dalla visita della Villa. Attraversando il parco che circonda la Villa, risalente al quindicesimo secolo, si può godere di una bellissima passeggiata, in solitaria o con la famiglia, camminando fra sentieri boscosi, fontane e fiori ben curati. Qui il passato non si scruta attraverso una vetrata o delle lenti, è tutto intorno a noi e ci chiede di celebrarlo partecipando alle numerose feste che qui si tengono.

Questa villa storica, infatti, organizza eventi per il pubblico, aperitivi a tema, rievocazioni storiche e mostre, con acrobati e competizioni di arte per bambini. Poter mangiare, bere e rilassarsi nei giardini della villa mentre si ascolta musica dal vivo, all’ombra di questo maestoso edificio storico, è un’esperienza unica. L’ospitalità è così coinvolgente che i visitatori sono scusati se per un attimo si abbandonano e dimenticano di trovarsi in un palpitante e vivace museo a cielo aperto.

In tutto il parco si trovano tesori di inestimabile valore come la piscina degli anni '20 in cui la famiglia reale britannica e Salvador Dalì trovarono ristoro al sole della Toscana durante le loro vacanze. Anche se non è permesso nuotare, si può facilmente immaginare la scena di Sua Maestà che veglia sui suoi figli mentre si crogiolano e giocano sotto il caldo sole estivo. 

Intorno alla villa principale, c'è una rete di giardini decorati, fontane e grotte, tra cui il Teatro Verzura, il più grande teatro naturale d'Europa, dove il palcoscenico, i muri e le alcove sono formati da siepi e da un ampio giardino di limoni con un'enorme fontana raffigurante l'unione dei due fiumi principali della zona: il Serchio e l'Arno. Dietro la Villa. Accanto alla seicentesca Palazzina dell'Orologio, si trova il Teatro d'Acqua, le cui acque correnti e le alcove da esplorare, si affacciano sul retro della Villa. Dall'interno della Villa, in cima al balcone del secondo piano esposto a nord, gli ospiti possono fantasticare e immaginare la sensazione di svegliarsi ogni mattina e poter godere della vista di questa fontana del XVII secolo, incorniciata dalla Torre dell'Orologio e dalle colline lucchesi che dominano la proprietà. A Villa Reale, si è così incoraggiati a immergersi nel passato, che pare non essersene mai andato, e anche se per un breve momento, partecipare a questa vita lussuosa non sembra così inverosimile.

2.
Tappa 2
Villa Grabau

Una volta che ci si trova nella predisposizione mentale di far parte di questa esperienza regale, ci si potrebbe domandare cosa stanno facendo i vicini. Proprio dall'altra parte della strada si trova Villa Grabau, un'altra oasi sensoriale in attesa di attirare gli ospiti in una suggestione di calma e meraviglia. Entrando dai cancelli in ferro battuto, si trova la maestosa Villa Grabau, incorniciata da siepi scolpite su entrambi i lati di un lungo viale e dalle colline di Pizzorne che sovrastano la tenuta.

A prima vista, la Villa ricorda Villa Reale, con il suo stile neoclassico, il che non sorprende, dato che le due Ville furono costruite più o meno nello stesso periodo ed appartennero alla stessa famiglia, dalla metà del XVII secolo fino all’inizio del XVIII secolo. Ciò che colpisce maggiormente di Villa Grabau, è la grande varietà botanica e lo stile dei giardini. Si passa dagli affascinanti giardini all’inglese e dal teatro Verzura del lato sud-ovest, per arrivare ai giardini all’italiana del prato nord. La villa presenta così, in tutto il parco, una miscela unica di stili, bilanciati in modo da non stravolgere mai il delicato sistema e da tenere il visitatore intrigato e incuriosito dallo scoprire cosa si cela dietro ogni curva. I giardini botanici sono costituiti da specie arboree provenienti da tutto il mondo: si alternano alberi autoctoni ad altri esotici, come quelli provenienti dalle isole Canarie o come le palme del deserto della California.

Tuttavia, uno dei più grandi tesori di Villa Grabau, sono gli oltre 70 alberi di limone antichi esposti nei giardini all'italiana a terrazze sul prato sud. Ciascuno di questi alberi è contenuto in vasi originali del XVIII e XIX secolo, con lo stemma della famiglia che ne ha commissionato la realizzazione. Ogni inverno questi alberi e i rispettivi vasi vengono trasferiti nella Limonaia, attraverso un suggestivo sentiero nel bosco. Qui sono tenuti al riparo dalle rigide temperature invernali, ma possono crogiolarsi al sole invernale attraverso grandi porte ad arco rivolte a sud. Oggi questa zona è spesso utilizzata per matrimoni ed eventi, poiché i giardini e la grande Limonaia sono la cornice perfetta per aperitivi, cene e ricevimenti in un ambiente squisitamente italiano.

Una volta che ci si trova nella predisposizione mentale di far parte di questa esperienza regale, ci si potrebbe domandare cosa stanno facendo i vicini. Proprio dall'altra parte della strada si trova Villa Grabau, un'altra oasi sensoriale in attesa di attirare gli ospiti in una suggestione di calma e meraviglia. Entrando dai cancelli in ferro battuto, si trova la maestosa Villa Grabau, incorniciata da siepi scolpite su entrambi i lati di un lungo viale e dalle colline di Pizzorne che sovrastano la tenuta.

A prima vista, la Villa ricorda Villa Reale, con il suo stile neoclassico, il che non sorprende, dato che le due Ville furono costruite più o meno nello stesso periodo ed appartennero alla stessa famiglia, dalla metà del XVII secolo fino all’inizio del XVIII secolo. Ciò che colpisce maggiormente di Villa Grabau, è la grande varietà botanica e lo stile dei giardini. Si passa dagli affascinanti giardini all’inglese e dal teatro Verzura del lato sud-ovest, per arrivare ai giardini all’italiana del prato nord. La villa presenta così, in tutto il parco, una miscela unica di stili, bilanciati in modo da non stravolgere mai il delicato sistema e da tenere il visitatore intrigato e incuriosito dallo scoprire cosa si cela dietro ogni curva. I giardini botanici sono costituiti da specie arboree provenienti da tutto il mondo: si alternano alberi autoctoni ad altri esotici, come quelli provenienti dalle isole Canarie o come le palme del deserto della California.

Tuttavia, uno dei più grandi tesori di Villa Grabau, sono gli oltre 70 alberi di limone antichi esposti nei giardini all'italiana a terrazze sul prato sud. Ciascuno di questi alberi è contenuto in vasi originali del XVIII e XIX secolo, con lo stemma della famiglia che ne ha commissionato la realizzazione. Ogni inverno questi alberi e i rispettivi vasi vengono trasferiti nella Limonaia, attraverso un suggestivo sentiero nel bosco. Qui sono tenuti al riparo dalle rigide temperature invernali, ma possono crogiolarsi al sole invernale attraverso grandi porte ad arco rivolte a sud. Oggi questa zona è spesso utilizzata per matrimoni ed eventi, poiché i giardini e la grande Limonaia sono la cornice perfetta per aperitivi, cene e ricevimenti in un ambiente squisitamente italiano.

3.
Tappa 3
Villa Torrigiani

Le vicine Ville Grabau e Reale costituiscono una meravigliosa combinazione, ma la loro bellezza architettonica non è l'unica che fa bella mostra di sé sulle colline fuori le mura di Lucca. A un paio di chilometri si trova Villa Torrigiani, il cui stile barocco e rinascimentale la distinguono dalle altre ville lucchesi. La colorata e ornata facciata barocca si ispira chiaramente a Versailles, dove il proprietario dell'epoca, Nicolao Santini, svolse funzioni di ambasciatore della Repubblica di Lucca presso la corte di Luigi XIV. 

Sullo sfondo del lungo viale proveniente da sud, costeggiato da cipressi e dalle colline Pizzorne a nord, questa villa è il luogo perfetto per passare un pomeriggio all’aria aperta. La rete di sentieri che sale sulle colline, alle spalle del parco della Villa, offre meravigliosi panorami sulla pianura lucchese. Incamminarsi fra questi viali è una splendida attività da abbinare alla visita della Villa.

I giardini sono un luogo ideale per una passeggiata immersi nella storia. I giardini segreti, sommersi, sul lato est della proprietà, sono stati progettati appositamente per l’intrattenimento degli ospiti, che sarebbero stati accolti con Giochi d'Acqua, in cui fontane nascoste spingevano gli ospiti lontano dalla terrazza superiore dei giardini verso il giardino nascosto della Flora sottostante. 

I moderni visitatori non hanno bisogno di portare un impermeabile, tuttavia la Villa ha mantenuto l'essenza dei Giochi d'Acqua nel guidare i visitatori sullo stesso percorso. Attraverso una porta aperta negli alti muri di pietra, si svela una perfetta visuale del giardino segreto, all’ombra della torreggiante Grotta dei Venti, sopra la quale si trovano le statue del Ninfeo dei Venti, che ha vegliato sui giardini e sulla Villa e personifica i venti e la rinascita annuale.

I giardini che avvolgono il retro della Villa, includono una peschiera e campi aperti che regalano una cornice perfetta, in stile architettonico tardo rinascimentale, sul retro dell'edificio. Una visita a questa Villa non sarebbe completa senza ammirare gli interni, dove sono custoditi gli orologi originali. Sapere che la famiglia vive ancora al piano superiore, dà un'aria di vitalità alla tenuta e ci aiuta a ricordare che la Villa e i suoi giardini sono un ponte con il passato; un passato sempre presente. Tutto ciò ci ricorda che, sebbene il mondo sia in costante evoluzione, è costantemente influenzato dagli eventi e dalle persone che ci hanno preceduto, in tempi remoti.

 

 

Le vicine Ville Grabau e Reale costituiscono una meravigliosa combinazione, ma la loro bellezza architettonica non è l'unica che fa bella mostra di sé sulle colline fuori le mura di Lucca. A un paio di chilometri si trova Villa Torrigiani, il cui stile barocco e rinascimentale la distinguono dalle altre ville lucchesi. La colorata e ornata facciata barocca si ispira chiaramente a Versailles, dove il proprietario dell'epoca, Nicolao Santini, svolse funzioni di ambasciatore della Repubblica di Lucca presso la corte di Luigi XIV. 

Sullo sfondo del lungo viale proveniente da sud, costeggiato da cipressi e dalle colline Pizzorne a nord, questa villa è il luogo perfetto per passare un pomeriggio all’aria aperta. La rete di sentieri che sale sulle colline, alle spalle del parco della Villa, offre meravigliosi panorami sulla pianura lucchese. Incamminarsi fra questi viali è una splendida attività da abbinare alla visita della Villa.

I giardini sono un luogo ideale per una passeggiata immersi nella storia. I giardini segreti, sommersi, sul lato est della proprietà, sono stati progettati appositamente per l’intrattenimento degli ospiti, che sarebbero stati accolti con Giochi d'Acqua, in cui fontane nascoste spingevano gli ospiti lontano dalla terrazza superiore dei giardini verso il giardino nascosto della Flora sottostante. 

I moderni visitatori non hanno bisogno di portare un impermeabile, tuttavia la Villa ha mantenuto l'essenza dei Giochi d'Acqua nel guidare i visitatori sullo stesso percorso. Attraverso una porta aperta negli alti muri di pietra, si svela una perfetta visuale del giardino segreto, all’ombra della torreggiante Grotta dei Venti, sopra la quale si trovano le statue del Ninfeo dei Venti, che ha vegliato sui giardini e sulla Villa e personifica i venti e la rinascita annuale.

I giardini che avvolgono il retro della Villa, includono una peschiera e campi aperti che regalano una cornice perfetta, in stile architettonico tardo rinascimentale, sul retro dell'edificio. Una visita a questa Villa non sarebbe completa senza ammirare gli interni, dove sono custoditi gli orologi originali. Sapere che la famiglia vive ancora al piano superiore, dà un'aria di vitalità alla tenuta e ci aiuta a ricordare che la Villa e i suoi giardini sono un ponte con il passato; un passato sempre presente. Tutto ciò ci ricorda che, sebbene il mondo sia in costante evoluzione, è costantemente influenzato dagli eventi e dalle persone che ci hanno preceduto, in tempi remoti.

 

 

Questo legame con un passato che continua a vivere nella quotidianità degli italiani, è forse uno degli aspetti più interessanti e distintivi di questo bel paese; ovunque ci si volti, si è costantemente attorniati dalla storia che ha forgiato tradizioni, tramandate di generazione in generazione. 

Se si vuole cogliere l’occasione di vivere realmente il glorioso passato italiano che spesso ci appare distante e remoto, questo angolo nord-occidentale della Toscana, appena fuori le mura di Lucca, è una tappa obbligatoria.

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