
Photo ©Stefano Cannas
A Firenze, l’Anello del Rinascimento
Firenze, Valdisieve e Valdarno da scoprire con le due ruote o a piedi
172 km
Difficoltà:Media
Intorno a Firenze è nato l’Anello del Rinascimento, un itinerario ciclabile o percorribile a piedi di ben 172 chilometri suddiviso in sedici tappe di breve distanza (dai 5 ai 20 chilometri) che circondano il capoluogo toscano.
L'itinerario alla scoperta dei dintorni di Firenze inizia e termina presso il Castello di Calenzano. Tra i punti di interesse coinvolti si ricordano Fiesole e Vaglia. Il percorso è di difficoltà media e attraversa strade di tipo sterrato e asfaltato, se percorso in bici si consiglia una mountain-bike.

Partenza e arrivo sono al Castello di Calenzano, ed il primo segmento dell’Anello (percorso in senso orario) è anche il più lungo: quasi 20 chilometri per arrivare a Vaglia con un tracciato molto remunerativo dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, sia sulla città che sul Mugello ed i monti dell’Appennino. Da Vaglia si raggiunge Fiesole pedalando in parte lungo crinali con ampi panorami sulle vallate circostanti e straordinarie vedute su Fiesole e Firenze.

Si torna fino a L’Alberaccio per proseguire verso Pontassieve, in una tappa con interesse prevalentemente paesaggistico, quasi sempre in discesa, nella bella campagna che degrada verso la Val di Sieve, punteggiata di stupendi casali immersi nei vigneti. Verso Monteccucco, il cammino avviene lungo stradelli vetusti e panoramici, anche sulla conca del Valdarno.
Come durante le altre tappe, anche in questa, l’interesse naturalistico si sposa in modo eccezionale con quello storico-artistico. Da Montecucco ci sono ben due deviazioni da seguire, una a destra verso Bagno a Ripoli, l’altra a sinistra verso Rignano sull’Arno, quindi si procede verso la parte più a sud dell’Anello, che conduce ad Impruneta, passando dagli uliveti e vigneti che preludono ai dolci paesaggi chiantigiani.
Da Impruneta a La Certosa c’è una facile passeggiata tutta in discesa che apre scorci paesaggistici di grande pregio, sia sulla città che sul complesso monumentale della Certosa, dalla quale si può poi raggiungere Piazzale Michelangelo, famoso “balcone” con vista su Firenze.
Come durante le altre tappe, anche in questa, l’interesse naturalistico si sposa in modo eccezionale con quello storico-artistico. Da Montecucco ci sono ben due deviazioni da seguire, una a destra verso Bagno a Ripoli, l’altra a sinistra verso Rignano sull’Arno, quindi si procede verso la parte più a sud dell’Anello, che conduce ad Impruneta, passando dagli uliveti e vigneti che preludono ai dolci paesaggi chiantigiani.
Da Impruneta a La Certosa c’è una facile passeggiata tutta in discesa che apre scorci paesaggistici di grande pregio, sia sulla città che sul complesso monumentale della Certosa, dalla quale si può poi raggiungere Piazzale Michelangelo, famoso “balcone” con vista su Firenze.

Quindi da Firenze si guadagnano nuovamente i paesaggi collinari, punteggiati di ville e casali. Il percorso si immerge nei boschi di pino tipici della collina fiorentina che guarda il Chianti, prima verso Pian dei Cerri, poi verso Signa con un percorso che si snoda tra i boschi della Roveta, intervallati dagli uliveti della campagna che guarda l’Arno e le Signe.
Da Signa si può deviare nuovamente verso la città di Firenze con una tappa completamente pianeggiante che parte dal Parco dei Renai, con i suoi specchi d’acqua, risale il corso dell’Arno per arrivare al Parco delle Cascine alle porte della città, oppure concludere l’Anello del Rinascimento con l’ultima tappa che si svolge nell’ambiente della piana fiorentina, faticosamente strappata alla palude dall’opera di bonifica.
Dai Renai a Campi Bisenzio, in un paesaggio antropizzato, le tracce del passato sono ancora leggibili e conferiscono al territorio un fascino speciale riscopribile solo dagli argini del fiume Bisenzio.
Da Signa si può deviare nuovamente verso la città di Firenze con una tappa completamente pianeggiante che parte dal Parco dei Renai, con i suoi specchi d’acqua, risale il corso dell’Arno per arrivare al Parco delle Cascine alle porte della città, oppure concludere l’Anello del Rinascimento con l’ultima tappa che si svolge nell’ambiente della piana fiorentina, faticosamente strappata alla palude dall’opera di bonifica.
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