Questa baia prende il nome dalla famiglia romana dei Domizi Enobarbi, che qui costruì una villa dedicata al riposo e alla vita di otium; ancora oggi, lungo la riva, sono visibili le vasche cetariae utilizzate in epoca romana per l’allevamento del pesce.
Il connubio tra resti archeologici e fondali ricchi di posidonia rende l’insenatura perfetta per lo snorkeling.
L’accesso a piedi è piuttosto ripido ma facilitato da una scalinata, che sbuca direttamente sulla strada principale, quindi è necessario prestare attenzione.
La spiaggia, composta da sabbia e interamente libera, è esposta ai venti settentrionali.
Raggiungerla dal porto di Porto Santo Stefano via mare richiede circa 6–8 minuti di navigazione.
Cala del Bove è particolarmente cara agli abitanti del luogo: il suo nome richiama infatti la Foca Monaca, che veniva chiamata in dialetto bove (bue) marino e che fino agli anni ’70 era presente e avvistata lungo queste coste.
Raggiungere la caletta da terra è possibile, ma il sentiero è impegnativo e richiede circa 20–25 minuti di cammino. Per questo motivo è spesso preferibile arrivare dal mare.
La spiaggia è formata da scogli e, partendo da Porto Santo Stefano, la si raggiunge in circa 18–20 minuti di navigazione.
Tra le insenature più affascinanti del Monte Argentario, Cala del Gesso è spesso considerata una delle più belle in assoluto.
Deve il suo nome alle antiche cave di gesso un tempo attive nella zona, ma oggi è celebre soprattutto per il paesaggio spettacolare e per il colore brillante del suo mare.
Nonostante sia una delle mete più ambite del promontorio, raggiungerla richiede un po’ di impegno; il sentiero presenta un buon dislivello e un tratto abbastanza ripido: in totale sono necessari circa 20–25 minuti di camminata.
La cala è ben riparata e, proprio al largo, emerge dall’acqua l’isolotto dell’Argentarola, celebre tra i sub per la presenza di una grotta sottomarina di grande interesse naturalistico, meta di numerose immersioni.
La spiaggia è composta da ciottoli misti a scogli, completamente libera e esposta ai venti occidentali.
Raggiungerla dal porto di Porto Santo Stefano via mare richiede circa 18–20 minuti di navigazione.
Dal belvedere della Strada Panoramica conosciuto come Curva Buozzi si può ammirare in tutta la sua ampiezza questa splendida insenatura, la più grande di tutto l’Argentario, intuibile dal nome che porta.
Dopo aver goduto della vista, si prosegue lungo la strada fino all'accesso pedonale: una stradina che serve le abitazioni della zona e che scende per poco più di un chilometro.
Raggiunto il fosso del Cauto, il percorso continua lungo un sentiero formato direttamente sul suo letto, circondato dalla macchia mediterranea e da alti alberi che accompagnano fino al mare. Una volta arrivati in spiaggia si può scegliere di fermarsi subito oppure, costeggiando la scogliera verso destra, raggiungere una delle tre piccole spiaggette che si aprono lungo l’insenatura.
La costa è formata da ciottoli misti a scogli, la spiaggia è completamente libera.
L’accesso richiede circa 20-25 minuti tra strada e sentiero. Via mare, partendo da Porto Santo Stefano, la cala si raggiunge in circa 5-7 minuti di navigazione.
Cala Moresca prende il nome dai Mori, che alla fine del Settecento utilizzavano questa insenatura come rifugio per le loro incursioni: risale infatti al 1796 l’uso della cala come vero e proprio covo pirata.
Dell’antica torre di avvistamento che dominava la scogliera resta oggi soltanto il basamento, ancora visibile sopra la baia.
L’accesso più consigliato è quello via mare, poiché non esiste una vera spiaggia ma solo alte scogliere e l’area è racchiusa all’interno di una zona residenziale privata che rende l’arrivo da terra lungo e impegnativo.
La caletta è composta esclusivamente da scogli e si raggiunge in circa 15–18 minuti di navigazione dal porto di Porto Santo Stefano.
La Baia del Pozzarello, che prende il nome dall’omonima frazione, è la spiaggia più ampia tra quelle vicine al centro di Porto Santo Stefano ed è facilmente raggiungibile da diversi accessi, anche per persone con mobilità ridotta grazie alla presenza di sottopassi e scivoli.
La sua forma protetta la rende un luogo ideale per nuotare in tranquillità: la baia è quasi sempre al riparo dai venti e, proprio per questo, viene spesso scelta come ancoraggio naturale dalle imbarcazioni in transito.
Si può arrivare comodamente anche in bicicletta percorrendo la pista ciclo-pedonale dei Fori, che dall’ingresso del paese conduce direttamente alla spiaggia.
L’arenile è composto da sabbia e ospita sia tratti liberi sia zone attrezzate, con la presenza di uno stabilimento balneare.
Questa piccola e comoda insenatura si trova proprio al termine dell’abitato di Porto Santo Stefano ed è facilmente raggiungibile sia tramite una breve discesa sterrata sia attraverso una scalinata.
Proprio sopra la spiaggia si trova un ampio parcheggio libero, che la rende una meta particolarmente pratica.
Il nome della cala risale alla Seconda Guerra Mondiale, quando in quest’area era attivo un impianto dedicato alla messa a punto delle testate e dei meccanismi dei siluri: la struttura venne bombardata e oggi, a memoria di quel passato, restano le grandi colonne che caratterizzano il paesaggio. L’arenile è composto da ciottoli misti a scogli, la spiaggia è completamente libera.
Le piccole calette della Bionda e di Punta Nera sono due angoli preziosi a pochi passi dal centro di Porto Santo Stefano, raccolti, tranquilli e molto facili da raggiungere.
Si arriva esclusivamente a piedi o in bicicletta, lungo la suggestiva pista ciclo-pedonale ricavata sull’antico tracciato ferroviario: un percorso panoramico che attraversa tre gallerie scavate nella roccia, dove anche nelle giornate più calde si gode sempre di una piacevole frescura.
Le spiagge sono composte da sabbia e ciottoli, completamente libere, ma nei pressi è presente anche uno stabilimento balneare.
La Cantoniera deve il suo nome all’antica casa cantoniera che si affaccia sulla spiaggia, testimonianza del fatto che un tempo l’arrivo a Porto Santo Stefano avveniva anche in treno.
Questa spiaggia è tra le più frequentate sia dai residenti sia dai visitatori, grazie alla posizione comoda - a ridosso del porto - e alla facilità di accesso: basta percorrere la prima galleria della strada ciclo-pedonale per raggiungerla direttamente dal paese.
Da qui si gode una splendida vista che abbraccia l’intero abitato e si apre sul mare fino al Parco dell’Uccellina.
Cala Cacciarella prende il nome dalla torre di avvistamento che domina l’insenatura dall’alto, una delle numerose torri costiere che ancora oggi raccontano la storia e l’importanza strategica dell’Argentario ai tempi dei Reali Presidi di Spagna.
Queste fortificazioni, distribuite lungo tutto il perimetro del promontorio, servivano a monitorare i movimenti delle flotte francesi e inglesi e a segnalare tempestivamente le incursioni dei pirati.
Proprio al largo della baia si apre la Grotta del Turco, rifugio di un’imbarcazione di pescatori in fuga da un attacco piratesco e oggi meta suggestiva anche per chi pratica snorkeling.
La spiaggetta è molto raccolta e si raggiunge tramite un sentiero sterrato immerso nella macchia mediterranea, con accesso dalla Strada Panoramica. Il percorso offre splendidi scorci sul mare ed è il primo punto, arrivando da Porto Santo Stefano, da cui si può ammirare chiaramente l’isola del Giglio.
La spiaggia è composta da ciottoli e scogli, completamente libera. Via mare si raggiunge in circa 5-7 minuti di navigazione da Porto Santo Stefano.
L’arenile, composto da sabbia e ciottoli, ospita sia tratti liberi sia uno stabilimento balneare con servizio di ristorazione. La spiaggia è esposta ai venti settentrionali e può essere raggiunta via mare da Porto Santo Stefano in circa 4-6 minuti di navigazione.
Situata proprio nel cuore di Porto Santo Stefano, tra il Molo Garibaldi e l’inizio del Lungomare dei Navigatori, questa piccola spiaggia cittadina è la più immediata da raggiungere e perfetta per un tuffo veloce o per chi desidera una spiaggia letteralmente a pochi passi dal centro.
È un angolo molto frequentato in ogni momento della giornata: di giorno per la comodità dell’accesso, la vicinanza ai servizi e la possibilità di fermarsi anche solo per pochi minuti; la sera diventa spesso la meta finale di una passeggiata romantica o il luogo ideale per un bagno notturno illuminato dalla luna.
L’arenile è formato da ciottoli ed è interamente libero, con docce e servizi pubblici situati nelle immediate vicinanze.
Cala delle Cannelle è un’insenatura legata a un passato movimentato: in epoca antica fu spesso bersaglio delle scorrerie barbaresche e a ricordarlo rimane la grande torre di avvistamento che ancora oggi domina la baia dall’alto, custode della sua storia marinaresca.
Fra le cale dell’Argentario è una delle più semplici da raggiungere: l’accesso avviene lungo una breve ma ripida strada asfaltata.
L’arenile alterna sabbia, ciottoli e scogli e offre servizi come bar e noleggio attrezzature. Via mare la cala si raggiunge da Porto Santo Stefano in circa 35 minuti di navigazione.
Tra le calette più amate dell’Argentario, Mar Morto è una meta irrinunciabile sia per i visitatori sia per chi vive a Porto Santo Stefano. Il suo fascino è legato soprattutto alla presenza della suggestiva Isola Rossa, un grande scoglio dal caratteristico colore rosso che emerge davanti alla baia e che rappresenta uno dei punti più frequentati per snorkeling e ormeggi in tranquillità.
La cala deve il suo nome alla grande piscina naturale che la rende unica: una robusta barriera di scogli crea infatti una vasta zona d’acqua sempre calma e limpida, completamente protetta dai venti. Raggiungere Mar Morto da terra richiede un po’ di attenzione: si percorre la zona artigianale di Porto Santo Stefano, fino al termine della strada comunale in località Maddalena. Da qui si prosegue su una strada stretta fino al punto in cui parte il sentiero. L’ultimo tratto, immerso nella macchia mediterranea, presenta un discreto dislivello e richiede circa 15 minuti di cammino.
Via mare si raggiunge da Porto Santo Stefano in circa 30 minuti di navigazione.
Per conoscere tutte le spiagge e le calette del Monte Argentario, consultare il sito ufficiale del turismo.