Nel cuore del borgo di Vinci, a un paio di chilometri di distanza dalla casa natale di Leonardo, si apre Piazza dei Guidi (o Piazza dei Conti Guidi), uno spazio urbano che oggi porta la firma di Mimmo Paladino, tra i più noti artisti contemporanei italiani. La piazza è stata ridisegnata a seguito del concorso di idee Una piazza per Leonardo, indetto dal Comune di Vinci nel 2003 in collaborazione con l’associazione Arte Continua, e realizzata nel 2006 in collaborazione con l’architetto Nicola Fiorillo.
L’intervento ha avuto come obiettivo quello di dare una nuova identità al piccolo slargo medievale compreso tra le strette vie del centro e la Palazzina Uzzielli, nuovo polo del Museo Leonardiano, collegandolo idealmente con la storica sede della Rocca dei Guidi.
La soluzione proposta da Paladino, vincitrice tra cinque progetti, ha trasformato l’antico spazio angusto in una scenografia urbana contemporanea, in dialogo tanto con l’eredità di Leonardo quanto con la natura circostante. Lastre di pietra calcarea grigia delle Apuane, metallo e vetro si intersecano in un reticolo di piani e superfici inclinate, creando un ambiente in continuo movimento. Sulle lastre si aprono incisioni, tasselli e simboli che rimandano al ricco universo iconico dell’artista.
Al centro della composizione emerge il grande dodecaedro stellato in alluminio, omaggio a Leonardo e al Rinascimento. Questa figura geometrica, che Leonardo disegnò per illustrare il De Divina Proportione di Luca Pacioli, diventa qui un segnale urbano e simbolico: indica l’ingresso del nuovo polo espositivo e invita i visitatori a un percorso sia fisico sia mentale.
L’opera si inserisce nel programma Arte all’Arte – Rinascimento Nascimento, che mirava a creare un ponte tra arte contemporanea e paesaggi toscani, restituendo allo spazio pubblico un valore estetico e simbolico. Così Vinci e la Toscana di Leonardo rendono un omaggio originale al XXI secolo: un museo all’aperto che intreccia la memoria di un passato prestigioso con una nuova visione architettonica e artistica.