Il Museo del Cristallo di Colle Val d'Elsa, ospitato all'interno di una delle antiche fornaci della fabbrica di Cristallerie e Vetrerie Schmidt o ex vetreria Boschi, ricostruisce attraverso un originale percorso museale la storia dell'industria vetraria locale, a partire dal 1820, anno della prima fornace, fino alla piena realizzazione del cristallo al piombo nel 1963, mettendo in mostra esempi di produzione preindustriale e reperti vitrei risalenti al XIV-XV secolo.
La storia del vetro a Colle infatti inizia nel 1820 quando il vetraio francese Francesco Mathis aprì una fabbrica di "cristalli" nella parte bassa del borgo, dentro i locali del soppresso convento degli Agostiniani a fianco della chiesa appunto di Sant'Agostino. La fornace, unica nel suo genere in Toscana, si distinse subito per la sua produzione più sofisticata del vetro verde tipico toscano. La fabbrica possedeva anche un edificio attiguo dove gli articoli venivano arrotati cioè rifiniti e decorati con l'intaglio.
Oggi il cristallo rappresenta a Colle Val d'Elsa una tra le più importanti realtà produttive, tanto che nella città si produce il 15% del cristallo di tutto il mondo ed oltre il 95% di tutto quello d'Italia. Il percorso si chiude con una suggestiva "foresta di cristallo", interpretazione scenografica delle emozioni evocate dal materiale a cui il museo è dedicato.
Nell'attesa che il Museo del Cristallo riapra a seguito della ristrutturazione dell'edificio e del nuovo progetto di allestimento del museo, è possibile visitare la sala espositiva del Museo del Cristallo, allestita presso Palazzo dei Priori in Via del Castello ad ingresso libero.